«Questo è ottimo! Prendiamolo! Dalle parti di Piazzale Clodio non si trova nulla sotto i mille euro, diviso tre sono 350 euro scarsi cadauna, finché non diventeremo avvocate non potremo permetterci di più, poi calcola che risparmieremo sui mezzi pubblici non facendo i tesserini, quindi sarebbero solo 300 »
«Sì, è tutto giusto, ma perché costa così poco? In zona Prati, vicino al Tribunale, sotto i 1.500/2.000 euro non si trova nulla»
«Avremo fatto colpo sul vecchietto, andremo sempre in minigonna da lui»
«Non mi convince, perché non chiediamo ai vicini se sanno qualcosa?»
«Va bene, facciamolo se ti fa stare meglio»
Le tre ragazze, Diana, Miriam e Sandra, sono praticanti presso tre studi di avvocati di grido della zona, ora, dopo mesi che si erano conosciute al bar hanno deciso di vivere insieme per risparmiare soldi, tempo e palpate di culo sui mezzi nell’ora abbondante che ci voleva per arrivare in ufficio
«Va bene, dividiamoci gli appartamenti e chiediamo»
Dopo un’ora, sei caffè, tre bicchierini di rosolio e sei fette di torta “fatta con le mie mani” ci riuniamo al bar all’angolo
«Queste nonnette sono dolcissime, ma se entri in casa loro sei fottuta!»
«Quindi riassumendo, l’età media degli inquilini del palazzo è centodue anni, quando qualcuno muore gli eredi vendono in poco tempo a prezzi folli, meno quell’appartamento, ci entrò il nipote della nonnetta defunta che amava la location. Ci portava le ragazze che rimorchiava, anche loro affascinate dalla zona, sperperava così l’eredità, finché morì durante un gioco sessuale, la ragazza che era con lui le strinse una cravatta intorno al collo ma poi non riuscì a slacciarla in tempo, le rimase dentro rigido anche post mortem»
«Avranno dovuto fare un buchino sulla bara per chiuderla»
«La cappella sbarazzina»
«Dove avranno dato l’ultimo bacio le sue amiche?»
Tutte ridono
«Insomma nell’appartamento c’è un fantasma!»
«In questo millennio ancora credono a queste cose?»
«Un praticante è scappato in piena notte, non ha mai voluto dire cos’era successo, dopo due mesi successe ad un altro, da allora hanno provato a venderlo, poi ad affittarlo sempre a meno, ma ormai tutti sapevano dei problemi, sono cinque anni che è vuoto»
«Che facciamo?»
«Risparmiamo e ci teniamo il Rigido, dai ragazze, è un’occasione, non diamo retta alle stronzate delle arteriosclerotiche»
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Ore 23, due giorni dopo, le ragazze hanno finito il trasloco, ora sono pronte ad andare a dormire dopo aver passato la serata in un pub della zona
«È una zona che di notte è morta, solo studi, tribunale e nonnetti»
Miriam alza un ditino e avvisa
«Sono abituata a vedere un po’ di TV prima di andare a letto»
Diana le da man forte «Anch’io, una mezzoretta»
Sandra si avvia nella sua camera: «Allora ragazze, buonanotte, domattina voglio avere la libidine di svegliarmi alle nove meno dieci ed arrivare in studio alle nove!»
«No dai, è inutile, svegliamoci alle otto e facciamo la colazione casalinga del week-end, ho già comprato cereali, fette biscottate e marmellata da natura bio»
«Co quei prezzi? Avrai dato il fondoschiena in leasing!»
«Amo mangiare sano e bene»
«Disse colei che venne ad abitare tra lo smog di Roma centro!»
«Va bene, ma poi quando arriviamo lì?»
«Un altro caffè, ovvio»
«Mi hai convinta, ci sto»
Chiude la porta ed inizia a togliersi i vestiti mettendoli a posto tra le stampelle dell’armadio, decide di farsi una doccia rilassante quindi si toglie anche l’intimo buttandolo nel cestone dello sporco. Un soffio di vento le sposta le mutandine in volo, mandandole fuori dal bersaglio, s’inchina per riprenderle ma sente qualcosa di strano, una sensazione di essere sfiorata al basso ventre.
Si gira, è come se ci fosse qualcuno, ha la certezza che qualcuno stia girando intorno a lei senza farsi vedere. Sente la pelle delle cosce accapponarsi, scappa fuori
«Che cavolo fai nuda, io non sono lesbica, non so lei»
«Neanch’io, anche se… no, neanch’io»
«C’è qualcuno in camera!»
Entrano di corsa, guardano dappertutto
«Niente, ti stai autosuggestionando, stai tranquilla, non c’è “cazzo dritto” che vuole attentare alla tua virtù»
«Dici che è lui? Lo vedi adesso?»
«No, non sento più nessuno»
«Va bene, rilassati, buonanotte»
Ancora è nervosa, capisce che in questo modo non riuscirà a dormire, quindi decide di rilassarsi con un bagno caldissimo.
Mette tre manciate di sali del mar Morto nell’acqua e s’immerge.
Chiude gli occhi, tutti i muscoli si rilassano, è ad un passo dall’addormentarsi, la situazione la eccita, chi abitava lì era morto facendo sesso, “scopami coinquilino, entra in me”, inizia a toccarsi, si sente penetrata, vorrebbe aprire gli occhi ma ha paura di ciò che potrebbe vedere, si sente sciogliere, non riesce a smettere, un orgasmo senza fine la squassa, apre gli occhi!
Non c’è nessuno, l’acqua si è freddata, così come i suoi pensieri, ha sognato, sicuramente, si è autosuggestionata, si asciuga e va a dormire
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La mattina dopo Diana è tutta eccitata dal cambiamento, prepara la colazione per tre, apparecchia come per il pranzo, iniziano a mangiare, ma mentre lei e Miriam chiacchierano senza sosta Sandra mette la marmellata lentamente sopra le fette biscottate, le altre due se ne accorgono
«Sembri una che ha scopato tutta la notte»
«Forse… che ne sai?»
«Però se inviti qualcuno avverti, anche io vado in giro nuda, sarei imbarazzata a trovarlo in corridoio»
«Non c’era nessuno, mentre facevo il bagno forse mi sono assopita, ho sognato di essere posseduta da qualcuno con tutta la forza virile che aveva, è durato tantissimo, ho avuto un orgasmo formidabile, ma ovviamente non c’era nessuno, è stato il sogno più potente mai avuto, ho dormito bene tutta la notte»
Le altre due non parlano per qualche secondo, poi all’unisono
«Anch’io!»
Si guardano tutt’e tre
«Dai, chi comincia?»
Diana non se lo fa ripetere
«Quando sono arrivata a letto ero stanca, ormai anche Miriam era andata a dormire da un’oretta, mi sono spogliata buttando tutto in terra e mi sono spalmata a quattro di bastoni, due secondi dopo dormivo. Ho sognato subito di essere scopata senza sosta, sembrava così vero che avevo paura di svegliarmi, mi sembrava come se fosse durato per ore, era instancabile, l’avevo in fiamme!»
Ci guardiamo stupite
«Miriam, tocca a te»
«Anch’io ho sentito qualcosa dopo che mi sono addormentata, ma non era penetrazione, era come se una lingua enorme mi assaporasse nei punti più reconditi»
«Ovvio, è morto soffocato, la lingua diventa lunghissima»
«Che cazzo dici Diana, pensi davvero che era il fantasma?»
«Hai un’altra idea? Pensa al futuro, possiamo diventare milionarie, lo affittiamo per una notte intera alle amiche, è indistruttibile!»
«Ma dai, smettila, ci dev’essere un’altra spiegazione»
«Quale?»