«Che ne so… forse eravamo eccitate dalla novità, nel frattempo pensavamo al morto “cazzo duro” e di conseguenza tutto è collegato»
«Va bene, troviamo un’amica, la facciamo dormire qui e vediamo cosa succede»
«Senza dirle nulla dell’amico “lingua lunga”?»
«Ovvio che no!»
«Chi prendiamo?»
«Quella nel mio ufficio, Maura! Zitella, frigida, che ogni giorno si fa tre ore di treno per tornare a Sabaudia, organizziamo una serata carina e la facciamo rimanere qui, due di noi dormono insieme e vediamo»
«E se lui non la vuole perché è bruttarella e preferisce un gioco a tre?»
«Mi stuzzica l’idea, chiamiamo in camera nostra anche Miriam e vediamo se il superdotato dirà basta a tre belve assatanate»
«Tornerà nel limbo a cazzo moscio, ve lo prometto!»
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Ore 22
«Ragazze, non pensavo che foste così simpatiche, è una vita che non mi divertivo così»
Ci guardiamo con aria complice
«Maura, se hai sonno, non preoccuparti, abbiamo avuto una giornata lunga»
«Va bene, accetto volentieri, sono un po’ stanca»
Entra nella stanza di Sandra, rimangono tutte senza parlare, Miriam bisbiglia
«È inutile aspettare così, ci metterà un po’ ad addormentarsi»
«Se inizia ad urlare?»
«Servirebbe anche questo, così capiamo se il nostro amico ectoplasmatico è vero»
«Ancora mi brucia, altro che massa fluida, c’era qualcosa di duro lì»
«Va bene andiamo, Diana vieni con noi?»
«No, se quando finisce con quella, dopo la sigaretta di prammatica, vuole ricominciare, io sarò pronta»
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Ore 8
Maura esce dalla camera mentre le ragazze stanno iniziando a preparare la colazione, la guardano senza farsene accorgere, sembra molto stanca
«Hai dormito bene?»
«Sono stanchissima, eppure ho dormito molto, ero eccitata dalla novità quindi non avevo un sonno profondo»
«Hai avuto sogni erotici»
Ha un sobbalzo
«No, ma che dici, è peccato, non succederà mai, è impossibile»
Ha una voce quasi urlante
«Va bene, calma, era solo un’ipotesi»
L’ospite si tranquillizza mentre mangia una fetta biscottata che spalma lentamente di marmellata muovendo il coltello ritmicamente avanti ed indietro, le altre si guardano con l’aria di aver capito tutto
«Che bello dormire da voi»
«Peccato non avere una quarta camera, è scomodo, non possiamo farlo, ma trova altre colleghe e vieni a Roma, è da orgasmo vivere qui»
«Sì!!!» Urla rompendo la fetta appena finita che cade rovesciata sul tavolo
«Ragazze, mi giurate che non lo direte a nessuno?»
Tutt’e tre alzano due dita e si mettono l’altra mano sul petto
«Stanotte lo Spirito Santo è venuto a farmi visita, sono stata fecondate dal Suo Sacro Sperma»
«Ma che cazz..»
«…caso, sapeva che stanotte saresti stata a Roma!»
«Logico, è il braccio destro del Capo, i lavori sporchi toccano a lui»
«Quando diventerai Santa ricordati di noi»
«Ovvio, è anche merito vostro… scusate, vado prima in ufficio, sono sopraffatta»
«Vai, Essere Divino»
Esce saltellante da casa
«È scema!»
«Beh, erano decenni che non scopava, le è capitato tutto quel ben di Dio, le ha dato di volta il cervello»
«Non sarà pericoloso mandarla da sola?»
«A Roma, pazza più pazza meno, non se ne accorgerà nessuno»
«Comunque la stele umana esiste, come si chiamava?»
«Non l’ho chiesto, mi dispiace»
«Chiamiamolo Rocco! (alzando la voce) Ti va bene tesoro»
Nessuna risposta
«Scema, per chiamarlo bisogna fare altro»
Si alza la maglietta ed a seno nudo ripete la domanda, una cornice cade in terra, tutt’e tre gioiscono urlando
«Siamo d’accordo!»