L'appuntamento era Venerdì mattina all'uscita dalla stazione Termini ore 10,00, per chi non è Romano o per chi non la conoscesse trattasi della stazione ferroviaria centrale. In accordo con la donna proveniente da Torino non andrò ad accoglierla al binario, lei ha deciso di non portare bagagli ingombranti, solo lo strettissimo necessario per un fine settimana a Roma e abbiamo un unico mezzo di trasporto, la mia Vespa pertanto sarà una autentica vacanza Romanesca.In Via giolitti c'è il solito via, vai, la vedo arrivare mi sembra disorientata qualcuno stà cercando di ammollargli una raccolta di dischi a 78 giri, la salvo attirando la sua attenzione con un fischio alla pecorara chi sà, forse li avrebbe pure acquistati.
-Ciao Flavia tutto ok il viaggio?
-Sì Walter che facciamo adesso?
-Colazione con un bel caffè e maritozzi con panna?
-Walter ma i miei quadritrigligerici non vogliono!
-Tranquilla, dai con il cambiamento d'aria li abbiamo ciancicati!
-Ciancicati?
-Ma si, i maritozzi con panna fanno miracoli!
-Mi vuoi far morire?
-Beh, però cò na cosa dolce è meglio eh!
Flavia si è convinta, sistema il zainetto sulle sue spalle mentre gli ficco in testa il casco Vichingo, Vichingo intendesi con le corna, Flavia viene da Torino, Torino=toro, il toro cjà le corna e mi sembrava carino fargli indossare il casco Vichingo, ho fatto male?
-Ma Walter cos'è questo?
-E' un casco, dai non farci caso, a Roma và di moda.
-Le corna?
-E vabbè, dai sò tempi moderni!
-Quasi, quasi me ne rivado, però bella questa Vespa, con tutti questi colori sgargianti!
La mia Vespa è tutta colorata, peccato non potete vederla, immaginateci noi due, Flavia con il casco da vichingo, io il guidatore tutto vestito di bianco con il casco a forma di disco volante, lei non lo sà ma la Vespa è modificata, di prima e seconda fà 120 e manco fossi Valentino Rossi in un batter d'occhio l'ho portata di fronte al Colosseo, lasciamo la Vespa a Fernando il centurione che per arrotondare fà pure il guardamacchine, veramente oltre alla grana gli ho anche lasciato un panino con la porchetta e na birretta, non paghiamo l'ingresso perchè ci intrufoliamo in mezzo a una comitiva di Giapponesi, Flavia si finge guida ha sgraffignato ad un bambino la cannuccia di un palloncino e ci ha issato la bandiera granata del Torino, con la sua autorità parlando un perfetto Inglese guida il gruppo di turisti, lettori dovete sapere che Flavia ha una cultura pazzesca, ha spiegato così bene la storia dell'anfiteatro Flavio che i Giapponesi gli hanno elargito sorrisi compiaciuti, io come il gatto e la volpe ho girato il casco a disco volante e rimediato un bel pò di mance, ma non solo...Flavia ha pure detto ai Giapponesini che lei è una scrittrice di romanzi di fantascienza rosa, che successone!! Purtroppo non abbiamo molto tempo e così preso il malloppo di mance al primo anfratto ce la svigniamo, saltiamo in sella, Flavia bacia al volo il centurione e ci dirigiamo verso la bocca della verità di S.Maria in Cosmedin, Flavia me lo ha confessato, voleva tanto sentirsi Audrey Hepburn.
-Dai tocca a te ficca la mano è vero che quando ti metti a scrivere di nascosto di Valentina mangi la cioccolata?
-E te caro il mio cazzaro è vero che quando scrivi bevi un bibitone di roba strana?
Cari amici nostri non succede gnente e così vi lasciamo nel dubbio, ci facciamo un selfie e ripartiamo direzione Lungotevere destinazione Piazza Navona.In un lampo arriviamo ma siamo un pò stanchi quindi ci sediamo mangiando un gelato di fronte a Bernini e Borromini è bello sentirsi un pò barocchi ma si è fatto tardi e fra un pò andremo a dormire non prima di aver fatto un salto da Pasquino, sulla statua Flavia deve lasciare la sua Pasquinata dedicata a lui, si proprio lui, gliene dice di tutti i colori, ecco un accenno xxxxxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxx...andiamo a dormire all'ostello dei frati prima di metterci a tavola ci tocca la preghiera meditativa ma la cena è ottima e abbondante, nel vino non c'è l'acqua, a seguire caffè e ammazza caffè dopo di chè bonanotte ai sonati e ai sonatori.
-Flavia perchè non dormi
-Ho mangiato troppo
-Prova a scrivere.
-E' quello che faccio sempre.
-Andiamo a fregare un digestivo ai frati?
-Si dai.
Gneeeekkkkk...si apre la porta, un frate porta tre bicchieri.
-Amici scrittori ce lo facciamo un bicchierino?Tranquilli è la Divina provvidenza!
-Mazza!!Booonoooo!!Ora sì che possiamo andare a dormire, bisogna sempre avere fede!
-E che il Santo protettore degli scrittori sia con voi, buonanotte e pace e bene.
Il mattino di Sabato ha l'oro in bocca, ho dovuto prestare la Vespa ai frati, ci tocca andare a piedi, oggi ce tocca il Pantheon, Fontana di Trevi, Via del Corso, Piazza del Popolo. S.Pietro, tour tutto in un giorno arriviamo al tramonto in cima al Cuppolone che ci fumano i piedi per il ritorno chiamo il mio amico tassinaro radio taxi Sarchiapone 23, domani Flavia riparte e per il Sabato sera Romanesco ci facciamo portare al ristorante la parolaccia, ho avvertito la nordica e mi ha detto che è pronta a tutto.
-Buona sera un tavolo per due
-Avete prenotato?
-Veramente no, ma l'amica mia è n'pò n'cazzata e m'ha detto che se nun la fai entrà scriverà su ldm che sei n'pò ricchione.
-No per carità, cjò na reputazione da difenne, certo che sete proprio dù fii de na mignotta,prego accomodateve.
Il locale era intriso di calore e l'atmosfera era simpaticamente vivace, quelli più presi di mira erano quei turisti seduti là in fondo, un cameriere con la chitarra li stava massacrando de stornelli.
-Allora a cornuti che ve porto?
-A parte il fatto che cjai più corna te che n'cesto de lumache, senti nun fà lo stronzo e portace la mejo robba, da beve mezzo litro e na gazzosa e m'ariccomanno nun ce portà er solito vino della casa
-Flavia ma dove hai imparato il Romanesco?
-Nel sogno.
-Nel sogno?
-Si, quando sogno mi capita di girare il mondo, pensa che una volta sono stata pure a Cuccamonga
-Vuoi dire Cucamonga.
-Sì, insieme a Pancho Villa
-Ah, ho capito, pure a me capita spesso, immagina che la settimana scorsa ho sognato di ballare la samba a Rio.
Interrompiamo i sogni perchè altrimenti le penne all'arrabbiata si freddano.
Ho quasi finito i caratteri e vi risparmio il resto delle parolacce, Mizzica quante gliene abbiamo dette, Scilipoti la prossima volta porto pure te!!
-A fii de na mignotta n'frate v'ha riportato la Vespa, mazza che bucio de culo v'ha pure pagato er conto perchè ha detto che sete dù bravi ragazzi!!
-Ragazzi? Magari! In due facciamo 130 anni!!
E così con questa botta di fortuna meritata, io e Flavia risaliamo in sella alla Vespa tutta a colori, domani Flavia ritornerà a Torino spero avrà dimenticato le parolacce da dirmi, ti prego perdonami tanto è tutta fantasia.
A Flavia Spadiliero con tanta simpatia