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Il vecchio Ermanno, di buon mattino, se ne stava seduto beatamente su una panchina del parco. Si mise dapprima a fissare i piccioni per poi divertirsi a lanciare nella loro direzione alcune molliche e croste di pane che teneva in tasca. Quando finì e i piccioni presero il volo lasciandolo da solo, cavò la pipa dal taschino della camicia bianca e l’accese. Per un momento si accontentò di osservare il cielo, gli alberi e il laghetto che gli si paravano davanti, per poi cimentarsi a leggere La Gazzetta dello Sport sua lettura preferita. La lettura venne ben presto interrotta poiché si sentì chiamato per nome da una voce familiare. Era Paolo, suo amico da una vita nonché coetaneo. «Ciao Ermá, immaginavo di trovarti qua, fammi posto che mi siedo un pò con te!» gli disse salutandolo con cordialità. Ermanno gli sorrise, ripiegò il giornale e si spostò leggermente più a destra per fargli più spazio, era lieto di vederlo in quanto gradiva molto la sua compagnia ed anche stuzzicarlo come solo lui sapeva fare. Paolo si sedette e tenette con entrambe le mani il bastone in verticale. «Come stai Paolino caro? Allora, cosa mi racconti di bello?» gli chiese Ermano dandogli una leggera pacca sulla spalla. Già in anticipo immaginava la risposta, la stessa brevissima e scontata risposta che gli propinava da parecchi anni. «Come i vecchi...» per poi aggiungere la parola “decrepiti." L’amico tentò di consolarlo. «Non dire queste cose, su con la vita, noi del 35 siamo una classe di ferro!» «Forse tu, peccato che io mi sono praticamente arrugginito.». Ermanno inizialmente annui, restò in silenzio per alcuni attimi, per poi decidersi di raccontargli il suo “problema”, reputando il momento più che adatto. «Eh caro mio, ognuno con i suoi acciacchi e i suo malanni, io ad esempio ho problemi di erezione, sapessi Paolino mio, eh sapessi!» sospirò triste. Paolo inizialmente lo guardò sbigottito e stupito, per poi assumere un atteggiamento divertito, tanto da lasciarsi andare ad una sonora risata. «Ti ricordo che hai ottant’anni, anzi abbiamo ottant’anni, e sottolineo OTTANTA, che pretendi a quest’età?» La risposta non tardò ad arrivare. «Cosa c’entra avere ottant’anni, venti o quarant’anni, può capitare a qualsiasi età, praticamente tutte le mattine ho difficoltà a "EREGERMI" dal letto, fa troppo freddo e non posso dormire troppo, sennò poi tendo a sentirmi intontito per tutto il giorno.» Paolino smise di ridere e restò sorpreso. «Ma…ma quindi tu intendevi dire questo, io…» e con un flebile filo di voce continuò «io chissà cosa avevo capito, per il resto invece?» «Non mi posso lamentare, a parte questo problema di “erezione”, tutto il resto si regge praticamente da solo!» gli rispose Ermanno compiaciuto. L’invidia di Paolo la si leggeva chiaramente nella sua faccia e si limitò ad un impercettibile “Ah!” per poi sbattere stizzito ripetutamente il bastone per terra. Ermanno invece continuò a fumare silenziosamente la pipa come se nulla fosse, e dovette far fatica a mantenere un atteggiamento composto nonchè posato, difatti avrebbe voluto ridere di gusto ma ciò avrebbe significato compromettere il tutto. Dentro di sé, ad ogni modo, una profonda soddisfazione ovvero di essere riuscito ancora una volta a realizzare un riuscito scherzo a Paolo.
Seconda edizione
Prima edizione: 15 luglio 2016
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Utente Anonimo
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L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]
Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]
Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]
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Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]
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Lo Scrittore:di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]
sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]
Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]
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Lo Scrittore:Più che un racconto potrebbe essere una esposizione filosofica della [...]
Laura Lapietra:Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]
Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]