Ed eccoci qui.. io, il Geppi e Rombante.. evvai che ci si spacca, siamo al concerto dei Foo Fighers, e abbiamo tutte le intenzioni di divertirci a nastro!!!
Non vedevo l’ora, i Foo fighters sono uno dei miei gruppi preferiti.. e questo concerto l’ho aspettato così tanto!!
Alla fine i biglietti li ha presi Rombante.. a proposito, non ve l’ho ancora detto, il Geppi e Rombante sono i miei più grandi amici, ma mica si chiamano davvero così, eh!! Il Geppi, al secolo Giuseppe Strogoglio, lo chiamiamo così perché il suo babbo di mestiere fa il falegname come il Geppetto di Pinocchio.. quanto al rombante lui si chiama Giacomo Resti, ma il perché abbiamo iniziato a chiamarlo Rombante non so se dirvelo.. beh, diciamo che è per una sua certa abitudine, ma non vi dico altro, chi vuol capire capisce.. e tra le altre cose comunque vi dico anche che il soprannome gli calza a pennello perchè lui in ogni caso è il genio dei motori, ma non fatevi trarre in inganno perché non è questo il motivo per cui gli abbiamo appioppato ‘sto bel nome.. si beh, il vero motivo è forse meno nobile.. ma anche in quello è un genio, che certe volte quando siamo in macchina ci tocca spalancare tutti i finestrini pure se fuori la temperatura è sotto lo zero (e non so se mi sono spiegato!).. mannaggia a lui!!
Si perché, alla fine, in compagnia noi abbiamo tutti un soprannome.. Prendete me.. probabilmente della gente che frequento qualcuno manco lo sa che in realtà mi chiamo Alessandro.. si, perché alla fine a me mi hanno sempre chiamato “Il nuvola” per via di certi viaggi che mi faccio con la mente.. è che ogni tanto nelle situazioni ho la tendenza ad estraniarmi, la mia mente se ne va per i fatti suoi ed io la seguo.. che vi devo dire, quando parte parte, non posso farci niente e vi assicuro che il mio fantasticare è talmente reale che spesso è come se in quel momento stessi davvero vivendo quella situazione.. e così ogni tanto me ne vado in giro svolazzando, scalando montagne, vincendo incredibili trofei, insomma, a soli diciannove anni ho vissuto tante di quelle avventure che se dovessi raccontarvele tutte staremmo qui fino a domani..
Voi direte: “Fuma meno.. o cambia pusher!!”.. e invece no!! Io le canne le uso solo per pescare, non è che ci trovo niente di male per carità, alcuni miei amici fumano, (e ci mancherebbe) ma a me non mi attira, e poi non ne sento il bisogno perché la mia testa se ne parte già per i cazzi suoi senza dover fare niente, anzi per la verità a volte ‘sta roba mi ha pure creato qualche problemino.. come a scuola, voi non sapete quante volte mi è capitato di partirmene con la testa mentre mi sciroppavo qualche lezione pallosa, e poi vaglielo a spiegare alle prof inferocite che no, non stavo affatto dormendo.. sono sempre stato così, che ci posso fare? Che poi, in alcuni casi questi viaggi che mi faccio hanno pure i loro vantaggi.. immaginate ad esempio di giocare ad un videogioco e dopo un po’ entrarci dentro.. Qualcuno direbbe: “eh ‘sti cazzi!!”
Ma forse sto divagando troppo.. torniamo al concerto, che è meglio.
Mi guardo intorno.. eccolo qua, il popolo dei Foo Fighters.. siamo in tanti e c’è un clima di festa, tutti in attesa che lo spettacolo abbia inizio, sarà una serata memorabile.
Per la verità adesso è da un po’ che si attende, e dopo otto panini, quattro birre con rutto libero un numero indefinito di siga iniziamo a sentirci lievemente inquieti.. ed ecco attaccare un bel coro di “Fuori, fuori, fuori”..
Ma ecco che l’eccitazione sale, si fa palpabile, qualcosa, lassù, sul palco si muove, probabilmente gli ultimi preparativi.. ci alziamo tutti in piedi, le luci si accendono, la musica inizia.. resto impietrito, davanti al mio sguardo ipnotizzato le note escono dagli ampli e si materializzano in un’onda gigantesca che si fa via via sempre più imponente.. e che si riversa fuori con impeto dirompente, per andare ad infrangersi sul muro del pubblico, travolgendolo e spazzandolo via.. come in un sogno osservo affascinato la gente che viene trascinata dall’onda anomala.. Corpi accartocciati e urlanti mi passano davanti, inarrestabile il flusso li trascina via, vorrei fare qualcosa ma non riesco a muovermi.. poi, improvvisamente, la musica si acquieta e in una luce abbacinante appare lui, Dave; inizialmente sembra un po’ contrariato.. si guarda intorno, lo stadio è vuoto, l’onda anomala che spazzato via tutto il pubblico e sono rimasto solo io.. mi fa cenno di avvicinarmi, attraverso senza difficoltà il tratto erboso deserto che mi separa dal palco e con un balzo sono su.. Non ci posso credere, sono qui sul palco, con grandi pacche sulle spalle Dave mi passa al volo il microfono e mi dice “aò.. canta tu che io vado farme nà bbirra!!”..
.. resto perplesso, (come mai parla così?).. inizialmente mi sento un po’ impacciato.. ma che posso fare.. potrò mica deludere il grande Dave Grohl? E quindi afferro il microfono e chiudo gli occhi e mentre le prime note di “Learn to fly” si riversano fuori dalle casse inizio disinvolto a cantare..
.. in fin dei conti sono sul palco con una delle mie band preferite, e che cazzo, a sto’ punto me la godo.. tanto i testi li so tutti a memoria!! E poi tanto ormai ci siamo solo noi, il pubblico se l’è portato via l’onda anomala, se stecco pazienza, chi se ne accorge?
Ma proprio mentre formulo questo pensiero ad un certo punto apro gli occhi.. e resto nuovamente impietrito!!
Cazzo, non è possibile, il pubblico è tutto lì davanti a me, una moltitudine rumorosa e colorata; saltano e ballano contenti come se niente fosse successo.. Non riesco a credere ai miei occhi, e guarda come applaudono.. stanno davvero applaudendo me? È pazzesco!!
Ma non ho neppure il tempo di chiedermi come sia possibile che il pubblico sia ricomparso.. the show must go on, andiamo avanti!!
Continuo a cantare a squarcia gola, certo però che inizio ad essere un po’ stanco, dentro di me mi auguro che non mi vada via la voce..
Ma ecco che Dave è tornato, meno male, intoniamo insieme “Best of you”, il pubblico va in visibilio, che bella sensazione.. Dave mi prende per le spalle e inizia a scuotermi vigorosamente..
.. “Aò che cazzo, Nuvola, sei tra noi o no?”.. mi riscuoto dalla mia fantasia.. il faccione tondo di Rombante è ad un centimetro dal mio naso.. mi ha preso per le spalle e mi sta scuotendo.. “Cazzo, me la passi o no la birra???”..
.. Naturalmente è stato solo uno dei miei viaggi.. ma sembrava così reale!!
Del resto se mi hanno appioppato il nome di “Nuvola” un motivo c’è, non vi pare?
.. Comunque..
Rientro a casa contento e soddisfatto, con le orecchie ancora che ronzano..Ragazzi, che serata indimenticabile!!
.. E immancabile ecco Plin, il mio bassotto, ( e compagno di mille avventure), che mi si avvicina scodinzolando festante.. " aò.. Portame fuori che mme scappa.. "
.. Eh si.. Non so se ve l'ho già detto.. Ma per chi non lo sapesse lo dico di nuovo: Plin parla!!!