Aveva calcato i palchi di tutta la Sicilia, era andato con i suoi compagni d'armi in tutte le piazze con il carrozzone del suo puparo ed aveva rappresentato il suo amore per Angelica, la sua lealtà per lo stato, il regno, la religione ed il suo popolo, tutti valori impersonati  da quel Carlo che lo aveva promosso a paladino della sua scorta e nobile e valoroso guerriero in nome della patria.

Tanti erano stati i duelli che aveva combattuto e, a volte, aveva avuto bisogno non soltanto della forza per vincere ma anche della preparazione e della destrezza per superare i numerosi pericoli che il cammino gli aveva creato. Ma lui, imperterrito aveva sguainato la spada quando c'era stato bisogno con strenuo valore e la toga quando aveva capito che il nemico era subdolo e si insinuava con i suoi tentacoli nel tessuto della società. "Mamma lì turchi!" Quante volte era accorso per soccorrere coloro che erano caduti in difficoltà,  che erano stati minacciati, offesi, infangati dalla prepotenza e dall'egoistico interesse personale, dalla pretesa di voler impossessarsi di uno stato, dopo averlo ferito e spossato con la loro invadenza. Eppure aveva trovato il modo per stornare tutti i cattivi progetti di questi criminali ed aveva cercato di costruire una società dove l'interesse comune fosse primario imperativo di sopravvivenza.

Aveva creduto che tutti la pensassero come lui. Ma a quel tempo si trovò solo e lo tradirono.

Alla Rocca di Roncisvalle passò con il suo esercito fra le gole e fu trafitto dall'inganno, cadendo strenuamente fra la polvere dell'attentato sull'autostrada e suonando un campanello per salire dalla madre.

Fu lasciato solo.

Ma da quel momento nacque la speranza che la società può cambiare con la mobilitazione universale, con la rivoluzione delle coscienze. E nacque una nuova isola, dove l'onestà è la speranza della moltitudine ed il grido di dolore di un tempo, un canto di arcobaleno fra le coscienze e la realtà circostante.

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La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

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  • Adribel: Mi ha interessato lastoria interiore di questo racconto. Smettere di dare lezioni [...]

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Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

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  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

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Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

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  • Dario Mazzolini: carissima Ecate mi è piaciuto molto. Ti dirò che io evito di [...]

  • Adribel: Ma che bel testo, alleggerisce il cuore, complimenti.

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Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

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  • Adribel: Hai ragione Gennarino, l'epoca della nostra gioventù è stata [...]

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Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

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  • Adribel: Mi sono commossa, ancor prima di leggere le ultime righe stavo pensando la [...]

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Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

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Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

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  • Gennarino: Molto bello. Bravo

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Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

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La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

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Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

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Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

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CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

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