Ogni estate ci si dava appuntamento al baretto, un piccolo locale che viveva solo della presenza dei villeggianti estivi e che, in inverno, chiudeva per la solitudine della zona. Era un localino grazioso ma senza alcuna pretesa. Arredato secondo il gusto marinaio, potevi trovare appesi al muro ogni reperto della vita del proprietario, tutta spesa al mare, tra le onde, gli imbarchi e la pesca. V'erano vecchie stampe, reti, galleggianti, canne da pesca, ancore e pure pezzi di barca ormai logorata dalla salsedine, con una bussola e carte nautiche, che rendevano l'aria di quel locale molto interessante e curiosa.
Lui era un tipo solitario di norma ma affabile con i suoi clienti, che chiamava "ospiti" e con la sua barba bianca si rendeva simpatico, anche se quando il locale era vuoto cadeva in un mutismo esasperante e con grande disorientamento per chi lo conosceva in un certo modo e coglieva nel suo viso una tristezza ancestrale. Raccontava sempre di essere stato un burbero pirata, di essere vissuto fin da piccolino sulle navi, ma il suo modo d'essere, gentile con tutti e sempre ossequioso delle regole comportamentali, lo rivelava invece un gran signore, specialmente con le ragazze e le donne in generale, che venerava con un caldo sorriso e con tutte le gentilezze di questo mondo. Si chiamava Giacomo ma preferiva farsi chiamare Morgan, come il famoso pirata e a volte, scherzava e diceva che sarebbe uscito con il suo galeone a recuperare un tesoro nascosto nella stiva della nave alla deriva, quando qualcuno gli ordinava del rhum, e lui era contento di servirlo, dato che i pirati lo bevevano a litri secondo la leggenda e bisognava sempre averne una scorta per le occasioni.
Ma era un uomo solo in realtà, perché la moglie, una donna tutta "puzza sotto il naso", aveva conosciuto un ragazzo durante una stagione estiva ed era scappata con lui chissà dove. A Giacomo-Morgan era rimasto solo quel baretto, dove era felice quando si riempiva di ragazzi e triste quando doveva chiudere per l'approssimarsi dell'inverno. Il suo aspetto cambiava di anno in anno. I capelli si erano fatti bianchi ma lo spirito era sempre quello del ragazzo che amava le belle donne in bikini e si divertiva a sentire i colloqui dei giovani ed il loro linguaggio, che ogni hanno presentava sempre delle novità. Se ne stava dietro al bancone a servire tost, gelati, panini, sandwich in modo frenetico ma si notava nel suo sguardo una certa malinconia e ogni anno passava la stagione estiva a vedere il mare da lontano. Solo l'inverno per lui era il momento della contemplazione del mare, quell'immensa distesa d'acqua, che era dentro il suo cuore, la sua pelle, dentro i suoi polmoni, nelle cellule. Ora, dopo la fuga di sua moglie, alla quale aveva dedicato tutto il suo tempo e per lei aveva abbandonato la sua vita di marinaio, per lui il mare era rimasto il suo unico amore. Perché il mare ti tradisce ma è sempre lì a lasciarsi illuminare dalla luna e a vivere l'argento delle stelle come polvere dell'amore e della lucentezza dei sentimenti. Tanto che una notte rimase incantato ancor di più del normale, era lì, sul molo, ad aspettare che la luna potesse illuminare con la sua bellezza il suo amore per questo mare, che sa essere impetuoso e calmo, brillante ed oscuro, misterioso e limpido allo stesso tempo. E fu così che in una notte di calma piatta volle infilarsi in quella luce, in quella serenità, in quell'umido dondolio come palpito per vivere per sempre nell'abisso come premio ai suoi sentimenti mortificati dalla sua donna. Inseguì una sirena, che ogni sera aveva cominciato a frequentare e aveva assaporato il suo canto e che una notte lo baciò e gli carezzò i capelli ormai bianchi, rendendolo vigoroso e di nuovo pieno di speranza e di futuro. E si perse fra le onde per inseguire quest'ultimo amore, amore eterno e poetico perché chi ama veramente non può fare a meno di continuare nel suo cammino, mentre soffiava una leggera brezza e l'orizzonte baciava il cielo e lo univa al mare. Il suo spirito piratesco continuò ancora a vivere ancora, come un tempo, in quanto, passando da quelle parti si può sentir raccontare che ad ogni inizio di stagione estiva qualcuno ha avvistato, avvista e continuerà ad avvistare una nave con la bandiera dei pirati. E sulla prua in alto Giacomo Morgan innamorato, che cerca di arrampicarsi sulla luna per bagnarla del respiro delle onde del suo mare.