Il Consiglio Per l'Emergenza Terrestre ( Co.P.E.T.), convocato d'urgenza nel giorno quinto, anno 2155 siderale, ora centoventinovesima dall'eclisse del capricorno robotico, aveva decretato che l'unica soluzione per il bene di tutti sarebbe stata quella dell'esodo immediato di alcuni colonizzatori verso nuove galassie, per non permettere l'estinzione della SP.Um. SE GE.( leggasi Spumsege), specie Umana della seconda generazione.
Non si poteva aspettare più perché ormai si era giunti ad un tale livello di scontri continui che producevano solo eliminazioni e disintegrazioni molecolari preoccupanti.
Tutto era avvenuto da quando gli uomini, in combutta con gli androidi, avevano deciso di uccidere il grande Supremo, quello che nei tempi protostorici chiamavano Dio. Non avevano realizzato un omicidio sul monte con la croce come un tempo ultraremoto, non avevano cercato di eliminare una presenza scomoda seppur invisibile, una voce che parlava e rendeva nervosi e attenti alle azioni prosociali e non egoistiche; ma avevano deciso di seppellirlo sotto gli strati impermeabili del proprio cuore, cancellandone la memoria cardio-respiratoria ed annullando ogni circuito emozionale di deperibile trasformazione temporale.
Tempo: ore "abcd", la Grande Migrazione doveva essere realizzata per anticipare le aggressioni dell'odio e dividere nei pianeti, nelle basi, nelle colonie vaganti tutta la popolazione. Solo così si sarebbero potuti salvare alcuni esemplari e superare il nuovo diluvio universale dell'odio umano.
Dopo l'uccisione dell'Amore dal cuore umano il mondo era cambiato, il cielo ingrigito, la speranza caduta. Non era un uomo o un Dio storico fattosi uomo, sacrificatosi per l'umanità, ma Dio Amore, come presenza divina in noi che era stata polverizzata da un odio sempre più egoistico, un sentimento rivolto non a tutti i "fuori di noi" ma a noi stessi. E si era creata una società super competitiva, dove l'eliminazione dell'altro portava a eliminare un ostacolo alla nostra supremazia. Lo pensavano in tanti.
La migrazione avrebbe portato a colonizzare nuove realtà astronomiche e a programmare nuovi insediamenti educati all'amore.
Ci volle l'intuizione del Sommo Comandante a capire l'inganno in cui l'umanità stava per cadere. Con la creazione degli androidi, simili agli uomini fuorché nella capacità di amare, gli uomini avevano cominciato ad imitarli, a seguirli nel loro compito di ripopolare la Terra dopo la Grande Malattia del 2100 che aveva decimato tutte le nazioni e aveva prodotto il ricongiungimento delle placche terrestri, che avevano riproposto equilibri epocali come la Godwana circondata dalla Pantalassa.
Gli uomini erano riusciti a salire sulla Montagna sacra per fondare il Centro Direzionale e a progettare la Grande Migrazione.
Sarebbero riusciti a far risorgere nel loro cuore l'amore, che il contatto con gli androidi aveva cancellato a poco a poco?
Non era necessario questo esodo, aveva capito il sommo Comandante. Bastava ripristinare i propri circuiti dell'amore a far risorgere il Dio Amore seppellito dall'egoismo e dalla Prepotenza Umana, che gli androidi non avevano mai sperimentato e conosciuto, ma che gli uomini conoscevano bene per costruire la società della Grande Fratellanza.
Il sommo Comandante prese una pistola e improvvisamente sparò ad un androide che stramazzò a terra. Non era uscita neanche una goccia di sangue da quella macchina con i lineamenti umani perché non aveva cuore. Il Comandante continuò il suo esperimento dimostrativo e si ferì ad una mano. Dal suo braccio uscì sangue umano. Ecco la soluzione.
Non più l'esodo, la migrazione, ma il ripristino della umanità che si distingue dalle macchine, dagli elaboratori, dai computer, perché l'uomo ha un cuore che pulsa e che genera i sentimenti. Tutto proiettato a realizzare il grande sogno del Comandante Supremo di rigenerare una terra che ha bisogno sempre di capire se stessa e la bella architettura che solo un Dio, motore immobile, aveva creato.
Il Comandante sorrise.
Il cielo si riempì di grande luce, si percepì l'infinito e si capì che una nuova creazione stava per realizzarsi in questa povera ed infelice Terra.