Dedicato a tutti i "Bartolomeo" che conosco... e pure a quelli che non conosco!!
Il Ballo dell’Alzheimer.
“Dove mi trovo? Cosa mi è capitato? Perché sono qui? Quando posso andare a casa mia..?”
Bartolomeo macina domande su domande, a chiunque gli capiti a tiro...
Ed è un continuo balletto intorno a lui di figure biancovestite.
Gli fanno domande,
lo prendono,
lo spostano,
lo tirano,
lo sballottano,
lo confondono,
lo aiutano,
lo vestono,
lo svestono,
lo lavano,
lo nutrono,
lo rispostano,
lo ritirano,
lo risballottano,
lo riconfondono,
lo riaiutano,
lo risvestono,
lo rivestono,
lo rilavano,
lo rinutrono.
Ancora e ancora.
Ancora… e ancora.
E lui continua a non capire dove si trova, e fa domande a ripetizione.
“Dove mi trovo? Cosa mi è capitato? E perché sono qui? E voglio andare a casa mia”.
Ancora, e ancora.
E ancora, all’infinito, in questo balletto pieno di figure biancovestite.
Odore di disinfettante, e intorno a lui, volti sconosciuti.
Persone, persone, persone, e qualcuno si lamenta, qualcun altro urla.
“Voglio andare a casa, voglio andare a casa”.
E poi quel ragazzo gentile, che appare ogni tanto e gli si avvicina, non sa chi è.
No non sa chi è, né come si chiami, lui gli viene vicino.
Gli viene vicino.
Gli sussurra all’orecchio che tutto andrà bene.
Qualcuno gli sta parlando ma lui non riesce a capire e guarda gli alberi, fuori dalla finestra.
Piove.
Il cielo piange e Bartolomeo non riesce a comprendere dove si trovi.
Vorrebbe solo ricordare. Vorrebbe solo poter sapere.
Tutto è confuso e Bartolomeo non riesce ad afferrare il senso di tutte quelle parole.
Un fiume ininterrotto di frasi in questo balletto di figure biancovestite.
Piove.
Bartolomeo osserva gli alberi, fuori dalla finestra.
Una brezza leggera ne muove le fronde... e tutto intorno a lui si confonde e si mescola, mentre una mano gentile si posa sul suo volto rugoso e consumato dal tempo.
Intorno a lui, gente.
Carrozzine cromate, bagliore di luci, persone che vengono spostate.
E il balletto continua e lui non riesce a comprendere dove si trovi e questo spaesamento lo atterrisce.
Bartolomeo non ha più lacrime e quindi non piange.
Chiude gli occhi.
E poi, il balletto ricomincia.
… gli fanno domande,
lo prendono,
lo spostano,
lo tirano,
lo sballottano,
lo confondono,
lo aiutano,
lo vestono,
lo svestono,
lo lavano,
lo nutrono,
lo rispostano,
lo ritirano,
lo risballottano,
lo riconfondono,
lo riaiutano,
lo risvestono,
lo rivestono,
lo rilavano,
lo rinutrono.
Ancora e ancora.