Ella parea onesta e di gentile aspetto... Riecheggiarono i versi scomposti di Dante nella mente del docente in vacanza quando arrivò in spiaggia sua moglie. Sembrava completamente diversa dalla routine casalinga, quando e dove indossava quei suoi abiti macchiati di candeggina, <<Ma quella non era la mia maglietta?>>, <<Sì, è ormai vecchia e la uso per fare le pulizie!>>, <<Ma se l'ho acquistata tre giorni fa!>>, <<E che vuoi, si è macchiata di candeggina. E non vorresti uscire così, a pois? Che direbbe la gente? Che ti faccio uscire trasandato?>>, <<Mah..sempre le solite scuse!>>
Ora s'adagia le membra sulla sdraio appena preparata e con occhi languidi e gioviali fa un cenno al marito, quasi volesse comunicare un sentimento profondo e prezioso. E presagli la mano ancora umida del bagno proferisce un messaggio vocale. <<Mi passi i giornali?>> E indossati occhiali Gucci (ma quando se li è comprati?) chiede: <<Mi compri un cremino? Ho sete!>>
<<Ma qui mi spellano vivo! Un cremino costa un occhio della testa!>>
Ed ella disarmante: <<È che vale la pecunia se non per combattere la calura e l'arsura della tua donna?>>
Ha ragione. E il docente in vacanza parte per la sua prima commissione. Attraversare la spiaggia arroventata per acquistare un cremino nel baretto, a quasi un chilometro di distanza. Si parte.
Fra corpi distesi sulla sabbia rovente, fra ombrelloni, sedie sdraio, fidanzati avvinghiati su una tovaglia (ma non sentono caldo ora? E perché quando ci si sposa, poi la moglie sente sempre caldo ed evita le avance del marito? Antò, c'ho caldo! Mah, segreti dell'amore!), bambini che si ricorrono e madri che allattano "nature", bikini sfavillanti e donne obese in bikini, che preparano il pranzo (anelletti al forno, cotoletta e patatine e un po' di frutta, a mò di macedonia, per tenersi in forma), uomini che giocano a carte con cassette di birra e bottiglie sempre più vuote.
Finalmente, come un miraggio nel deserto, intravede il baretto. Il docente sembra un soldato della legione straniera arrivato al fortino e con la lingua penzoloni penetra nel locale. Qui trova una coda peggiore dell'ufficio postale quando deve andare a pagare le bollette di luce, gas, acqua, etc. etc. e, rassegnato, si mette in fila. A me un cornetto, a me una granita, a me un gelato, a me un'acqua tonica. Dopo aver aspettato un'ora di coda finalmente ordina un cremino e una limonata per lui. Consuma la sua bibita e parte con il bicchierino del cremino. Ladri che non siete altro: se avete fatto pagare quel bicchierino 4 euro perché non lo mettete in un contenitore più adatto?
Parte il docente, cercando di non far cadere il contenuto e si avventura di nuovo nel carnaio umano in vacanza disteso sulla sabbia. Ma tutti qua poi sono venuti? Con chilometri di costa tutti qua. Bel rilassamento di ferie! Arriva sudato e non trova la moglie. Sta facendo il bagno con le amiche. Oè, fa cenni, Oè, il cremino! Lei saluta dal mare come una sirena di Ulisse. E quando capisce che il cremino è arrivato si avvicina a riva come un delfino.
<<Ma è tutto sciolto, è acqua. Non mi piace. Non lo voglio più. Lo sai che mi piace freddo!>>
Il docente allora, incazzato e conscio di averlo pagato 4 euro, se lo ingozza lui. Gli sprechi non li concepisce. La moglie ritorna in acqua e raggiunge le amiche. Sembra una sarda in cerca del branco. Il docente sbuffa.
Che caldo, quasi quasi mi vado a mettere sotto l'ombrellone e chi s'è visto s'è visto. Il mio giornale sportivo accanto... e neanche l'alta marea potrebbe distogliermi.