La vita è una corsa a ostacoli: e la cosa strana è che spesso tanto più corri, ti affanni e sgomiti, quanto più le mete che vorresti raggiungere, quelle davvero importanti, quelle che ti bruciano dentro e che non ti lasciano dormire, sembrano allontanarsi inesorabilmente.
A volte i percorsi, le contingenze, l’esistenza stessa, ti portano in direzioni diverse da quelle che per natura o per indole avresti forse scelto: e poi ti ritrovi lì, a quarant’anni suonati ad arrancare su percorsi incerti e traballanti, con l’unica costante preoccupazione di cercare continuamente quell’equilibrio incerto ed effimero che ti permetta di non cadere, o almeno di non farti troppo male.
E così passavano le ore, i giorni, i mesi, e Teresa aspettava. Aspettava e intanto sentiva che dentro di lei lentamente, inesorabilmente, qualcosa si stava logorando… cercava di non perdersi d’animo, di non arrendersi, ma la verità era che da tempo, ormai, aveva iniziato a nutrire dei dubbi su se stessa.
E poi c’era quel continuo dirle cosa doveva fare, come doveva essere, agire, pensare, tutti sempre pronti a dispensare saggi consigli, consigli che immediatamente si trasformavano in dogmi inconfutabili; sembrava che tutti sapessero cosa era meglio, tutti tranne lei … “Ma perché ti vesti sempre di nero? Non potresti vestire un po’ più colorato?”, oppure “perdi troppo tempo in cose inutili… stai sempre lì a disegnare, non lo sai che il tempo è denaro?”; o ancora: “sembri un maschiaccio, ma perché non ti vesti in modo più femminile? Un bel vestitino, una gonna…”, "…e “sei un immatura/ ti vesti come una ragazzina/ vedi di crescere/ e poi trovati un lavoro vero, mica puoi continuare tutta la vita con quei cani, la dog sitter è un lavoretto da ragazzini e tu ormai hai 30 anni/hai un figlio, sei una madre, ma non è ora che cresci?"
Persino il cantoniere che da qualche mese lavorava sulla strada in cui Teresa abitava non mancava di apostrofarla quotidianamente con frasi volgari tipo: “hey bella, ma con quel bel culetto che ti ritrovi ti devi proprio vestire come Mortisia? Io comunque ‘na bottarella te la darei lo stesso, così magari ti coloro un po’!” e giù a ridere sguaiatamente con i suoi compagni di lavoro… Teresa stringeva i pugni tremanti ed andava oltre, avrebbe voluto fargli rimangiare quelle parole irrispettose, e certo una volta lo avrebbe fatto, ma ora, ora era dilaniata dai dubbi, sembrava che proprio il mondo intero considerasse il suo modo di essere sbagliato, la verità era che Teresa non ce la faceva più ad affrontare tutto quel chiacchiericcio, stava per crollare.
E così via. Giorno dopo giorno Teresa si sentiva sempre più alla deriva, scarica, vinta, con il passare del tempo aveva iniziato a sentirsi via via sempre più inadeguata, fuori posto, “sbagliata”.
Quel continuo bersagliarla di “consigli” saggi ed assennati, o di commenti pungenti aveva finito per minare la sua autostima e Teresa era andata in crisi. Non riusciva più a disegnare e i meravigliosi paesaggi e i personaggi, che tanta parte avevano fatto della sua vita e che le avevano sempre fatto tanta compagnia, erano ormai sepolti in un qualche luogo irraggiungibile dentro di lei. Essi se n’erano andati, lasciandola lì, sola e triste.
“Se me lo dicono tutti, forse hanno ragione loro, forse sono io quella sbagliata”, disse un giorno a Marilena, la sua migliore amica, mentre sorseggiavano una coca cola in un bar.
“Ma no, Terè, che te frega, tu vai benissimo come sei”, aveva abbozzato l’amica, ma Teresa si era limitata ad annuire pensierosa, mentre osservava la sua bevanda frizzare dentro il bicchiere appannato.
E certo Marilena non poteva immaginare il seguito di quella conversazione, per cui non diede troppo peso  alle parole dell’amica.
Ma Teresa ormai aveva deciso.
Tutti la volevano diversa. E allora avrebbero avuto esattamente quello che volevano.
E così un giorno Teresa decise di smettere. 
Smettere di disegnare, di fantasticare. 
Smettere con il suo lavoro di dog sitter e trovarsi quello che tutti gli altri consideravano “un lavoro vero”… 
In un pomeriggio di settembre Teresa salutò malinconicamente i suoi amici a quattro zampe; la tristezza che leggeva nei loro occhi era la stessa che sentiva dentro di sé: “Fai il bravo amico mio”, disse a Freud, il suo cane preferito “dai, non guardarmi così, lo sai che ti voglio bene… verrò a trovarti, piccolino, lo sai che ti voglio bene”.
E ancora.
Smise i suoi Doctor Marten’s, smise i suoi vestiti neri, promise a se stessa che da quel giorno avrebbe guardato il mondo, la vita stessa, con occhi nuovi. Smise con la passione con la musica metal, smise con tutto quello che le interessava. 
Smise di essere Teresa, e iniziò ad essere altro da sé: iniziò a fare il contrario di tutto quello che faceva di solito. In un pomeriggio delirante di shopping disperato e convulsivo acquistò abiti dai colori che mai nella sua vita avrebbe pensato di indossare. 
Tornò a casa come in presa alla follia, si mise davanti allo specchio e freneticamente, rabbiosamente, si strappò via tutti gli indumenti e ogni indumento che strappava via dal suo corpo lacerandolo era un pezzetto di sé che Teresa cercava di sradicare, fino a rimanere, esausta e piangente, nuda davanti allo specchio.

Tutti i racconti

0
0
6

Le scarpe rosse 1/2

02 April 2025

Erano di un rosso scintillante. Lucide, tacco basso e una piccola fibbia dorata. Bellissime. Amalia le ammirava tutti i giorni in quella vetrina del grande negozio di calzature del paese, all'uscita di scuola. Un paio di scarpe eleganti - Come sono belle! - ripeteva a Rosa, la sua amica del cuore. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
4

THE UNDISPUTED KING

02 April 2025

Avevo fatto pace col Jameson circa tre anni dopo la dipartita di mio padre, lo avevo fatto direttamente planando in un pub di Dublino, in cui mi ero accasato. Prima non lo avrei retto. Fare pace era il termine giusto, perché ogni volta che ne vedevo una bottiglia o il nome scritto su una pubblicità, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
18

Non è un film 3/3

01 April 2025

Il Comandante era ancora più perplesso. Perché lanciare i serbatoi con i campioni? Di certo erano predisposti per farlo in caso di gravi danneggiamenti alla Sanguisuga ma Albert non ne aveva fatto cenno quindi non avrebbero dovuto essere lanciati a parte. “Terra ci stiamo avvicinando al secondo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
14

Il "Paese dei balocchi"

...la storia continua

01 April 2025

Il “Paese dei balocchi” luogo fantastico dei sogni di ogni fanciullo, paese senza tempo e senza scuola, gioia assoluta dove ogni desiderio fantastico diventa realtà…… La voce del navigatore mi richiama: ”alla rotonda prendere la seconda uscita”, “tra quattrocento metri girare a sinistra”…. Sto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
8
24

Buio

31 March 2025

Silvia non sapeva quando aveva cominciato ad avere paura del buio e neppure il perché. Contrariamente a quanto si pensa, non è un timore innato; sopravviene intorno ai due anni, poi, misteriosamente com’è arrivato, scompare per non fare più ritorno. Di solito. Perché, a trent’anni suonati, Silvia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Come dicevo sopra, sono andato a prendere uno spauracchio relativmente di nicchia. [...]

  • Ondine: Certo che si.

0
2
9

Non è un film 2/3

31 March 2025

Il collegamento con i network televisivi fu compito dell’Ufficiale di Rotta: “Professore, i nostri spettatori chiedono se ci può spiegare come avverrà il giro intorno a Giove dei tre corpi, in pratica come sarà il contatto?” “Certamente. Il Messaggero ha impostato un’orbita che passa vicino ai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
2
17

URSS - Cile

31 March 2025

L’11 settembre è una data infausta, ci viene subito alla mente l’immagine degli aerei che si schiantano sulle Twin Towers. Era il 2001, ma diversi anni prima, nel 1973 sempre l’11 settembre, in Cile si consuma la tragedia del golpe di Augusto Pinochet che rovescia il governo socialista di Salvador [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Zio Rubone: Benvenuto su LdM, Justus. E grazie per averci ricordato questo vergognoso episodio. [...]

  • Ondine: Benvenuto. E grazie

2
3
21

neve

30 March 2025

venne un vento ardente a bruciare la Terra mentre una risacca lontana con gaudente risata dal sapore malinconico s’infiamma nella mia anima candida neve dal cielo si adagia sull’asfalto e nella mia Terra sono bufera come un giocoso tornado che con abile maestria mi fa danzare portandomi alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • zeroassoluto: Mi piace la dedica ad un luogo, un giorno, un momento preciso e ad una coppia [...]

  • Santiago Montrés: Grazie per i commenti. Ci tenevo a precisare che il testo è per il 90% [...]

1
2
16

Non è un film 1/3

30 March 2025

Le luci si abbassarono leggermente mentre l’addetto stampa di avvicinava al leggìo e dalle prime file partì una ondata di silenzio e attenzione che raggiunse in un attimo il fondo della sala: “Lo scrittore Arthur C. Clarke era un prolifico autore di fantascienza, tutti lo conosciamo per il film [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
16
31

Anima tatuata

29 March 2025

Ricordo appena il mio viso da bambina. Ora ha i marchi delle battaglie. Cerco d'indossarli con orgoglio, ma capita di guardarli delusa da cause ed esiti. Resto comunque ferma nell'onorarli, tutti, come si dovrebbe fare davanti a ogni lapide dei caduti in guerra. Dovrei essere fiera delle mie lotte, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Riccardo: gigia mi dici che con ansia attendi il mio racconto
    il quale è gia [...]

  • La Gigia: Patapump adesso ho capito, grazie. Credevo dicessi che il mio fosse uno scritto [...]

3
3
21

La sedia dell' ospedale

29 March 2025

Una fila di sedie davanti agli ascensori del reparto di Chirurgia Cardiaca. Tutte uguali eccetto una che sembrava quella su cui Fabio sedeva nell’aula A del Dipartimento di Fisica. Aveva un tavolino su cui scrivere, le altre no. C'era solo un vecchio dalla faccia grigia e gli occhiali scuri seduto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Interessante perchè in poche righe descrive l'atmosfera ospedaliera [...]

  • zeroassoluto: Palline di pane, sguardi perduti nel vuoto, respiri profondi, cambio postura, [...]

8
11
55

TORNERÀ SECONDO TE?

28 March 2025

Le due ombre si scrutavano in silenzio. Cercavano di leggersi l’una dentro l’altra. Si erano improvvisamente trovate sole, con un senso di vuoto allo stomaco, con il risentimento che si prova quando si scopre di essere stati traditi. “Adesso cosa facciamo, non possiamo rimanere qui ad aspettare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • U1785: ottimo e scorrevole come una vita senza intoppi! ....Magari!..🙏

  • zeroassoluto: Tornerà... tornerà!
    Magari non subito, ma tornerà.
    Qualunque [...]

Torna su