Il giorno dopo
Manuela siede di fronte al commissario Bianchi, è nervosa ed esplode ogni tanto in crisi di pianto, si è costituita mezz'ora fa e ora sta raccontando i dettagli dell’omicidio
«Insomma, cavolo, mi stava soffocando, è stata legittima difesa»
«La scientifica sta completando gli accertamenti, per ora rimane rubricato come omicidio, comunque, le posso anticipare che invocare la legittima difesa per tre coltellate è un po’ troppo, per ora rimarrà qui con noi»
Chiama due poliziotti
«Mettetela in cella»
Incuranti delle lacrime della ragazza la fanno alzare e la portano via, mentre Bianchi continua a guardare le carte processuali uno sbalordito sottoposto bussa alla porta, entra e si mette a fare ampi gesti
«Che vuoi? Non ti capisco!»
L’agente si sposta e fa entrare la stessa ragazza che era appena uscita, anche il commissario è sbalordito
«Lei chi è»
«Sono Emanuela Conforti, ho ucciso un uomo, Martino Collovati, con tre coltellate»
«Ma non capisco… come ha fatto? Lei è in galera»
«È già passata mia sorella? Lo sapevo! È testarda! Vuole sempre proteggermi, si vuol prendere anche la colpa? Non le creda, sono stata io»
Il commissario capisce che sarà una lunga giornata, ricomincia con le domande, le risposte sono identiche
«Lo fate apposta per non essere giudicate colpevoli, giusto? Anche il nome simile, ma quello è colpa dei vostri genitori, comunque la prova del DNA troverà qualche differenza»
«Giusto, fateci l’esame, così capirà che sono stata io»
Alla fine del processo
Le due sorelle sono sdraiate in posa da sex symbol su una spiaggia di Fregene, una decina di giornalisti le hanno circondate per intervistarle e fotografarle, dopo un’ora finalmente le lasciano sole
«Se ne sono andati finalmente »
«Hanno capito che più delle tette non avremmo fatto vedere, se vogliono qualcosa in più devono venire con un grosso assegno per avere il permesso di scattarci foto con un fotografo di grido, non certo sulla spiaggetta »
«Abbiamo un futuro social, già prima del verdetto avevamo oltre un milione di followers, ora con le foto in spiaggia col seno al vento i due milioni li raggiungeremo stasera stessa»
«Povero commissario come c’è rimasto male quando è arrivata l’assoluzione»
«Te l’avevo detto, non potevamo essere condannate, non si può riuscire a capire chi è quella innocente»
«Lui era sicuro, ormai con gli esami si riesce a scoprire tutto, ma non certo un DNA identico»
«Ci hanno dato anche la condizionale per la complicità, l’avvocato è stato bravo»
«Che facciamo ora? Dobbiamo smettere di passarci gli uomini e gli esami, sanno tutti che ci dividiamo a piacere, non ci daranno più retta»
«Davvero credi che gli uomini si creino problemi? Saranno eccitati nel non sapere chi delle due si stanno scopando, sarà divertente dargli falsi indizi, non potranno controllarci»