- Che cosa hai pensato di fare? -
La domanda poteva essere anche adeguata, ma non quel giorno e, soprattutto, non in quel luogo e in quella situazione.
Si erano conosciuti un mese prima.
Al Museo di Cultura interetnica di Stoccarda si presentava l’ultimo saggio di Josef Foria sul dissenso globale, quel "KIDULT - FRA FELICITA’ E PAROLE" che tanto aveva fatto discutere negli ultimi tempi.
Il posto era affollato: un parterre umano quanto mai frastagliato, fantasioso, eterogeneo, curioso e, perché no, anche un pò paraculo.
Pseudo-intellettuali a vagonate, comme d’habitude. E poi coppie gay, single incalliti, femmine dall’aria attenta e indagatrice, separati e separate “di ritorno”.
E poi lui, il 'sosia' di Wolfgang Petry, famoso cantante pop, ma più anziano. Era il classico 'imbucato': dovunque c'era da infilarsi (gratis) era presente. Cianciava a vuoto ed era ossessivamente polemico su tutto e tutti. Un personaggio noioso e asfissiante che tutti cercavano di evitare. Doveva 'esserci' per dimostrare a sè stesso di esistere.
Ed un enorme, affollato, ottimo buffet.
Tutto si stava svolgendo secondo i canoni del comune senso del pudore, culturale e intellettuale.
E il libro? Certo la discussione era stata accesa e gli interventi accorati. Talvolta anche troppo.
D’altronde, l’argomento era intrigante e sentito, ma non di facile estrinsecazione.
Dopo le due ore di argomentazioni varie sul testo ci si fermò a sorseggiare un bicchiere di varie ed eventuali e a lanciare qualche sguardo intorno.
Anche a questo, in fondo, servono queste occasioni.
Nel polverone del nulla e del vacuo, potrebbe nascere qualche incontro o conoscenza interessante.
Perciò ci si ritrovava a parlare di libri (chiaramente), cinema, scuola e tanto altro.
Si scherzava e si rideva, come nelle migliori tradizioni di queste situazioni.
Alla fine, un numero di telefono era il minimo auspicabile e quasi obbligato.
Pena l’inutilità dell’impresa e dell’impegno profuso.
Così era successo anche a loro.
E allora, perché quella domanda, diciamo così, inopportuna e proprio in quel momento?
In fondo, nessuno era obbligato.
No past, no future, just now at well!
Eppure…