..Ed io continuo a disegnarla, questa mia vita.
La matita, consumata dal tempo, in una mano;
stretti nell’altra tutti i miei sogni.
E quando mi fermo un momento, a volte riesco ad osservare il quadro.
Il tratto non è sempre uguale..
A volte incerto, lieve e delicato.
In alcuni punti, e sono molti, ho ridelineato i bordi e le forme.
La gomma, quella non la uso, se posso,
che i veri artisti non cancellano mai…
perché in fondo, quando una linea esce dalla tua mano ormai è tracciata,
ed anche se provi a cancellarla lei comunque il suo segno lo lascia lo stesso.
E poi ci sono i punti in cui ho calcato di più, e quelli si, hanno lasciato un segno nel mondo.
E i chiaro scuri che si avvicendano dando spessore al quadro generale,
perché come ben sa chi alle arti è avvezzo, anche le ombre hanno la loro importanza.
Ed i colori, anche quelli, io sì, li ho usati tanto,
a volte accesi e violenti l’occhio a ferire,
altre volte più timidi, tenui e quasi inconsistenti.
Ed ecco i punti, e quelli mi piacciono tanto, in cui di colori brillanti e vivaci i ho riempito
Il mio pezzetto di mondo …
Ed è stata catarsi, ed estasi cromatica,
rovesciando sulla tela i colori a caso,
le mie mani a muoversi veloci e inarrestabili
e poi fermarsi, e inevitabilmente, fare ordine.
Ma di una cosa resto certa: non ci sono alibi, né scuse, né destino …
Siamo noi che disegniamo ogni nostro singolo giorno,
e che scegliamo, più o meno consapevolmente, dove tracciare la prossima linea,
o disegnare il nuovo orizzonte.