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Una storia ha sempre un inizio e ogni inizio é il prodotto di un antefatto che produce le condizioni perché la storia abbia inizio. È un gioco di condizioni, cause ed effetti che circolarmente si rincorrono durante lo sviluppo di ogni vita, che porta con sè speranze e progetti e li realizza in parte ed in toto o annovera delusioni e rimpianti. Le nostalgie nascono dal fatto di aver vissuto un tempo felice anche senza percepirne la valenza e ci permettono di riscoprirlo quando tutto é passato e ci trasmette emozioni che magari non hai più provato. La perdita diventa presenza reale e ci si illude che si può rivivere la stessa emozione di un tempo che fu, che lo ha prodotto.La storia che mi appresso a r accontare ha come elementi un cane, un uomo ed un assassino. E l'antefatto si orienta nella condizione e nel luogo che ha visto agire gli attori. Una spiaggia ha il colore del sole ma d' inverno si nasconde sotto la neve dell'Adriatico fra lidi disfatti e baretti chiusi nel fuori stagione. Presso una discoteca, di fronte il boulevard una ragazza di colore viene trovata chiusa in una cabina con il collo spezzato. La sera prima un evento aveva spianata le condizioni perchè potesse succedere il fattaccio. Musica a palla, ritmi stordenti, alcolici, fumo : un coctkail ideale per abbassare le difese femminili e permettere abusi e violenze. La ragazza o meglio il corpo di quella ragazza non mostrava però segni di violenza anche se si era consumato un rapporto sessuale dentro quella casetta di legno al freddo della neve. Le indagini dei detective fra gli avventori della discoteca avevano prodotto la segnalazione di un giovane bianco con cui la vittima si era allontanata durante l a notte. Quella notte un cane aveva abbaiato e ringhiato fino a spegnersi probabilmente perchè l egato e quindi reso inoffensivo. Ma si sa, gli animali preavvertono il pericolo, lo segnalano ma una volta finito l'allarme, ritornano nella cuccia. Probabilmente quel cane aveva recitato la sua parte. Una ragazza quella sera era ricorsa alle cure dell' infermeria perchè s' era ferita ad una gamba. Le era stato praticata una medicazione ed aveva continuato a ballare per tutta la notte. Poi era uscita con il ragazzo, che s' era allontanato con la vittima e si erano messi assieme. Qui è normale tutto ciò. Si sta con una, poi ci si ritrova con un' altre e poi un'altra.... vige l'amore libero come nei figli dei fiori del ' 70! Ci si soddisfa e poi ci si perde. Nessun legame, nessuna "palla al piede" che ci porta a soffrire. Irresponsabili? Immaturi? O forse più maturi delle precedenti generazioni? Chi lo sa! Intanto è uno stile di vita diverso, senza ipocrisie. Il piacere immediato. Ogni giorno, ogni notte in cerca delle emozioni da gustare come una cena che si ripe t e con piatti diversi. È una felicità o ad una non felicità. Una moda, un modo per vivere la vita senza valori borghesi "on the road", una vita spericolata.
Gli investigatori erano pionbati come falchi per esaminare il luogo del delitto. Una cabina dismessa in inverno. La ragazza uccisa dentro quel metroquadro. Gli indizi indicavano il colpevole in quel ragazzo. E la prova del dna aveva confermato un rapporto sessuale consumato e le tracce biologiche inchiodarono Kevin, che fu subito arrestato mentre gridava ai poliziotti che lui non c'entrava. L'interrogatorio si sviluppò in più fasi. Kevin, un ragazzo come tanti, aveva prima dichiarato che non aveva mai conosciuto quella ragazza, poi disse che le aveva fatto compagnia quella sera, poi ammise di aver fattol'amore con lei, tutti e due consenzienti. Poi era andato via ed era rientrato in discoteca mentre l eiera rimasta in cabina a sistemarsi. L'arresto fu confermato dal magistrato; ma c'era qualcosa che non quadrava. Perchè Kevin non era fuggito? Perchè era rientrato? Perchè non aveva mostrato paura per il gesto criminoso compiuto? Un particolare non era stato preso in considerazione. La ragazza ed il cane. Quindi due erano le ragazze in questa vicenda. Una, dentro la cabina strangolata con un fasciacollo ritrovato dentro il loculo; l'altra che aveva ricevuto un morso da un cane che aveva abbaiato e che si era zittito. Fu predisposta la ricerca del cane. Il cane fu ritrovato dentro la sua cuccia. Pertanto l'investigatore chie se al proprietario la possibilità di poer prelevare qualche campione di saliva. Vuoi vedere che anche il cane era indiziato per la morte della ragazza? Non ci si capiva più niente. Il padrone concesse l' autorizzazione preoccupato che il proprio cane potesse essere un criminale. Il medico della scientifica si trasformò in veterinario e, dopo aver addormentato l'animale, effettuò il prelievo. A cosa sarebbe servito questo campione? Fu predisposta anche la convocazione della ragazza che quella notte era stata medicata nell' infermeria della disccoteca. Si chiamava Ellle Simpson ed arrivò con un'amica. Cosa vuole da te la polizia? Che centri tu con la polizia? Le indagini erano andate avanti e dalla vittima era arrivata al ragazzo poi al cane ora alla ragazza e alla sua ferita. La ragazza spiegò che si era ferita sbattendo contro un tavolino. E già questo fu il primo tentennamento. La ferita era un morso di cane e i batuffoli di cotone utilizzati ed esaminati avevano messo in evidenza la saliva del cane, il suo dna e il sangue della ragazza. Allora, vistasi scoperta, ammise che era uscita per fumare una sigaretta. Arrivò una telefonata e l'investigatore la raccolse. Ci fu un silenzio gelido mentre l'uomo in borghese raccoglieva i risultati di un esame. Chiuse. E si allontanò per un attimo con il collega. Rientrò e a voce alta dichiarò in arresto la ragazza per l'omicidio della sua coetania Rosa Parcker. La ragazza crollò ed esplose in un pianto liberatore. Voleva portarmi via il mio ragazzo e se lo era portato in cabina, la svergogna ta! Voleva fregarmi il mio ragazzo! Fu trasferita in carcere a disposizione del magistrato, che convalidò l'arresto e predispose la scarcerazione di Kevin. Quando Kevin venne a sapere la risoluzione del caso cadde dalle nuvole. Disse che non stava con quella Elle, che ci aveva parlato una sera e che lei si era montata la testa. Tutte fantasie di una ragazza che si era fidanzata con lui senza che lui sapesse qualcosa. In altro tempo Kevin andò a salutare il cane dentro la sua cuccia e gli portò un osso che gradì immediatamente. Senza il suo morso a quella ragazza in quella notte probabilmente sarebbe rimasto in carcere seppur innocente per chissà quanto tempo.
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Utente Anonimo
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