<Padrone, perché vi siete fermato? Cosa c’è? Ormai siamo arrivati, lo sapete, nelle vicinanze ci deve essere quella locanda che ci ha detto il gendarme, andiamo allora siamo stanchi.>

<Aspetta Boezio, non dare ascolto alla tua pancia vuota, ragiona prima. Abbiamo visto i cipressi, hai visto anche la nebbia, però oltre non si vede molto, siamo sicuro che si tratti della nostra locanda?>

<Mio cavaliere se non è la locanda cosa dovrebbe essere? Siamo fuori del regno del Papa, forse ci troviamo in una terra di nessuno, ancora non abbiamo visto i nostri confini, chi potrebbe abitare nel nulla? Nessun signore avrebbe i suoi possedimenti in questa zona. Troppo deserta, lontano da tutto, come farebbe a sopravvivere? Deve essere la locanda, io direi di avvicinarci e controllare, se non è la locanda ce ne andiamo, pazienza, però almeno saremo sicuri, fermarci qui non ha senso, non vi pare?>

<Hai ragione vecchio brontolone, ma c’è qualcosa che non m’ispira fiducia, mi sembra di vedere oltre gli alberi una sagoma di una costruzione e devo dire non mi sembra una locanda. Poi c’è un’altra cosa che mi lascia perplesso: le locande, e tu lo sai meglio di me, non hanno i viali di cipressi, sono piccole casa con un’insegna e dello spazio per i cavalli davanti o di lato, ma nessuna può permettersi di avere un viale alberato, quella è una prerogativa dei benestanti. Quella casa nella nebbia non mi convince, deve esserci una spiegazione e non sono sicuro di volerla conoscere, più la guardo più sento dei brividi lungo la schiena. Del resto hai ragione tu, se restiamo qui fermi non lo sapremo mai. Allora cerchiamo di avvicinarci il più possibile senza farci notare.>

 Piano, senza rumore, i due si avviarono tenendo i cavalli per le redini per non distrarli dal cammino. Sceglievano i tratti erbosi per non incorrere in ciottoli che avrebbero fatto del rumore. Erano arrivati all’imbocco del viale alberato e ora la casa si vedeva più chiaramente. Era una grossa costruzione in un solo blocco, austera, senza decorazioni, tutta di pietra che un tempo doveva essere bianca e ora invece era coperta da uno spesso strato di muschio, di edere che la ricoprivano interamente. Aveva un aspetto lugubre, non invitava certo il benvenuto.

<Hai visto Boezio? Questa non può essere una locanda, è tetra, fa paura quasi. Vedo solo una porta d’ingresso e due finestre di lato poi è tutta chiusa.

<Avete ragione cavaliere, questa casa mette i brividi, è fredda, ostile, se ne sta sola nel nulla, avvolta nella nebbia, chi potrebbe mai abitare in una casa come questa? Una strega o uno stregone immagino, nessuna persona di buon senso resterebbe un minuto di più. Se a voi non dispiace, anzi, direi di andarcene, cosa ci facciamo qua?>

<Caro Boezio, prima avevi detto di andare a vedere e ora che siamo qua vuoi andar via, questo è il tuo coraggio, amico di tante battaglie. Ti fai impressionare da una casa deserta? Ci troviamo qui, cerchiamo di risolvere questo mistero>

<Come volete padrone, sapete che il mio braccio è al vostro servizio, se proprio dobbiamo andare andiamo! Siamo alla porta, che dite bussiamo?>

<Certo, assicuriamoci che non ci sia nessuno, nel caso ci fosse il proprietario chiederemo asilo, non ti pare una buona idea?>

<Cosa, quella di passare alla notte in questo posto? – rispose con voce titubante e allarmata il servitore - in verità la prospettiva non mi alletta, ma se voi dite che bisogna farlo lo farò.>

<Tranquillo – fece Etrurio ridendo – nemmeno a me sorride l’idea di dovere pernottare in questo posto così singolare, magari è solo frutto della nostra stanchezza che ci fa vedere cose che in realtà non sono così terribili.

<D’accordo padrone, allora io busso.

Dopo aver tirato la catenella fuori la porta si sentì distintamente il suono che rimbombava all’interno. Sembrava disabitata e invece, dopo pochi minuti, udirono dei passi che si avvicinavano, qualcuno tirò un paletto interno e la porta si aprì. Ne uscì un uomo che indossava una camicia da notte lunga fino ai piedi con sopra una mantella nera, il viso rotondo e rubicondo era contornato da un berretto di lana. Aveva in mano una lanterna e accolse son un sorriso i visitatori.

<Prego signori accomodatevi, non aspettavo gente a quest’ora della sera, l’esercizio è funzionante sempre, ma visto il tempo e l’ora avevo deciso di andare a letto, per voi sono pronto a ogni richiesta dite cosa posso fare per voi? Volete mangiare? vi serve un letto? Dite pure, Onofrio è a vostra disposizione.>

I due perplessi si guardarono con fare interrogativo, possibile che quella fosse una locanda? A quanto sembrava la risposta era positiva, restava qualche dubbio subito fugato dallo stesso oste che aveva visto le loro facce dubbiose.

<Signore, la prego si accomodi, parleremo meglio davanti a un fuoco, mi rendo conto che siete spaesarti non vi aspettavate di trovare una locanda in questa casa così triste. La spiegazione è semplice, questa era una casa signorile fino a poco tempo fa. Voi da quanto mancate da questi posti? - chiese l’oste – il padrone di questa casa è morto quattro anni fa, un tipo strano, la gente intorno lo guardava in modo sospetto, i suoi modi e il suo modo di vivere non erano come i nostri o come un nobile. Non si è mai saputo chi fosse e cosa facesse in questa casa. Dopo al sua morte la dimora è rimasta abbandonata, nessuno la voleva e allora io mi sono fatto avanti per prenderla a poco prezzo e ci ho fatto una locanda. Oggi c’è nebbia e sembra terribile, vi poso assicurare che con il sole è tutta un’altra cosa. Perciò vi prego entrate e mettetevi comodi, vi porto subito da bere e vedo cosa c’è in cucina che posso servirvi, ai cavalli ci pensa mio figlio.>

Detto questo il tipo sparì e ritornò poco dopo con una caraffa di vino che mise sul tavolo con due bicchieri.

<Prego cavaliere e anche tu scudiero, bevete pure, intanto vado in cucina a vedere, se mi ricordo bene dovrebbe esserci del montone arrosto, mia moglie lo ha preparato per domani, ma possiamo già cominciare a mangiarlo. Sparì di nuovo lasciando i due che ancora non si erano riavuti dalla sorpresa.

<Boezio - disse il cavaliere - mi devo ricredere avevi ragione, ci poteva essere solo una locanda, un posto troppo fuori mano, chissà chi era il vecchio proprietario, doveva essere un tipo solitario. Mah non pensiamoci, beviamo alla nostra fortuna, questa sosta ci voleva proprio, sono stanco, caro Boezio, molto stanco mi si chiudono gli occhi, non so nemmeno se riuscirò a mangiare, appena viene l’oste gli chiedo subito una camera>

Tutti i racconti

0
0
5

L' ammore

18 May 2024

L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
5

Quando sognavo da bambino

18 May 2024

Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
2

LA STORIA DI MAMMUT - 2/3

18 May 2024

Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
2

Haiku

18 May 2024

soffia levante - su neri papaveri gruppi di stami Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
13

LA STORIA DI MAMMUT - 1/3

17 May 2024

Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
13

Essenza Di Vita

17 May 2024

Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Quale condensato flusso di vertà sulla condizione umana scorrono i tuoi [...]

2
3
19

L'ometto

Racconto ispirato al quadro di Böcklin "L'isola dei morti"

17 May 2024

Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Concordo pienamente con Stapelia.

  • Yoda: Molto molto bello, nella seconda metà lo stile ricorda Poe. Complimenti. [...]

1
2
10

Sedoka 6

16 May 2024

Su calda sabbia vuote conchiglie bianche dopo l'alta marea dolce stupore del barbaglio nel mare tra pesci si confonde Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
21

Lupin III

Ciclo dei miei ricordi di infanzia

16 May 2024

Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: leggo che nell 87' hanno trasmesso in Italia le prime puntate
    ..ero [...]

  • Lo Scrittore: di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]

3
5
17

sas Janas

16 May 2024

sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
17

Scelte Di Vita

15 May 2024

Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Più che un racconto potrebbe essere una esposizione filosofica della [...]

  • Laura Lapietra: Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]

2
3
21

ADDIO

solitudine

15 May 2024

Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: il vino, meditazione di vita 🍷

  • U1615: Mi è piaciuta molto.

Torna su