Gli uomini lasciarono le proprie occupazioni e si gettarono in mare. L’ultimo fu proprio il capitano Agatos che diede un ultimo colpo di timone nel tentativo di evitare l’impatto frontale, poi, alzando gli occhi al cielo come per invocare ancora l’aiuto della divinità, si lanciò anche lui in acqua.

Il contatto con l’acqua fu traumatico perché immediatamente i flutti lo spinsero verso gli scogli e fu necessaria tutta la sua vigoria per riuscire a rallentare la spinta delle onde. Arrivò d’impeto ai primi scogli affioranti e, con un notevole sforzo, riuscì a tenersi ad alcuni di essi. Si erse su una pietra che emergeva a metà e da lì poté osservare i suoi uomini che annaspavano nel ribollire di schiuma. Ricordò le parole dell’oracolo che aveva previsto, “non tutti riusciranno a trovare la terra e si fermeranno lungo la strada.”  Questo era il tributo di sangue dovuto, infatti si accorse di diversi corpi ormai senza vita che galleggiavano sull’acqua sbattuti sugli scogli. 

Gli venne d’imprecare contro gli Dei,

  • ”perché avete aspettato che arrivassimo alla meta per chiedere i morti richiesti? Non potevate fare in modo di ottenerli strada facendo? Almeno non avrebbero sofferto per aver assaporato la fine del viaggio per poi annientarli. Oh! Dei beffardi e spietati che necessità c’era di richiedere queste vite? Un sacrificio inutile. Giovani vite spezzate solo per il vostro capriccio. È inutile allora fare tanti sacrifici, immolare giovani animali solo per ottenere favori da voi che non arriveranno mai. Sarete soddisfatti adesso.”

 La nave intanto con un rumore assordante era andata a schiantarsi contro le rocce. La prua si era incastrata fra due sporgenze e imbarcava acqua, tuttavia rimase lì dov’era. Non poteva muoversi stretta com’era fra due spuntoni di roccia. Dopo essersi reso conto di cosa era successo fece un lungo fischio di richiamo per sapere la situazione degli uomini. Al suo fischio ne risposero molti altri, quindi, si disse, erano ancora in molti quelli vivi.

Saltellando sugli scogli cercò di mettersi in una posizione più alta per avere sott’occhio com’erano messi. Uno alla volta gli uomini si riunirono intorno a lui, poco lontano la barca ormai perduta era sbattuta dalle onde e da un momento all’altro poteva sfasciarsi del tutto. Uno di loro invocò a gran voce l’intervento della Dea chiedendo protezione e aiuto

  • Oh, divina Artemide, sorreggici nel momento del pericolo, intervieni a salvarci dalle insidie del mare, intercedi per noi con il possente Poseidone, che ci faccia salva la vita.

Agatos dopo aver ascoltato le lamentele del suo marinaio alzò un braccio in segno di silenzio e con fare autoritario mise fine a quella litania.

  • Basta adesso, inutile farsi delle illusioni, nessuna Dea o Dio interverrà a nostro favore, se non ci diamo da fare noi moriremo tutti su queste pietre. Gli Dei hanno parlato attraverso le parole dell’oracolo, ci hanno detto tutto quello che dovevamo sapere. Finora tutto è andato come ci è stato annunciato, abbiamo avuto i nostri morti e siamo arrivati dove dovevamo. Tocca a noi adesso dimostrare che siamo in grado di proseguire con le nostre forze. Quello che abbiamo portato con noi, gli attrezzi per edificare una nuova città, i semi, la nostra intelligenza e la nostra capacità, basterà a fare di noi i pionieri di questa nuova stirpe di Calcidesi. Ora senza perderci in chiacchiere cerchiamo di recuperare quello che ci serve dalla nave prima che sprofondi in questo mare infido e traditore. Forza uomini, la storia si aspetta molto da noi.

Dette queste parole gli uomini rincuorati si affrettarono a risalire sulla barca e, con un passamano veloce, portarono su una piccola insenatura sabbiosa tutto il materiale disponibile. Ora si poneva il problema di come fare per trasportare il tutto sul punto scelto dagli Dei. Guardando verso l’altra parte del canale videro che da quella parte la riva non era rocciosa, ma piuttosto bassa e prima di arrivare alla costa vera e propria c’era un pezzo di scogliera con una strana forma. Agatos intuì che quella doveva essere il luogo dove dovevano recarsi, c’era solo l’ostacolo di come superare la distanza da dove si trovavano loro e l’altra sponda.

Gli venne l’idea di creare delle zattere con il fasciame della loro nave ormai persa e trasportare con quelle loro stessi e il materiale. Ordinò che, asce alla mano, cominciassero subito a ricavare dai fianchi della barca larghe tavole affinchè, una volta legate fra loro, potessero caricarci sopra il materiale. Quel lavoro durò tutto il giorno e, al calar della notte, erano ancora occupati in quell'attività.

Riposarono senza dormire su quelle tavole appena preparate e alle prime luci dell’alba la prima zattera carica di uomini e materiale prese il via verso la riva opposta. A distanza di poco partì la seconda e così via fino all’ultima sulla quale trovò posto Agatos, si vide allora una fila di legni carichi di uomini dirigersi verso quella striscia di terra dalla strana forma, avvicinandosi ebbero modo d’identificarla come una lunga falce, al suo interno le acque erano calme, protette da quel braccio di terra che avvolgeva buona parte della costa. Era l’ideale per crearci un porto, dove le navi avrebbero trovato rifugio sicuro dalle correnti micidiali del canale. Il capitano, da esperto marinaio, già intravedeva in quel posto un eccellente riparo per le future navi che avrebbero costruito.

Una alla volta le zattere, per fortuna senza incidenti, raggiunsero la riva sabbiosa e gli uomini poterono scaricare le loro risorse indispensabili alla sopravvivenza. Una volta messo al sicuro il materiale si guardarono intorno e decisero di spingersi almeno per un po’ verso l’interno, non si vedevano insediamenti umani nei paraggi. L’oracolo aveva parlato di femmine, di donne che amano gli uomini, ma là non c’era traccia di vita.

Lasciato un gruppo a guardia, gli altri risalirono le piccole colline che delimitavano la riva e si affacciarono oltre la cima. Il panorama che si offrì ai loro occhi era stupefacente. Alle spalle di quel promontorio si estendeva una distesa infinita di terra rigogliosa e verde. Videro anche un fiume che sfociava poco lontano. In lontananza s’intravedeva anche la sagoma di un’alta montagna. Alle spalle c'era il mare con quella falce di terra a protezione della costa. Era il luogo ideale per costruirvi una città.

Le parole dell’oracolo si stavano avverando una dopo l’altra e Agatos finalmente riuscì anche a sorridere. Erano giunti in un posto magnifico e ben presto quella che era una speranza o una chimera, come in cuor suo pensava, si sarebbe tramutata in realtà. Solo una cosa ancora non aveva avuto riscontro, la profezia della donna che amava l’uomo. Quelle parole gli erano rimaste impresse nella mente, ma ancora non aveva visto nulla che facesse pensare a quell’argomento.

Tutti i racconti

0
0
6

Lumini

07 March 2025

Guglielmo si rivolse al lumino più vicino: “cosa ci facciamo qui? E dove stiamo andando?”. “E che ne so? Sono appena arrivato anch'io”, rispose l'altro con tono seccato. Un lumino più socievole lo informò: “ci sono dei cartelli più avanti". Erano tutti uguali, una distesa infinita di punti esclamativi [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
3

E morì con un'espressione da pirla sul volto

07 March 2025

Il funerale, com'era logico pensare, era come tanti se ne vedono: semplice, sobrio, senza eccessi. Quello che colpiva era la foto del defunto, un tizio molto chiacchierato che si era fatto la nomea di mago, o qualcosa del genere: un orrendo primo piano con una faccia da cretino come poche. Chissà [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
27

Incontri 2/2

06 March 2025

Gli domandai se abitasse in un’area del genere. «No. Per fortuna stiamo in un’area privata, vicino ad una casa abitata dal padrone dell'area. Si paga un po’ di più l’affitto del terreno ma è certamente più tranquillo» mi spiegò. «Ma come…? Non sarebbe meglio vivere insieme ad altri che hanno le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Savino! 👍

  • Savi: Grazie a tutti e grazie anche alla redazione che mi ha invitato a rivedere [...]

4
6
27

Esodo

06 March 2025

Come l’onda smisurata di un colossale tsunami la consapevolezza si diffuse, nel medesimo istante, in ogni landa del globo. Ogni individuo, come previsto dalle prescrizioni plurimillenarie dell’Esodo, prese coscienza di sé e seppe. Ed ogni cosa fu subito chiara. A.100.31 realizzò immediatamente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Bravo Luca. Un world-building molto originale e articolato nella descrizione, [...]

  • An Old Luca: Grazie ragazzi per l'attenzione.
    Gli ulivi mi hanno sempre affascinato. [...]

2
1
10

Haiku

06 March 2025

luce lunare riflessa sulla neve - calma nel gelo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
25

Incontri 1/2

05 March 2025

«Buongiorno a tutti», dissi sforzandomi di parlare meglio che potevo, «qualcuno può spiegarmi come funziona?» Le due persone che in quel momento stavano occupando il locale, seduti su due panche piuttosto spartane addossate ai muri, si girarono a guardarmi ed uno di loro finalmente si degnò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: bel racconto Savino non sei il solo che a volte annega nella nostalgia. Detto [...]

  • Savi: grazie Dario,
    la nostalgia, a volte, cura ferite.

6
11
29

Battiti

05 March 2025

Non ero ancora nato, madre, ma già mi avevi dentro. Abitavo invisibile il tuo corpo, la tua giovane vita. Ero carezza per i tuoi giorni intuito nei tuoi pensieri, idea nei tuoi sorrisi. Desiderio nei tuoi occhi allegri e chiari che solo tardi ho visto oltraggiati dalla fine inesorabile. Io e [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
25

Una storia come tante 2/2

05 March 2025

La madre continuava con il martellamento, “se proprio devi usare quel mezzo che almeno ne valga la pena, non ti svendere per niente. È l’unica arma che hai, cerca di usarla con criterio”. Ogni giorno Laura ascoltava i predicozzi e ogni volta sbuffava, era un supplizio, lei voleva decidere da sola, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Evidenzio che la riduzione della protagonista a oggetto destinato una funzione [...]

  • An Old Luca: Piaciute entrambe le parti. Titolo azzeccatissimo, realistico e che non fa [...]

7
12
30

CAR

04 March 2025

Era tutto quello che rimaneva della scritta sulla stamberga in fondo al vecchio pontile in disarmo. Venti, trent’anni prima, capitava ancora che qualche traghetto attraccasse, poi avevano aumentato il pescaggio dei battelli, oppure la profondità del lago era diminuita oppure, semplicemente, gli [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: AOL / ZA Grazie. Intorno a questa idea sono stati scritti almeno due romanzi: [...]

  • Adribel: Bellissimo, mi è sembrato di leggere Hemingway

3
3
25

Una storia come tante 1/2

04 March 2025

Immerso nel verde di una tenuta ben curata e odorosa di salmastro, vista la vicinanza del mare, l’albergo era rinomato per la quiete che poteva offrire ai suoi clienti. Un’oasi di pace a cinque stelle racchiusa fra il mare e la non lontana città. Laura muovendo lentamente i passi su per le scale [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
18
37

Primo appuntamento

04 March 2025

Finalmente tra un momento vedrò Chiara. Ho impiegato cinque giorni a preparale la sorpresa e non è stato facile procurarmene così tanto. Ma negli edifici abbandonati se ne trova abbastanza se ci si impegna, e io non me ne sono stato con le mani in mano: ho quasi smurato sei appartamenti per lei. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Ohhhhhhhh! Bravissima! Ora prova a copiare e incollare questa tua risposta [...]

  • L. Carver: Una situazione che non sarebbe stata male in una sitcom. Dimostrazione che [...]

2
0
17

Appassiti Ricordi

03 March 2025

Appassiti i ricordi ingialliti e persi come fiori secchi dalle esanime rughe tra pagine antiche di certi libri colmi di polverio in controluce come un omertoso velo di malinconia in un angolo dell'anima, non saranno più letti dal mio cuore, sospeso il loro riposo riposto nella [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su