Si fermò a comprare un mazzo di rose, si sentiva di aver avuto una seconda occasione che voleva sfruttare al massimo. L'aver organizzato un fine settimana al mare, poi, sembrava cadere a pennello con i suoi propositi: si sarebbero rilassati lontani dalla routine quotidiana, lì ricominciare sarebbe stato più facile. L'avrebbe corteggiata come non faceva da tempo e l'avrebbe viziata. Di certo, non l'avrebbe più tradita e, se ci pensava, non riusciva neppure a spiegarsi perché si fosse comportato in quel modo. Sua moglie, Manuela, era ancora una bella donna e, a detta di tutti, formavano una bella coppia affiatata. Forse aveva solo bisogno di sentirsi ancora giovane, in grado di saper conquistare il cuore di una donna, o forse era un incallito bugiardo, abituato ad ottenere tutto ciò che desiderasse, "ma cambierò", continuava a ripetersi.
Quando arrivò notò che i bagagli erano già stati sistemati nella macchina della moglie, lei era in salotto a sistemare le ultime cose in una borsa.
< ciao tesoro, perché non mi hai aspettato? Ti avrei aiutata >.
Lei non si voltò e disse < dovevi mandarmi i biglietti >.
"già", si disse, con il trambusto di quella giornata si era completamente dimenticato, "ma non è poi così grave", pensò.
Manuela si mise la borsa sulla spalla, lo guardò dritto negli occhi.
< così, mi sono permessa di guardare sul tuo tablet che è collegato alla posta dell'ufficio. Credo di non dover aggiungere altro >.
Paolo ebbe una strana sensazione, come se tutti i muscoli del suo corpo stessero cedendo. Non lo reggevano più.
< i ragazzi sono da mia madre, staremo lì per qualche giorno. Tu pensa a trovarti una sistemazione. Lunedì ti chiamerà il mio avvocato >.
Rimase impalato, con le rose in mano senza riuscire a dire nulla. Non ebbe mai una seconda occasione.