Una giornata piovigginosa del mese di dicembre dell'anno 1976, un gruppetto di ventiquattro donne è in attesa della carta d'imbarco all'aeroporto di Torino Caselle.

Le donne non si conoscono fra di loro e si guardano smarrite e un tantino spaventate, per alcune è la prima volta in aereo e Londra incute un po' di timore, ne hanno sentito parlare come di un mito lontano.

Le unisce un unico scopo: liberarsi, loro malgrado, di una gravidanza indesiderata. Vengono tutte dal CISA, il gruppo Radicale capeggiato da Emma Bonino la quale favorisce le disgraziate che sono costrette a rinunciare a quei figli indesiderati.

Il pretesto dei Radicali è impedire alle donne di affidarsi alle mammane, donne trucide che operano senza igiene, le morti per infezione sono sempre troppo numerose ogni anno, vogliono legalizzare l'aborto e quindi permettere alle donne di essere curate legalmente nella pulizia e nell'igiene di un ospedale. Inoltre, serve un numero il maggiore possibile per fare approvare in Parlamento la famigerata legge 194, per questo motivo radunano quante più donne possibili.

La battagliera Bonino si batte come una leonessa in compagnia dell'ora defunto compagno Marco Pannella, la storia è ampiamente documentata e ben chiara nella mente di chi leggeva i giornali all'epoca.

L'attivista del gruppo le accompagna fino all'aereo, una vecchia bagnarola arrugginita che pare non dovesse mai sollevarsi da terra, ma sfidando tutte le leggi della fisica decolla e atterra a Londra puntuale.

Le accoglie una rappresentante del CISA e le conduce all'hotel dove pernotteranno.

Cenano di malavoglia, non hanno appetito e alcune piangono, vorrebbero tornare indietro, ma è troppo tardi.

La sveglia è alle sei e con un autobus vengono trasportate a Richmond dove c'è la clinica.

Trovano una ragazza italiana che da anni lavora da quelle parti e svolge per loro la funzione di interprete, si affidano a lei spaventate, anche se una voce che parla italiano è incoraggiante. Vengono prese in consegna dal personale ospedaliero e passano subito all'anestesia e alla sala operatoria.

Non vedono nulla né della sala e nemmeno dell'operazione, si risvegliano in una camerata dove tutti i lettini sono disposti in ordine e assistite da una nanny nera e gigantesca dal sorriso gentile e molto affettuosa.

Alle dieci, cascasse il mondo, è tradizione servire una tazza di tè con un tramezzino spalmato di burro e pasta d'acciughe, la stessa scena si ripete dopo pranzo alle cinque, tazza di tè e tramezzino, altrimenti non sarebbero inglesi.

Passano la notte in ospedale per un ulteriore controllo e al mattino successivo vengono tutte dimesse.

L'interprete consiglia loro un giro nel mercato delle pulci, così tanto per passare il tempo e svagarsi un po'. Seguendo le indicazioni si ritrovano a Portobello senza sapere dove siano.

Alcune hanno bambini e comprano giocattoli, non hanno molti soldi perché con fatica hanno racimolato le trecentomila lire occorrenti per il tutto compreo, ma rimane qualche spicciolo per un giocattolo al bambino a casa.

A pranzo si ritrovano in albergo dove il cibo è già pagato e mangiano benissimo contrariamente a quanto si crede, perché la cucina inglese non è malvagia se mangiata senza pensare alla pasta.

L'umore è leggermente migliorato, alleggerito dalla passeggiata e dal cibo. Soprattutto dal desiderio di cancellare dalla mente quel che hanno fatto e i sensi di colpa che le accompagneranno per il resto della loro vita.

Una si sente male e devono trasportarla d'urgenza alla clinica di Richmond dove si prendono cura di lei nel miglior modo possibile e al mattino successivo è ponta pr riprendere il volo e tornare a casa.

L'aereo atterra a Torino sotto una pioggia battente e le donne sono molto provate, alcune piangono sommessamente nascondendo le lacrime, altre ridono nervosamente fra loro. Si salutano imbarazzate quasi senza parlare, non c'è scambio di numeri telefonici o indirizzi, ognuna se ne va più in fretta possibile verso chi è venuto a prenderla, altre discretamente prendono un taxi e il tassista fa finta di non sapere, via verso casa.

Il primo e unico pensiero è dimenticare la brutta avventura e specialmente le compagne di viaggio.

La storia è finita e il Cisa ha ventiquattro nomi in più da aggiungere alle sue liste per far approvare la legge sull'aborto. Durante la settimana i voli sono in media due o tre con un numero minimo di venti persone. Alla fine la legge sarà approvata nonostante l'opposizione di tutta la destra pretaiola e clericale.

Questa è solo una delle storie degli anni settanta.

 

 

Ho messo i nomi veri dei politici perché non sono un mistero per nessuno e fanno tutt'ora parte della storia politica italiana.

 

 

Tutti i racconti

2
2
16

Viaggio in cinque atti.

21 December 2024

Le Ombre della Sera Luca era un ragazzo di ventidue anni, cresciuto in una piccola città del nord Italia, dove tutti conoscevano tutti. Fin da piccolo, aveva mostrato un talento naturale per il calcio, ed era stato sempre al centro dell’attenzione, sia in campo che fuori. Tuttavia, dietro il sorriso [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
11
20

Il mio criceto mi fissa

21 December 2024

Pix mi fissa. Da due giorni Pix mi fissa! Quanto meno da due giorni me ne sono reso conto. Forse la cosa va avanti da chissà quanto tempo. In genere uno non sta lì a controllare con molta attenzione se il suo criceto lo fissa. Da due giorni almeno il mio criceto smette ogni attività e si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Post Scrittum (per esteso che ps si confonde con Piccola Stella😅):
    io [...]

  • Zio Rubone: Carino e divertente. Complimenti, vecchio Luca, e buone feste a tutti!

1
2
12

Sono incazzato... 2/3

21 December 2024

Non so cosa significa effettivamente... le poche volte che sono stato incazzato sul serio, ho scaraventato contro la fonte della mia "incazzatura", il primo oggetto che mi è venuto a portata di mano... Una volta ho tirato uno "zoccolo di legno" contro Stefania... ma, imbranato come sono, ho [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
19

Racconto di Natale

Una favola moderna

21 December 2024

“Dai Armaduc svegliati! Oggi dobbiamo andare vicino al Lago Gelato, perché fra un paio d'ore arriva l'elicottero! Svegliati, svegliati!" “Vengono anche Rodoc e Leirina?” “Si caro, loro sono già quasi pronti!” I due occhioni di Armaduc fecero capolino dalla spessa coperta di pelle d'orso polare. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: La prima parte mi è piaciuta parecchio e lasacio il mio mi piace. La [...]

  • zeroassoluto: Grazie Zio!
    La mano è sempre la mia e.. concordo con te per papà [...]

6
10
35

Uomini

Brano ispirato dall’incipit obbligatorio di un concorso letterario. Troppo breve per partecipare ma non per LDM.

20 December 2024

Se gli uomini fossero oggetti sarebbe tutto più semplice. Se fossero una fotografia, una chiave, un foglio dimenticato in un cassetto, sarebbe più facile ritrovarli. Ma quando scompaiono, gli uomini, non ritornano mai più. Come mio padre. Scolpito nella roccia da un Dio che ritenevo benigno, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
2
14

Sono incazzato... 1/3

20 December 2024

Torino giovedì 29 giugno 2006 ore 22 e 22 Sono incazzato... sono incazzato... sono incazzato... “Finalmente sei qualcosa! Perché sei incazzato?" “Non rompere... sono incazzato e basta... fatti miei!” “Si da il caso che siano anche fatti nostri...delle tue "altre" anime...” “Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
12

Perdonami

20 December 2024

Sugli scogli rugosi degli errori il mio tormento si confonde col sciabordio in tempesta di questo mare inconsolabile. Perdonami, oh mio destino, l'egoista gelosia acceca l'anima col fumo dell'inganno perdendo il mio unico amore! Perdona la mia paura di perdere la perla più preziosa dell'universo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
10
31

UNA RAGAZZA DI CITTA'

19 December 2024

UNA RAGAZZA DI CITTA’ Sfollati da Milano in campagna, tra i boschi del Varesotto, durante la Seconda guerra mondiale io e i miei fratelli, spensierati e giocosi, coglievamo more, funghi, castagne, fragole, ciclamini, e tutto quello che la natura generosa metteva a portata di mano. Le escursioni [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

10
14
75

Rebecca

19 December 2024

Rebecca è lì. Affacciata alla finestra del suo nuovo appartamento. Guarda fuori. Il buio. Piove. A tratti scruta anche il suo riflesso nel vetro. Lo rifugge. Non vuole guardarsi. Gli anni che sono passati. Le difficoltà che ha avuto e i segni che, quest'ultime, le hanno lasciato sul viso e nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Amelia: Grazie ducapaso 🙂

  • PRFF: dopo la desolazione della peste arriva la pioggia... finivano così i [...]

3
6
23

La pallina con l'anima

19 December 2024

Un giorno Daniele e il babbo stavano giocando a racchettoni sulla spiaggia di Giulianova, dove si trovavano in vacanza. Daniele chiese al babbo di fare un tiro fortissimo e il babbo lo fece, ma invece di direzionare la pallina verso la spiaggia, la lanciò verso il mare aperto. Il tiro era veramente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
15

Il bambino e il mare

PG
19 December 2024

Due atomi fanno tre storie. (Citazioni lapalissiane, Thomas J. Plight) Ho ribattezzato rettifilo il viale che corre dalla Stazione al Porto, nonostante l’interruzione circolare di Piazza Cairoli e il bivio sbilenco che lo rende uno con Corso Roma. Ero uscito prima del solito dall’ufficio, per [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Piccola stella: Ciao PG, Hai una scrittura di una raffinatezza poetica. Le parole sono tonde [...]

  • PG: Davvero non so come ringraziarti per l'apprezzamento! Dal mio piccolo angolo [...]

8
16
81

Bello, bellissimo!

18 December 2024

“Ehi, ancora non hai caricato le valigie?” disse Miriana entrando nella grande cucina che occupava tutto il piano terra della villetta di Villa Ciambra. “No, parto domani, spero. L’auto non parte, la devo fare controllare, spero si risolva in giornata” rispose Giacomo alla domanda di sua sorella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su