Ho passato molte notti a piangere di solitudine e di paura, temevo di non farcela e l'incubo della fine era sempre in agguato nonostante i medici dicessero che stavo migliorando, non mi fidavo più di loro.

Sono venute molte care persone in visita, anche la mia Scrittrice Imperfetta preferita, e tanti parenti mi hanno dimostrato affetto e simpatia pur essendo persone che vedo forse una volta l'anno, non pensavo mi volessero bene, ho scoperto che gli altri ci sono per me.

Progredisco lentamente anche se non ricevo sostegno e aiuto dal personale infermieristico, ogni giorno c'è un piccolo traguardo.

Intanto cercano un struttura in grado di accollarsi le spese dell'antibiotico e risponde il centro Don Gnocchi, specializzato nella riabilitazione dei casi come il mio. Altra passeggiata confortevole con la Croce Rossa, comodamente seduta in sedia a rotelle che chiamo affettuosamente la 4x4, i volontari sono persone estremamente cortesi e gentili, disponibili a ogni mia esigenza. Mi scaricano a destinazione in una magnifica struttura sulla collina circondata dal verde dove sugli alberi secolari giocano gli scoiattoli, un sogno.

Iniziano due mesi di una specie di vacanza. Conosco subito una giovane dottoressa gentile che si occupa di me con premura e tutto il personale, dagli infermieri alle Oss, sono carinissime e rispettose, mi danno del lei e mi chiamano signora, ben diverse dalle precedenti che mi davano del tu, con le quali ho avuto parecchi contrasti e a cui spesso chiedevo: <<Scusi signora, siamo parenti io lei?>> e loro reagivano stizzosamente.

Sono immessa subito nel programma di riabilitazione e la mia fisioterapista è una giovane mamma di quattro bambini molto dolce e carina, le voglio bene e andiamo subito d'accordo. Mi sforzo di collaborare il più possibile perché è mio desiderio rimettermi in piedi.

Imparo nuovamente a camminare ma il braccio sinistro non è ancora autonomo. Tutti i giorni viene mio marito in visita anche se siamo lontani dalla città, mi porta in giardino, sotto agli alberi ed è una vera delizia vedere gli scoiattoli sfacciati correre fra i cespugli.

La fisioterapia è molto faticosa ma resisto con tenacia perché voglio camminare da sola. La parte più bella è la psicoterapia, vi è sempre il timore che l'ascesso abbia lasciato lesioni al cervello (era già poco funzionante prima figuriamoci ora dopo la batosta).

A quanto pare funziona ancora a meraviglia o anche meglio secondo il parere dello psicologo, la persona più simpatica che abbia mai conosciuto nella mia vita, convinto che la mia sia un'intelligenza superiore.

Come non amarlo uno cosi!

piano piano vengono inserite varie altre attività motorie, tipo provare ad usare una moka o sbucciare una mela, ma la mia preferita è il pc, con una bella signora che legge i miei racconti su LdM come le ho insegnato per entrare nel sito. Con lo psicologo affronto dei giochi di memoria come ricomporre un puzzle o riformare un disegno.

Malati e operatori siamo tutti una buona compagnia, gli infermieri carini e disponibili e le Oss diventano ben presto delle care amiche, come pure i giovanotti. La mia preferita è sempre la dottoressa bionda che viene tutte le mattine a controllare il mio stato di salute.

Mi sento accudita e coccolata come non mai, inizia una bella amicizia con la compagna di camera una giovinette di novantaquattro anni, spiritosa e intelligente.

Lo psicologo è sempre al primo posto, siamo amicissimi, capita anche di fare belle risate. Mi ha aiutata molto a superare il trauma della malattia.

Passano altri due mesi di cure e duro lavoro per il recupero delle mie facoltà motorie, sto in piedi e muovo alcuni passi ogni giorno, posso mangiare da sola e al mattino provvedo alla mia igiene personale quasi da sola. Visti i progressi una volta finita la terapia antibiotica decidono di dimettermi, devo fare ancora due mesi di fisioterapia al centro Don Gnocchi, in centro città.

Tornare a casa è stato meraviglioso, dopo quattro mesi e mezzo di ospedale riprendo in mano la mia vita e dopo tanta sofferenza sono serena, sicura della guarigione.

Posso occuparmi della mia casa almeno in parte, cucinare, uscire a fare la spesa sempre insieme con mio marito che non mi ha mai lasciata sola un istante, senza di lui non sarei sopravvissuta, gli devo la vita. E' stato magnifico, si è occupato di me con un amore che non conoscevo e nemmeno immaginavo di provare.

Ora riesco a camminare anche se barcollo come un'anatra, ma mi hanno dato un deambulatore e con quello vado spedita.

Sembro la vecchietta dei cartoni animati col mio cappellino bianco e fiocco rosso. Sono bellissima e me lo dico da sola perché l'autostima è molto cresciuta, lo psicologo mi ha insegnato a congratularmi con me stessa per essere stata così brava e reattiva.

Tutti i racconti

0
0
3

La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
3

Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
25

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
15

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Caro Gianni, purtroppo è così dovunque e per la stupidità [...]

3
6
28

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
22

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

12
15
87

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: E bravo a Lumiukko siciliano, che resiste e non si scioglie...
    Un bel racconto [...]

  • ducapaso: il primo appunto riguarda il pupazzo di neve: in otto mesi non si è [...]

0
3
15

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

  • zeroassoluto: Ma non so perché le prime due parti sono in programma il 20 e il 21 [...]

2
7
21

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
23

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Crocifissa sarà nata sicuramente in uno dei tanti paesini del sud dove [...]

  • Ellissa: credo tu debba rileggere il racconto almeno tre volte.
    Il tuo commento [...]

3
4
20

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

  • zeroassoluto: Il signor ICTUS è terribile e occorre essere molto vigili e capire subito [...]

Torna su