Non é facile guarire dallo stress quotidiano, a maggior ragione da quello patologico.
Si è come cloroformizzati da questa condizione che passivamente si accetta e ci si lascia distruggere. É pur vero che un po' di stress é necessario all'uomo per intraprendere progetti, realizzare qualcosa, vivere situazioni. Ma Il tran tran della vita ci proietta spesso verso il superamento del limite, oltre il quale non é più facile uscire se non, come avrebbe detto Camilleri, "ammartucato".
"Stress da prestazione".
Oggi sempre più frequentemente gli psicologi individuano malesseri esistenziali e propongono sedute psicanalitiche che durano anni e anni, creando dipendenza ai i pazienti, alla faccia di Freud. Dipendenza per guarire dalla dipendenza, con effetti traumatizzanti o rilassanti, a secondo dei punti di vista.
Lo stress lavorativo, quello delle faccende casalinghe, quello emozionale, quello dei rapporti coniugali ed extraconiugali, quello "psico-esistenziale". Quando ci si accorge che la vita passa in fretta e forse non lo farà mai, non ha portato a costruire o realizzare grandi imprese se non il matrimonio, i figli, le amanti, la villa al mare, l'appartamento con il mutuo quarantennale, le vacanza in Grecia in estate e quella programmata da un anno in crociera a settembre etc. etc.
Che vita! troppo stressante! Allora a Natale e a Ferragosto si parte in vacanza, tutto compreso. Conviene andarsene in albergo con il pacchetto "all inclusive", per non avere altre condizioni di stress come quelle delle vacanze "fai da te". Valigia di marca, ciabatte di marca intonate al completino da bagno, occhiali di marca costati un occhio della testa. Se ci avessi pensato mi sarei comprato solo un monocolo, dato che per comprarli ho sacrificato un occhio! E via come Livingstone e Stanley, o Schielmann, alla scoperta di noi stessi.
Nelle mete turistiche si è accolti dagli animatori che ogni minuto propongono attivitá, escursioni, spettacoli teatrali. Che stress! Ma non dovevo rilassarmi? Sembrano il nostro fiscalista, il preside, il direttore di banca, l'idraulico, il giardiniere, preposti ad alimentare il servizio di stress continuato. E via a mare, via nel centro storico, scappiamo dagli animatori! Non ne possiamo più.
Il pranzo la cena, la colazione ad orari prestabiliti, oltre ai quali rischi di morire di fame anche dopo aver pagato tutti profumatamente. Ma io voglio stare in solitudine, voglio un'isola inesplorata, con una bella compagna, un libro, il drink e le patatine. Ma chiedo troppo? Che Zeus mi fulmini, se chiedo troppo!
No.Guardo inavvertitamente il calendario. Domani si rientra a casa! Le vacanze sono finite. Sembra ieri quando sono partito. Ma non dovevo rilassarmi? Sono di nuovo in mezzo allo stress, stress quotidiano.
Prenoto un'ulteriore incontro con il mio psicoanalista. Chissà se conoscerà almeno lui un'isola deserta dove riposare almeno una giornata!
Nel frattempo controllo il mio conto in banca: è quasi azzerato! Devo guadagnare in fretta altrimenti la rata del mutuo non può essere pagata. Che stress, che stress.