Rally, cinque lettere, sinonimo di emozione allo stato puro. Se i rally saranno la passione della tua vita, i tuoi genitori se ne accorgeranno sin da quando sarai in tenera età, perché il sacro fuoco della velocità, se presente, farà parte di te fin dalla nascita. Sarai uno di quei bambini che si disinteresseranno di un qualsiasi oggetto sferico in favore di tutto ciò che sia dotato di ruote. Non vedrai l’ora di portare a spasso con il passeggino la tua sorellina minore, per farla “divertire” con infiniti “traversi” nelle corsie del supermercato.

Non tarderà ad arrivare il tuo primo emozionante incontro con un’auto da rally “vera”, non un modellino con cui giocare o una fotografia da consumare a forza di guardarla,  ma a dimensione naturale, colorata e piena di adesivi,  rumorosa come una  macchina da rally deve essere. L’incontro non sarà fortuito, perché chissà come, avrai saputo del passaggio di un rally proprio vicino a casa e farai di tutto per convincere, padre o zio che sia, ad accompagnatrici.

Ecco, il contatto con il mondo dei rally è avvenuto, un mondo del quale ti sentirai facente parte, una fonte di emozioni con cui dissetare la tua passione.

Crescendo inizierai finalmente a frequentare i luoghi dove “respirare” questa passione, sarai preparatissimo attingendo informazioni dai siti internet o leggendo  giornali del settore. La conquista della tua indipendenza tramite l’ausilio di un mezzo dotato di ruote, che mediamente  avviene attraverso la possibilità di gironzolare a piacere in bicicletta, ti darà la possibilità di andare a vedere in compagnia dei tuoi amici il rally che da anni ormai si corre dalle tue parti.

Andare a vedere un rally, già: quanti ne ho visti in vita mia. Una buona occasione per condividere la tua passione con amici e conoscenti, scambiare opinioni e commenti sui vari passaggi delle auto partecipanti, ma anche condividere panini di una certa importanza, birre, elenchi iscritti, aneddoti di diversa natura che di bocca in bocca diventano leggende. E poi notti al freddo, chilometri percorsi per andare a vedere una gara famosa, il mondo dei tifosi, i fuochi accesi sulla neve del Montecarlo, i cori, le risate, gli striscioni. Sentirsi parte di un mondo che ami, con le sue mille sfaccettature.

E poi, il desiderio di passare dall’altra parte, fra quelli che corrono, fosse anche solo per una volta. Il sogno di “vivere” un rally da dentro l’abitacolo di una macchina da corsa.

Detto, fatto. Insieme all’amico di sempre parteciperai alla prossima edizione del rally che da anni si disputa dalle tue parti, sulle strade che conosci come le tue tasche, quelle che con lui hai percorso non so quante volte, prendendo i tempi per poi confrontarli con chi il rally lo ha fatto davvero.

Finalmente il giorno tanto atteso è giunto.

 Iniziamo recandoci alle verifiche dei documenti, nostri e della vettura. Le “verifiche”. Mi ci sono recato, da spettatore, decine di volte; per scambiare due chiacchiere con i piloti che conoscevo, per osservare le vetture ferme e apprezzarne i particolari. Questa volta ci siamo anche noi, ad attaccare numeri e adesivi sulla carrozzeria, controllando che tutto sia in ordine, prendendo accordi con gli amici che troveremo a ogni fine prova per farci “assistenza”, qualora ce ne sia bisogno.

Un sogno che si avvera.

È giunto il momento di indossare l’abbigliamento tecnico:  sottotuta e tuta ignifuga, scarpe, guanti, e ci avviamo verso la pedana di partenza incolonnandoci insieme alle altre vetture. Allo scoccare del minuto preciso ci vene dato il via e percorriamo il tratto di trasferimento che ci conduce verso la PS1. Arrivati allo START il mio “naviga” porge la tabella di marcia sulla quale verrà annotato l’orario effettivo dell’inizio prova e fra pochi minuti toccherà a noi. La concentrazione mista ad ansia cresce, allaccio le cinture e indosso il casco, mentre il navigatore mi legge le prime “note” per descrivermi il tratto iniziale della strada che fra pochi istanti affronteremo. La vettura che ci precede parte e fra un minuto preciso toccherà a noi.

Ricontrollo meccanicamente la tensione delle cinture mentre il mio sguardo incrocia quello del cronometrista che con il labiale mi dice che mancano trenta secondi. Annuisco mentre verifico nervosamente che la prima marcia sia effettivamente inserita. Tengo la macchina ferma agendo sul freno a mano.

Meno dieci. La tensione sale. Il “naviga” mi ripete le prime note della PS: 100 S3 x D3 IN TD. Gli ultimi cinque secondi vengono scanditi a voce dal cronometrista, mentre con la mano vicino al parabrezza mima il countdown.

-5 accendo i fari supplementari che illuminano a giorno la strada che abbiamo di fronte.

-4 la mia mano sinistra sul volante, la destra non appena sarà il momento abbasserà  il freno a mano.

-3 il motore sale di giri

-2 guardo, ma non vedo i tifosi che ai lati della strada osservano le vetture in partenza.

-1 la concentrazione è tale che ogni movimento pare rallentato, ogni rumore ovattato.

VIA…

I fanali supplementari illuminano a giorno la strada che sembra correrci incontro con velocità degna dei tempi del cinema muto. Curve, dossi, tifosi, flash dei fotografi, segni di pneumatici delle macchine che sono transitate prima di noi, Richy che mi urla le “note” nell’interfono, non mi par vero, il sogno che si avvera, guido come so, nonostante l’agitazione. Il cartello di fine PS, ci fermiamo per far segnare i tempo sulla tabella di marcia. La prima PS della mia vita, tutto è andato benissimo e l’equipaggio che partiva un minuto dopo di noi non ci ha nemmeno preso, fatto non così raro.

Ci avviamo verso il secondo tratto cronometrato percorrendo un tratto di strada durante il quale troviamo la nostra assistenza. Mi fermo per un rabbocco di benzina e una pulita al parabrezza.

Ripartiamo e mi rendo conto di quanto mi piaccia guidare una macchina da rally, anche andando piano. Una vettura che di comodo non ha nulla, rumorosa, sterzo durissimo, assetto rigido, sedili senza imbottiture. Sì sì, la userei anche per andare a fare la spesa.

Dopo aver percorso cinque PS ormai la notte sta volgendo al termine. Alla successiva assistenza, i ragazzi prontamente smontano i fanali supplementari, in quanto ormai inutili. Fino ad ora tutto è andato bene; ci avviamo ad affrontare gli ultimi due tratti cronometrati per portare a termine il nostro primo rally.

Durante questa esperienza mi sono reso conto di quanto sia semplice raggiungere velocità di tutto rispetto anche su strade strette e tortuose. L’auto performante, unita al fatto di poter occupare tutta la sede stradale, mi ha permesso di superare più di una volta  i 150 km/h, velocità impensabili nella normale quotidianità.

La pedana di arrivo ci accoglie, decretando la fine di un sogno a occhi aperti. Tutto è andato per il meglio, a casa mi attende un letto dove riposare e magari chissà, gettare le basi per il prossimo sogno, in fondo si dice che sognare non costi nulla…

Tutti i racconti

3
3
20

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
18

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
4
16

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-)
    @Dario: un corso accelerato [...]

  • L’esilioDiRumba: Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]

2
9
14

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

2
1
8

Condanna D'Amore

20 November 2024

Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Doppio sogno (2/2)

PG
19 November 2024

Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]

  • Gennarino: Molto bello. Bravo

3
3
30

Goal

19 November 2024

Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Cavallaselvatica: un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti

  • Adribel: Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]

2
4
17

La luna in una stanza

Ispirata a "il cielo in una stanza"

19 November 2024

La luna in una stanza Varco l'uscio, chiudo la porta, accendo la luce, mi trovo solo con la luna. In una stanza.

Tempo di lettura: 30 secondi

6
8
26

Sensuale

18 November 2024

Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]

  • Dario Mazzolini: grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]

2
5
20

Doppio sogno (1/2)

PG
18 November 2024

La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
9

CENTRALE PARANOICA 6

CICCIONE FA UN BUDDHA

18 November 2024

CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su