Un gabbiano e la sua compagna
Un cielo senza nuvole
Sole tiepido di primavera
Onde che si infrangono sugli scogli rumorosamente
Navi che mollano gli ormeggi
Volti di pescatori con le loro rughe e le loro storie
Guardandoli si leggono dentro, ma solo per chi vuole vedere
Sguardi di chi ha visto il mare
Arrabbiato ,generoso
Che ha restituità dignità o ha portato via la vita
La ragazza del porto e la sua giovane età
Una corsa tutto di un fiato dopo la scuola
E il suo sguardo perso in quell’immensità
Immobile per un lungo tempo
Ma nessuna la disturbava
I pescatori capivano
Il rapporto intimo con il mare
Paragonabile a una storia d’amore
Un colpo secco alle scarpine bianche
E dei balzi da una roccia all’altra
Le braccia al vento
Come volare in un dipinto di Chagall
Salire in alto e lasciarsi andare nel vuoto
Sfiorare il mare con il palmo delle mani
Rasentandole la superfice e correndo verso il largo
La salsedine addosso
Lei
Elemento della natura
Invisibile ai mali del mondo
Pesce che guizza sui percorsi di vita
Dai teneri occhi, anche pronto a mostrare i denti
Uccello che fluttua nel vuoto
Onda che dal largo cresce, avvicinandosi alla riva
Donna che ascolta il silenzio tra mille rumori
Bambina che si lascia avvolgere dall’acqua, riemergendo per prender fiato
Delfino che gioca al fianco di mercantili
Granchio che non indietreggia
Un saluto al mare
E la promessa che all’indomani lei sarà lì
La chiamano “la ragazza del porto".