Mattine senza sole
La giubba indossata con cura e la preparazione della sacca
Il percorso di strade ancora vuote
Qualche breve incontro di uno come loro
Palazzine di mattoni grigi e camini fumanti
Sulla collina il cammino indicato
Poche centinaia di metri che separano
Tutti in fila ordinatamente verso il buio
L’ascensore
Un pulsante che indica meno dieci
Il cielo si allontana sempre di più
L’aria cambia
Il sapore nella bocca cambia
Un percorso di rotaie
Luci di lampade a petrolio che brillano nella notte di quel mondo
Un mondo nascosto alla vista dei più
Seduti in carrelli ferrosi partono verso profondità non note
Un luna park dove il biglietto non costa niente
Alcun sorriso nè alcun lamento
Si scava
Il lavoro è duro
I giovani sembrano così indifesi
Ma non si ha tempo di confortarli se non con una pacca sulla spalla
Un percorso di rotaie
Si ritorna alla superficie
Ma il mondo con quel volto annerito è ancora tutto scuro
Volti dove solo gli occhi brillano
In tutta la loro bellezza
Il ritorno e la strada
Tante figure che la percorrono
E piano piano spariscono all’interno delle case
Quei volti
Un ultimo sguardo a quella collina
A domani allora