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Mi ricordo i tuoi capelli color grano, morbidi e intrecciati dolcemente.
Tua sorella mi ha raccontato di te.
E ti immagino piccola e indifesa, ma felice. Correvi in quel casale di campagna tra i campi inondati dal rosso dei papaveri.
I papaveri significano guarigione e il rosso tu lo hai sempre amato.
Raccoglievi e intrecciavi ghirlande di fiori profumati come il tuo bel nome.
Ricodi di primavera.
Di alberi di ciliegio.
Di dolci appena sfornati.
E io ti racconto così.
Tua sorella ti ha amata moltissimo.
Con poche parole ti ha dipinta serenamente.
Poche parole, ma piene d'amore.
L'amore è questo.
Potente.
Tanto da spezzare qualsiasi distanza.
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Utente Anonimo
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Padre Callahan sapeva che perdere la speranza era un peccato. Sapeva pure che, da tempo, la Chiesa aveva rivisto alla radice il concetto di proselitismo. Convertite con l’esempio, non con la parola era il precetto cui adeguarsi. E, ovviamente, era una bella responsabilità. Un peso in grado di spezzare [...]
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