Corro spesso a rivederla
Appena ho un attimo mi concedo un’evasione dal mondo intero
Mi sottraggo a lui
Una fermata lenta, circondato da ritmi frenetici
Passo tra sale interamente dipinte e giungo alla mia
Esito un istante prima di entrare
Prendo posto su quella chaise longue di stoffa marrone
Con bordi in legno intarsiato e ondulati
Appoggio il gomito e mi abbandono al sogno
Non so perché, ma parto sempre dalla firma dell’autore
Quella in basso a destra
Il pennello ha siglato con poche lettere di color bianco
Brevi
Ma che racchiudono la maestria di quell’artista
Piano piano risalgo la tela
Senza un senso logico
Percorro i colori e la sua pennellata
Come una strada che non si sa dove porti
Incrocio attimi di vita passata
I passaggi dal chiaro allo scuro rendono le figure vive al proprio iride
E i diversi spessori posati sulla tela indicano come la mente fissi momenti
Momenti di gioia o disperazione, di intenso amore e di dure umane lotte
Racchiusi, donne e uomini, cani e gatti, armi e simboli cristiani
Perfettamente fusi tra loro
L’uno non può fare a meno dell’altro
Accavallo le gambe
A volte sobbalzo
Mi strofino gli occhi come per poter vedere meglio
E sposto con la testa per non perdere nulla, quando qualcuno mi si ferma davanti
Senza veramente ammirarne la maestosità
La lotta del bene sul male o semplicemente la scusa che il primo possa usare tutti i mezzi per imporsi
In favore di leggi divine, ma scritte da uomini
Certezze e fragilità
Demoni e redentori
Tutto ciò che è l’uomo