Salvatore rimane interdetto a questa richiesta di soldi, chiede a Helga perché non l’avesse informato prima. Lei risponde con un semplice “Me ne sarò dimenticata”. Helga aggiunge anche di versare la somma richiesta entro domani al numero di conto corrente del museo così da regolarizzare il tutto.
La telefonata si chiude con un: «a presto amore mio. Ti aspetto qui. Festeggeremo il tuo trionfo in pompa magna. Tu sai a cosa mi riferisco, non è vero?»
«Sì…», risponde preoccupato l’uomo. La telefonata si conclude.
Salvatore prende da una cantinetta una bottiglia di Valpolicella, la stappa e beve direttamente dalla bottiglia. Nel pomeriggio viene svegliato dall’insistente bussare alla porta. Pensando che fosse la signora Bretoni, apre la porta e inveisce contro la donna ma quando apre si trova davanti Carla, l’infermiera di Vincenzo. Salvatore si scusa per aver alzato la voce e invita la ragazza a entrare.
Carla nota la benda alla mano, è insanguinata, si offre di pulirla e di curarla.
«Dov’è la signora Agnese?», chiede l’infermiera.
«Non c’è», risponde il falegname con voce atona.
«Bene! Ora la sua mano è pulita e disinfettata. Vado da Vincenzo…», dice Carla alzandosi dalla sedia ma viene bloccata da Salvatore.
Carla guarda l’uomo, intuisce che qualcosa non va. L’uomo le dice che sua moglie lo ha lasciato portandosi via i suoi figli.
«Come è potuto accadere?», chiede l’infermiera.
«Ho scoperto che mi tradiva…», Salvatore ha la voce rotta e trema, ora la guarda negli occhi, sa di essere un bell’uomo e vuole sfoggiare tutto il suo fascino, guarda intensamente la ragazza, si avvicina a lei e con la mano sana dietro la nuca della giovane la porta verso di sé tentando di baciarla.
Carla è stordita ma reagisce e con forza si allontana, prende la sua borsetta e fa per andarsene. Salvatore la blocca un’altra volta, la guarda con occhi imploranti e con la voce umida del pianto dice: «Non mi lasciare solo…»
L’infermiera lo guarda.
«Mi lasci il braccio…», chiede gentilmente. Vorrebbe andarsene ma è impietosita dall’uomo che ha davanti a sé, poi guarda intorno, la casa ha bisogno di una sistemata.
«Ti prego! Perdonami non so che cosa mi sia successo. Non capiterà più, ma per favore, stanotte resta qui, dormirai nella camera di Vincenzo, io resterò qui…», implora il falegname.
Carla cede, rimane e sistema la cucina, lava i piatti, riordina le stanze e il bagno. Finito il suo compito si siede in salotto davanti a Salvatore. Si guardano, lui le sorride dolcemente come un padre, lei risponde al suo sorriso. Iniziano a parlare di come ha scoperto del tradimento di Agnese. Mentre faceva pulizia Salvatore ha avuto tutto tempo di imbastire una storia plausibile e così tra le lacrime racconta la sua storia, da grande artista qual è, ma ha sbagliato arte, doveva fare l’attore. È così credibile che riesce a far sedere al suo fianco la ragazza. Carla per consolarlo lo bacia sulla guancia. I due si guardano, l’uomo si avvicina e la bacia, questa volta con dolcezza. Carla si lascia trasportare da quel bacio, per quanto assurdo le sembrò sincero. Fecero l’amore sulla poltrona.
La mattina seguente Carla saluta Salvatore con un bacio e si danno appuntamento per la sera. Dopo qualche minuto sente bussare alla porta, va ad aprire, è la signora Maria venuta a reclamare il soldi dell’affitto. Salvatore la manda via inveendo contro di lei. La signora è furiosa se ne va dicendo all’uomo che tornerà col suo avvocato.
Salvatore deve muoversi in fretta, prima deve parlare con un suo amico politico in cerca di aiuto. Va nel suo ufficio e racconta quanto successo con la signora Maria, poi passa alla storia del tradimento di Agnese.
Riccardo Bosco, oltre che essere un politico che si occupa di prendere sotto la sua ala protettrice tutti coloro che chiedono il suo aiuto, è anche un avvocato, ma ciò che non sa Salvatore è che Agnese si è mossa prima di lui.
La sera stessa del loro addio, Agnese gli ha telefonato, così si sono incontrati. Il politico e la donna in età giovanile avevano vissuto una relazione amorosa. Riccardo, saputo da Agnese del tradimento del marito, coglie l’occasione per riaccendere quella vecchia fiamma. Quella sera lui e Agnese si incontrano in ristorante e parlano dei vecchi tempi, e anche di come spennare il suo ex marito.
Riccardo ascolta attentamente Salvatore e alla fine promette di aiutarlo con la signora, si farà garante della sua situazione e gli promette che tutto si sarebbe sistemato. Prima di andarsene Salvatore fa una richiesta al suo amico. Gli chiede se può prestargli dei soldi, gli racconta dell’evento che si terrà a breve a Copenaghen, avrebbe venduto la sua scultura e al suo rientro gli avrebbe restituito i soldi. Nonostante la cospicua somma di denaro Riccardo non batte ciglio e gli firma un assegno. Salvatore ringrazia il suo caro amico, lo abbraccia e va immediatamente in banca per girare l’assegno sul conto corrente che gli ha dato Helga.
Nel mentre la signora Maria parla col suo avvocato che fissa un appuntamento con il giudice di pace per effettuare lo sfratto, entro la fine del mese il signor Pastori sceglierà se lasciare l’immobile o restare e pagare gli arretrati. Soddisfatta la signora stringe la mano dell’avvocato e torna a casa.
Santiago Montrés