Quella notte di dicembre faceva un gran freddo, la città era tutta addobbata per le feste. Eravamo alla vigilia di Natale e io, leggendo il giornale seduto al bar, bevevo il mio drink bollente al latte. Lo ammetto: sono un artista sfigato e con le donne non sono di certo fortunato, quella notte ero solo e avevo la testa dentro le ultime notizie del quotidiano. Mi ero preso una notte di relax, nel bar suonavano e tutto il giorno avevo dipinto e disegnato molto, ora volevo solo ascoltare un po’ di buon jazz e rilassarmi.

All'improvviso una bellissima donna mi guarda e mi chiede: - È tuo il taxi parcheggiato qui di fuori? -

- No, non sono un tassista ma un artista, mi dispiace. -

- Sei un artista? -

- Sì, ma non sono famoso e neanche quotato. Se cerchi un taxi penso che a quest'ora potrebbe essere difficile trovarlo. -

- Tu non potresti aiutarmi? -

- Come? -

- Mi daresti un passaggio con la tua auto? -

- Dove sei diretta? -

- Devo arrivare in centro. -

- Ok. -

- Cosa stai bevendo? -

- Un drink al latte. -

- Latte? Ma non sei troppo grande per bere latte? -

- Veramente mi piace anche con la menta. -

- Vuoi farmelo assaggiare? -

Immediatamente, con un gesto al barista le offrii un latte caldo con la menta, lei lo bevve lentamente e, con un sorriso, lasciò l’impronta del suo rossetto scarlatto sul bicchiere. Non ve lo avevo detto, ma questa bellissima donna aveva anche uno strepitoso profumo da farti sognare. Eh già, per me sembrava proprio un sogno parlare con lei. Il jazzista con il sax in mano, vestito da Babbo Natale, mi strizzò l’occhio; il suo ok era senza dubbio  incoraggiante, come a dire “che aspetti?”

- Scusami, non mi sono neanche presentata, mi chiamo Pamela. -

- Io Walter, è un piacere conoscerti. -

Pamela ed io parlammo per più di un'ora, era veramente una donna affascinante, portava, in tema natalizio, uno stretto vestito rosso, con una scollatura sul seno così eccitante e le scarpe nere evidenziavano una caviglia fina e sensuale. Le parlai della mia arte e dei miei sogni nel cassetto. Lei era una top model, stava tornando da un noioso party e mi parlò del suo lavoro.

Ero un artista sfigato ma in quel momento la fortuna stava girando dalla mia parte e la conversazione era molto piacevole, il jazz di sottofondo ci avvolgeva  in un'atmosfera raffinata, soft e natalizia. Non è a Natale che si ricevono i regali?

- Walter, avrei fame, che ne dici di cenare insieme? -

- Purtroppo sono un artista povero, forse potrei offrirti solo un panino da Mc Donald oppure, se ti accontenti, potrei cucinarti un piatto di spaghetti e dopo accompagnarti a casa. -

- Va bene, amo gli spaghetti. -

Salimmo in casa mia, avevo quadri e disegni da tutte le parti, i tubetti di colore erano sul divano e i pennelli, insieme a pastelli e matite colorate, erano sparsi dappertutto. Sono un artista molto confusionario e speravo che Pamela non ci facesse molto caso.

Mentre lei si faceva una doccia calda, io preparai gli spaghetti, per sbaglio misi molto peperoncino, ma in compenso avevo in frigo del buon vino rosso. Apparecchiai la tavola mettendo una tovaglia che era una tela con un dipinto astratto, anche se poco natalizia non era male come effetto. I piatti erano pronti e la pasta fumante, mi piace la musica e scelsi di sottofondo Stan Getz.

Lei uscì dalla doccia con il mio accappatoio indosso e iniziammo a mangiare. Faceva molto freddo quella notte di dicembre, ma l’ambiente si scaldò bene, forse avevo messo troppo peperoncino nella pasta e bevemmo tutto il vino rosso.

Il tempo scorreva piacevolmente lento, a un certo momento lei si alzò e fece scivolare in terra l’accappatoio. Pamela aveva due gambe lunghissime, un seno perfetto, due fianchi che sembravano dipinti da Modigliani e i capelli biondi sciolti sulle spalle nude, come la Venere di Botticelli.

- Vuoi fare l’amore con me? -

Non mi diede il tempo di rispondere, mi prese la mano e mi portò a letto, quella fredda notte di dicembre facemmo l’amore e fu bellissimo, forse il merito è stato del peperoncino, la sua bocca era piccante e molto eccitante, il suo corpo fremeva di passione e io stavo vivendo un sogno. E come in un sogno ci addormentammo esausti dopo un'infinita notte di sesso.

Al mattino un raggio di sole mi svegliò, mi guardai intorno ma non vedevo Pamela, sopra le mie opere sparse a terra, solo le sue scarpe nere e ancora nell'aria il suo profumo. Mi alzai e vicino alla tazzina di caffè fumante trovai un biglietto dove c’era scritto…“Walter, mi dispiace, dormivi come un angioletto e non ho voluto svegliarti, purtroppo dovevo lasciarti. Ho chiamato un taxi. Fare l’amore con te è stato bellissimo ma ora non ci rivedremo più, non cercarmi, ricorderò per sempre questa notte d’amore”.

Avevo passato la più bella notte di sesso della mia vita con una bellissima donna, la più bella che abbia mai visto, e fare l’amore con lei era stato fantastico. Di lei mi rimase questo indimenticabile ricordo, il sapore dei suoi baci piccanti sulle mie labbra e un paio di scarpe nere.

Ora non mi resta che mettermi i miei occhiali rossi e sorridere alla fortuna, scenderò e andrò a mangiare del panettone al cioccolato insieme a Babbo Natale il jazzista e poi penserò ancora a lei, alla mia più bella notte di sesso con una bellissima donna, la più bella di sempre, in quella fredda notte della vigilia di Natale.

Però ho solo un dubbio… perché  mi ha lasciato le sue scarpe nere?

 

Amici lettori dopo questa storia d'amore Natalizia vorrei avere il piacere di ringraziarvi per la vostra cortese attenzione con la quale mi avete seguito nel corso di questo 2020, vi ringrazio per avermi seguito, letto, accompagnato e stimolato a scrivere per voi, spero di avervi fatto divertire e piacere e fatto passare dei piacevoli momenti di lettura, quindi ringraziandovi dal profondo del cuore, vi auguro Buon Natale e felice anno nuovo con la certezza che il 2021 sarà senz'altro migliore, vi abbraccio tutti, ci rivediamo nel nuovo anno, sempre qui fra le pagine di letture da metropolitana.

Tutti i racconti

1
2
15

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: caro Patapump hai raccontato molto bene con una sintesi accurata e veloce, [...]

  • Walter Fest: Pata, buongiorno, scusami ho dato il benvenuto al biondo tuo vicino di uscita, [...]

1
0
7

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
3
15

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Grazie di cuore Dario. Spero abbia strappato almeno un sorriso ai lettori di [...]

  • Walter Fest: Ho fatto bene a leggerti, sei forte, bravo. In apertura mi sei apparso confusionario [...]

2
2
19

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Che malinconia

  • Rubrus: Tra miraggi al sole e apparizioni nella nebbia, un racconto compatto, ben costruito, [...]

10
10
80

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Piaciuto. Pensa che a me hanno sempre messo a disagio i pupazzi di Babbo NAtale [...]

  • Adribel: Giuseppe, i tuoi colpi di scena sono davvero esileranti, però fanno [...]

0
2
12

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: bellissimo racconto scritto molto bene al punto di essere diventato il tuo [...]

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

0
3
15

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Teo Bo: Grazie Dario per il benvenuto in LDM. Spero di non deluderti con il prossimo [...]

  • Patapump: benvenuto e a rileggerci a presto ✍🙏

3
3
21

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ellissa: la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]

  • U1657: Santa crocifissa!!!

2
3
19

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie Dario.
    Buona giornata

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

3
7
24

Le mollette

21 November 2024

Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Ellissa, sorella mia, testo a quattro mani

  • U1705: In effetti capita che gli asini volino!

2
10
15

Racconto ln breve la schiavitù dal cellulare

Le persone sono portate a schiavizzarsi.

21 November 2024

È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]

  • Gennarino: L’esilioDiRumba: Grazie per aver letto e commentato. Bisogna educarli [...]

6
13
23

Il caffè col babbo

20 November 2024

È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]

  • Dario Mazzolini: grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]

Torna su