Ho sentito di scrivere
Le parole sembrava non avessero la giusta collocazione
Sparse e mosse dai sentimenti umanamente presenti
Non avrebbero potuto compiere quel tragitto verso l’ascolto
Ed il riflettere
Il corpo avrebbe reagito verso l’altro corpo
Retaggio di secoli
Lo scrivere ti accomoda in un mondo diverso
Un atteggiamento né di difesa né di sospetto
Predisporre un terreno ancora incolto di parole
E con leggerezza digitare il titolo che può far intendere o meno
Cimentarsi nel proseguire
Mentre le righe una dietro l’altra cercano una forma
In un coinvolgimento ancora personale
Un fortunato mercante di parole, che ha avuto un privilegio
Usare i semi giusti per riempire quel campo
Con cura e naturalezza
Con estro e coraggio
In quella concentrazione da paesaggio lunare
Non si creano ancora forme ben definite
Il tempo che si ha al proprio fianco aiuta molto
E le lettere si congiungono ad altre
Così
Come un seme che bagni e tira lentamente fuori i suoi filari per attecchire
Una storia nasce da quello
Permette di far capolino dalla terra
E prendere il primo sole e la prima pioggia
Tutto prende forma
Non si hanno pressioni né interruzioni
Fa sentire liberi