La porta dei bagni va avanti e indietro come quella dei saloon nei western.
La luce è quella artificiale dei neon ed ognuno passa frettoloso tra cataste di bottiglie di vini e confezioni di cioccolata messe lì per solleticare le voglie di camionisti stanchi ed automobilisti del week end.
L'autogrill come piccola oasi in un deserto di asfalto è semivuoto a quest'ora della notte.
Viaggiare di notte mi ha sempre affascinato, affrontare la notte alla guida dà sempre l'idea di essere piccoli esploratori.
Conquistatori di una parte di mistero.
Si viaggia verso l'ignoto o più semplicemente verso questo autogrill.
Mi sono mosso da casa spinto più dalla voglia di gustarmi il tragitto da fare correndo nella oscurità piuttosto che per una reale necessità.
Ho preso solitario un caffè al bar e già questo mi discosta dall'esempio di qualche mitico maledetto con l'abitudine di sorseggiare whisky.
Avrei voluto incontrare una donna fatale oppure un rapinatore in fuga.
Un profugo.
Un predicatore.
Un amico.
Qualcuno insomma…
Invece tutto mi scorre affianco senza accorgersi di me.
A volte trovare un senso alla vita pare più complicato.
Sto invecchiando: questi sono crucci che animano le notti dei vecchi.
Prendo un altro caffè.
Ho perso la voglia di fantasticare.
Non so bene cosa vorrei.
La lotta dei giorni che passano vuoti, tra mille impegni, mi ha spossato.
Volerei lontano su spiagge da cartolina.
Domani mi organizzo per qualche viaggio esotico.
Grandi alberghi, donne nelle hall, piscine mare massaggi, e poi…
E poi alla fine lo so già ci sarà sempre un bar come questo dove prendere un
malinconico e maledetto caffè da solo
Sono libero!
Certo mi sento libero ma non capisco bene a cosa mi serva tutta questa libertà.
E mi cresce dentro l' invidia per chi ostenta felicità.
Come si fa?
Come si fa ad essere felici?
Magari c’è qualche illuso che si ostina ad
esserlo tra dolori e difficoltà.
Ed io che non ho problemi perché non sono felice o meglio perché a me la felicità non dura che il tempo di una sbornia o di una trasgressione qualunque?
E poi mi lascia con un senso di vuoto e di inadeguatezza?
Mi guardo intorno, neanche un attempata donna delle pulizie con cui concordare uno scambio di umori corporali nella toilette.
Aspetto ancora qualche minuto se non succede niente prendo un altro caffè.