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Letto d'ospedale Si accendono le luci il riflettore inquadra un letto l'ospedale
Parla il morto: Invincibile......, Magro, muscoloso, vitaminico, salutista sano e performante Persi tutte queste sciocche certezze in breve tempo...... Stavo a Malpensa...... Ricordo bene...... Ed avevo appena disegnato con l'angolo del labbro inferiore un accenno di smorfia di scherno...... Ero di fronte all'ingresso della cappella dell'aeroporto ed incuriosito mi ero affacciato tra i banchi. Un giovane uomo s'era inginocchiato davanti al crocifisso ed ebbi un moto di derisione: ... poverino chissà che sfigato...... Appena il tempo di recarmi al check-in ed una morsa mi strinse il petto. Caddi a faccia in giù come un involucro vuoto. Mi risvegliai con il rumore delle apparecchiature mediche che monitoravano i miei parametri vitali...... Mi dissero che erano trascorsi 3 giorni. Ora sono in questo letto. Mio compagno di stanza è un immigrato clandestino africano. Non tanto giovane, ha il volto stanco di chi dorme con un cartone come coperta, ed il cielo freddo di Milano come soffitto. È di una gentilezza estrema , quasi imbarazzante. Le visite non sono ammesse se non per pochi minuti, calcolati con precisione dagli efficienti infermieri. Parlano tutti con accento Lombardo ma quando leggi i loro nomi sul camice, capisci perché trattano con tanta umanità il mio coinquilino. Sono tutti i figli strappati alla loro terra madre. Tutti solidali tra loro e tutti fastidiosamente affabili.
Io oramai ho dimenticato da dove vengo. Dove sono nato. Ho scordato il bambino che fui. Cresciuto in un paese assolato pure d'inverno tra i campi verdi ed il mare, le partite a pallone in piazza e le carte da gioco . Il gioco delle bocce e la mia bicicletta che non fu mai nuova avendo perlomeno il triplo dei miei anni. Quel bimbo è morto sepolto sotto quelle che allora chiamavo "mie legittime aspirazioni" ma che ora non so più bene cosa fossero.
Nessuno è venuto a trovarmi. E così ogni giorno, quando è orario di visita Hassan, il mio dirimpettaio fa di tutto per condividere con me i suoi ospiti. Io sorrido per nascondere la mia inquietudine . mai come adesso mi pesa la mia solitudine.
Io che aspettavo con gioia l'arrivo di ogni lunedì, che salutavo festoso la fine delle vacanze sono diventato improvvisamente inutile per la mia azienda, Player fuorigioco, lo stare seduto in panchina mi spaventa. Lo sgomento del mio fallimento umano e professionale mi tormenta.
Giuseppe Scilipoti, 25 October 2024
La lunga estate bollente del 2003
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L'ombra era una manna dal cielo.
Giuseppe Scilipoti, 21 October 2024
Insieme fino alla fine
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Due innamorati. Un paracadute. Nessun sopravvissuto.
Zio Rubone, 18 October 2024
La bottega dei giocattoli
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Sapientemente Lisa cuciva la bambola di stoffa imbottita di morbido kapok. Giovanni col bulino intagliava vagoni, presto il trenino correrà i binari sbuffando. Guardano i fratellini dietro [...]
Italo Prato, 19 October 2024
Scuola elementare
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Erano gli anni ’60, io frequentavo la terza C della Pietro Paolo Parzanese, un sacerdote e poeta nato ad Ariano Irpino l’11 novembre 1809 e morto a Napoli a soli 43 anni; qualcuno al Ministero dell’Istruzione [...]
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Utente Anonimo
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Carmen diciassette anni, studentessa. Orfana di padre. Vive con la madre in un appartamento nel centro storico di Napoli. Fiduciosa nella vita e nel mondo vive la sua giovinezza in modo semplice e normale come accade a tutti i ragazzi della sua età: amicizie, conoscenze varie, discoteca, pizzerie [...]
«Il punto è chi di noi due ha più paura» L’uomo alla guida sapeva che non sarebbe stato un viaggio piacevole, ma, d’altronde, una ragazza sola, di notte, su una strada solitaria... e così le aveva dato un passaggio. «Voglio dire…» proseguì lei. Indossava una minigonna inguinale con fare spavaldo, [...]
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Dario Mazzolini:ogni volta un'emozione nuova. Molto bella la descrizione dei due personaggi. [...]
Walter Fest:Non male bravo, sai ben scrivere in tutti i sensi. ciao a domani
A ama B, B ama C, C non ama nessuno. A per ripicca contro B fa ubriacare e seduce C. B decide di vendicarsi di A. B invita A ad un week end per tenerlo sulla corda e poi dirgli no. C scopre di aspettare un bambino da A. Durante il weekend B si innamora di A. C dice ad A della gravidanza. A decide [...]
Mi stringo forte Mi stringo forte a te Non so neanche il perché Mi stringo forte a te Forse solo per rispondere a me Un divano ed una televisione Calzettoni caldi e cuscini colorati I tuoi occhi e il tuo odore Le tue mani grandi Mi stringo forte a te Ma non so il perché Mi stringo forte a [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Oggetti Smarriti:Una poesia semplice ma efficace, che riesce a trasmettere un'emozione profonda [...]
Adribel:Un bel componimento, caldo, che sa di semplicità. Complimenti
Erano giorni che i miei tacchi battevano rumorosamente sulla banchina della stazione, ogni mattina, alle otto e trenta prendevo il treno veloce per raggiungere il luogo che da anni cercavo di visitare in occasione di questo corso di formazione. Avevo convinto finalmente l’azienda ad acquistarlo [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Oggetti Smarriti:Il tuo racconto presenta una trama intrigante e ben costruita, con una protagonista [...]
La vita è un’invitante torta di cioccolato e fragole, e fin da piccoli, anno dopo anno, ne assaporiamo la bontà e la fragranza. Ma con il passare del tempo, un giorno ci accorgiamo che ne è rimasta solo una piccola fetta. E ci assale lo sconforto. Ma poi il gioco della vita ci diviene improvvisamente [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Adribel:Componimento dolcissimo e tenerissimo. Magari fosse vero per tutti.
Dolce aranciato, il crepuscolo timido nelle sfumature rosse ovattate, una mappa d’amore incomparabile in quella ardente fiamma che lentamente, originandosi nel cielo, svela. Sono io, sognatrice naufragante, nel profluvio dei miraggi che fluiscono nelle emozioni. Acque salmastre [...]
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Dario Mazzolini:a me è piaciuto nella scrittura perché è precisa nei termini. [...]
Caio era un bellissimo gatto bianco. Non lo diceva lui ma tutti quelli che avevano l’occasione di vederlo. La sua padroncina passava ore a spazzolarne il pelo per renderlo lucido e morbido. Quella candida e soffice pelliccia aveva fatto vincere al gatto tantissimi premi di bellezza. Era l’orgoglio [...]
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Dario Mazzolini:mi associo volentieri all'amico PRFF nei complimenti al racconto. un racconto [...]
IV Le sorelle accompagnarono Rosa in una stanza che chiamavano "l'armeria". Era un locale angusto, l'aria satura di polvere e il pesante odore di ferro. Un paio di vecchi fucili, una pistola malridotta, forconi e coltelli affilati erano sparsi su un tavolo. Senza esitare, ognuna di loro prese [...]
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Lawrence Dryvalley:OS, ho appena letto tutte le quattro parti di getto. Racconto molto appassionante [...]
Oggetti Smarriti:Caro Lawrence, come al solito le tue osservazioni colgono nel segno . Era mia [...]
Una belva arrendevole Che non si arrende mai Una belva selvatica Che corre fugge, Lottando. Una belva feroce chiusa in gabbia Una belva colla bava, meticolosa Una belva collerica lampeggiante Inerme ma solerte Una bella belva.
Tempo di lettura: 30 secondi
Cavallaselvatica:ringrazio PRFF e Dario Mazzolini per aver colto la prestanza e vigore che vanno [...]
III Rosa si svegliò di colpo, il cuore che le martellava nel petto come se volesse sfuggirle. La stanza era avvolta in una luce pallida, quasi irreale, e il silenzio all’esterno le appariva anormale, opprimente. Il villaggio sembrava trattenere il respiro. Poi, i ricordi della notte precedente [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
Dario Mazzolini:anche questa puntata mi è piaciuta molto. interessante l'idea delle [...]
Oggetti Smarriti:Caro Dario, grazie per il tuo commento, a domani per il finale !!