Il dottor Supposton, grande medico conosciuto in tutto l'universo e dintorni, insieme col suo aiutante Coi Cai Sig Ke mal, camminavano o meglio correvano sulla strada polverosa molto rapidamente per mettere più distanza possibile fra loro e la gente del villaggio lasciato in tutta fretta alle prime luci dell'alba. Il dottore aveva più di un buon motivo per allontanarsi dai villici infuriati, esattamente cinquemila buone ragioni (fiorini) di cui si era impossessato barando spudoratamente al gioco. Prima di fuggire aveva dato il sacchettino con le monete al suo assistente dicendo <<Meglio se lo tieni tu, sai che amo viaggiare leggero casomai li avessero raggiunti, meglio se le botte le prendeva lui e si era messo a correre a perdifiato tra i filari di barbera seguito dall'ansimante Coi Cai, carico come un asino di tutte le loro masserizie

<<Padrone, vi prego, fermatevi. supplicava il povero servo, ma Supposton sapeva che se non frapponevano distanza sarebbe stata la fine della sua onorata carriera. Si fermò solo quando raggiunse la vetta del colle. Si girò e alla luce del sole nascente vide che nessuno lo aveva seguito, quindi poteva respirare liberamente. Il povero Coi Cai Sigh Ke Mal, lo raggiunse arrancando su per la collina e si buttò esausto ai piedi di un noce. <<Non ce la fò più. Mangiamo un tozzo di pane e dormiamo qua sotto l'ombra dell'albero, padrone.

<<Giusto, certe volte mi stupisci per le tue buone idee

Il servo stese un tovagliolo e vi pose sopra pane e formaggio, che aveva sottratto dalla dispensa di una servetta compiacente, posseduta sopra un sacco di crusca nella cucina. <<Sei diventato bravo a procurarti il cibo. Quanto hai speso per il formaggio?

<<Nulla padrone, era solo e abbandonato in cucina e io l'ho messo in salvo nella mia bisaccia, prima che qualche malintenzionato provasse a rubarlo

<<Ladro, mascalzone, non pensi che finirai all'inferno comportandoti così?

<<Sempre in vostra compagnia, signore. Barare al gioco è peccato e anche giocare è peccato

Il dottore non rispose, sollevò il mento con aria offesa, stese il mantello all'ombra del noce e dopo due minuti dormiva il sonno del giusto.

Coi Cai, raccolse le cose e le rimise nel fagotto, stese a terra il suo misero mantelluccio, e facendosi cuscino con la bisaccia si addormentò. Non dormirono molto perché furono svegliati dal raglio di un asino. L'animale si era fermato in mezzo alla strada, e il contadino lo tirava per la cavezza imprecando e più tirava più l'asino s'impuntava e ragliava. Era uno spettacolo sentire la recita devota del rosario fatta dall'uomo. Il dottore, dall'alto del suo sapere decise di intervenire <<Buon uomo, che accade al vostro asino, mi sembra un tantino restio a seguirvi>>

<<Questo bastardo, si è impuntato e non vuol saperne di andare avanti, potete aiutarmi voi?>>

Fiutando il guadagno il dottore si offrì di far muovere l'animale che nel frattempo, adocchiato un cespuglio d'ortiche si era messo a brucare, indifferente alle percosse del padrone.

<<Vi costerà due fiorni, se riuscirò a farlo camminare>> il furbone aveva capito che il povero asino era solo affamato.

<<Due fiorini? certo che non siete a buon mercato voi, ma io devo raggiungere il castello di Passaguai dove c'è una giovane Principessa malata. Vi darò un fiorino, perché due sono troppi>>

A sentire principessa malata, le orecchie del dottore si rizzarono come due antenne <<Dite chi sarebbe questa principessa malata?>>

<<E' la seconda figlia del re Ciucialoss, dicono che le principesse siano bellissime e chi riesce a guarirla avrà un ricco premio>>

<<(Questa la curo io)>> pensò Supposton, e una luce fredda si accese nei suoi occhi. Accettò il fiorino, che era pur sempre meglio di nulla.

Prese dal carretto una cesta di rape e la mise davanti all'asino che divorò in u baleno una grande quantità di tuberi. Quando fu sazio, partì da solo e il padrone dovette rincorrerlo. In breve furono fuori dalla loro vista. E il dottore ordinò <<Dobbiamo arrivare al castello Passaguai prima di domani, sbrigati pelandrone, cammina>> Il povero Coi Cai Sig Ke Mal, carico di borse e bisacce arrancava faticosamente dietro al padrone dedicandogli tutta una serie di devote orazioni col nome di tutti i santi del calendario più alcuni di sua invenzione. Cammina, cammina finalmente furono in vista del villaggio e del castello Passaguai, sulla cui torre più alta sventolava un vessillo rosso, segno che in casa c'era un malato.

 

 

Tutti i racconti

4
2
13

Non ho trovato il titolo

E nemmeno me stessa

05 February 2025

Hai ragione Non c’è nessun’onda che possa distoglierti da quella fragrante nebbia rosea Difatti tu mare e io montagna raramente ci vedremmo E io un’onda mai sarò Io vento impetuoso che scalfisce ogni fulmine prepotente Io cavalla selvatica correndo nella mia foresta dissanguante Tu, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I lke
    My dear Wildhorse,
    forse sbaglio ma la mia piccola esperienza [...]

  • Lo Scrittore: prima o poi troveremo il modo di rompere quest'incantsimo e finalmente [...]

3
3
10

L'anguilla

05 February 2025

Se si sommavano i componenti delle Famiglie Svevo, capostipiti mio nonno Arcangelo e mia nonna Pinuccia Aico', ai componenti dei loro dirimpettai, capostipiti Tullio Ciocca e Nina Spatola, il risultato faceva quattordici anime che abitavano sullo stesso pianerottolo. Sei figli schierati per gli [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto. il commento di PRFF è preciso. nel mio piccolo [...]

  • Lo Scrittore: mi si è aperto il baule dei ricordi, famiglie numerose e solidarietà [...]

4
4
16

Lei e Martino

05 February 2025

«Può tranquillizzarsi signora, Martino è un bambino perfettamente normale, perfino brillante. Le darà delle soddisfazioni, vedrà.» «Ne è sicuro dottore? Io e mio marito siamo davvero molto preoccupati. La scuola elementare e la frequentazione di altri coetanei non ha migliorato le cose. Sembra [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Magnifico! Un racconto che prende dall'inizio alla fine. Bravo.

  • Lo Scrittore: fantastico e magico. la dimostrazione qualora ce ne fosse ancora bisogno di [...]

4
4
16

SOLDATI

05 February 2025

L’armata era pronta. Formare una possente milizia era stato semplice, l’intera popolazione veniva addestrata per farne parte per cui il numero dei soldati era considerevole. L’obiettivo prefissato era quasi banale, ma di vitale importanza: quando il numero dei residenti diventava troppo alto per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Le formiche praticano la guerra, l'allevamento, lo schiavismo. Secondo [...]

  • Lo Scrittore: perfetto! molto gradito. gli esseri umani non si rendono conto di cosa li circonda, [...]

5
5
28

Le notti di Chiara

04 February 2025

Non so perché quella notte decisi di parlare con te, Rocco. Forse eri il solo a sembrare abbastanza fuori posto da non farmi paura. Passeggiavo senza meta lungo i Navigli, con quel peso sul petto che non se ne andava da settimane. Mi fermai a guardare l’acqua, cercando di mettere ordine nei miei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
10
34

Bisogna avere un piano

A sedici anni non sai dove andare

04 February 2025

Questo è il racconto di una vicenda reale. Qualche giorno fa, mi sono imbattuto in un filmato che mi ha turbato. Si vedevano degli adolescenti francesi che se la prendevano con un pianoforte. Il video era girato all’interno di un centro commerciale, dove i giovanissimi teppisti avrebbero potuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: Partiamo dal presupposto che sembra l'esposizione di un episodio riportato [...]

  • PRFF: carissimo scrittore sono d'accordo quasi con tutto quello che dici. la [...]

6
10
24

A me

04 February 2025

Tenerissima ti rivedo piccolina e paffutella a gattonare cominciasti finché barcollante t'incamminasti. Che meraviglia era il tuo mondo ovattato e ben protetto nel calore familiare. Il tempo inesorabile nell'alternarsi degli eventi ti risucchiò. spesso irto però il sentiero si presentò. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
19

Ti sogno California..

04 February 2025

Prima ancora che l’incendio si propagasse, l’intelligence americana si è rivolta immediatamente all’intelligenza artificiale perché si allertasse e intervenisse a spegnerli - perché fermasse il vento, perché facesse piovere, grandinare e nevicare, fino ad emulare una temporanea era glaciale.! Ma [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
27

Nel Bosco 2/2

03 February 2025

Era da un bel po' che camminava ed immerso nei suoi pensieri sembrava non riuscire ad arrestare i suoi passi per tornare indietro. Non conosceva dove quel sentiero lo avrebbe condotto così come non conosceva le ragioni che avevano spinto la madre a portarlo in un luogo che ai suoi occhi appariva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
4
22

Io, leggo

03 February 2025

Quando prendo un libro tra le mani, è come se il mondo intorno a me si dissolvesse. La realtà si trasforma in un sottofondo distante, un sussurro che perde significato. Ogni pagina ha il potere di catturarmi, di trascinarmi in un universo alternativo fatto di parole, emozioni e visioni. Da bambino, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: " il libro può essere definito, fonte di sapere. Senza la lettura, [...]

  • Lo Scrittore: vorrei solo aggiungere un passaggio di una mia considerazione sull'importanza [...]

4
5
23

Don Vincenzo 2/2

assistito

03 February 2025

Adesso era lì davanti al fatto compiuto. Quello che temeva si era avverato. Immaginava cosa avrebbe dovuto sopportare il lunedì in ufficio. Il mattino di lunedì arrivò anche troppo presto per lui. Era stato in agitazione per tutta la notte. Ancora non si rendeva conto di come, il destino, lo aveva [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
16

Senza Rimorso

03 February 2025

Rispettami, rispettami ancora ti prego all'ombra del crepuscolo dei miei limiti dilaniati quando son pregni di apatia. Rispettami, quando le mie pupille non vedono la luce del tuo affetto brillare come un fuoco al buio. Rispettami, quando le tue parole assomigliano a fiori appassiti nel vaso [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su