Don Pedro fu grato dell’aiuto, capì che quella doveva essere la capanna del capo. Prese fiato e si chinò per entrare nella capanna. Una volta entrato, fu colpito dalla differenza di luce. L'ambiente era quasi buio, rispetto all'esterno pieno di luce. L’ambiente era pieno di fumo da rendere l’aria irrespirabile. La scarsità di luce non gli fece individuare alcuni oggetti sui quali inciampò nel cercare di avanzare verso il centro.

Dovette aspettare alcuni minuti per abituarsi alla scarsità di luce. Alla destra entrando, accovacciato per terra, coperto solo da un perizoma di penne e foglie,  c'era un uomo anziano. Portava sulla testa un copricapo di corte piume. Fumava una pipa dal lunghissimo cannello.

Le spire di fumo che uscivano dal fornello si alzavano lente e sinuose andando ad unirsi al fumo già esistente. Pedro tossì per il bruciore alla gola che gli procurava tutto quel fumo. Sempre tossendo si avvicinò al vecchio e si mise seduto per terra davanti a lui.

-      < Buenas dia hombre> – esordì, con voce calma e gentile - guardò fisso negli occhi il vecchio che non smise di fumare, si limitò a osservare l’uomo seduto davanti e il suo abito.

-     < Buongiorno uomo prete,> - rispose con una voce da bambino, sottile, appena udibile - < siete tornati ancora, cosa volete da noi. Ero molto più giovane, quando venne un altro come te, stesso vestito e con la stessa voglia di cambiare la nostra vita. Come ti chiami uomo? >  il vecchio si accinse a fare una lunga tirata dalla sua pipa, mentre era in attesa di una risposta -

Pedro si era preparato un piccolo discorso da proporre, ma la premessa del capo villaggio, lo aveva colto impreparato.

    <  Bene capo,> - disse con tono umile e sommesso – <il mio nome è Pedro. È vero, sono un prete, ma la mia presenza qui non vuol certo essere d’intralcio alla vostra vita. Posso dire che il mio compito dovrebbe essere quello di aiutarvi. Metto il braccio e la mia mente al vostro servizio. Posso insegnarvi molte cose per migliorare la vostra condizione. Io vengo da una zona di foresta, prima di diventare prete facevo il taglialegna. Andavo ad abbattere alberi per conto di altri.>

    < Uomo, - rispose il vecchio con voce seria - quello che dici è grave, non è meritevole dire che distruggevi la vita dei fratelli alberi per niente.>

La voce del vecchio si era appena alterata, quella specie di rimprovero che gli aveva fatto la diceva lunga sulla concezione che gli indios avevano della natura che li circondava.

     <Dimmi! ora che sei prete, hai smesso di abbattere alberi?>   

    <Sì capo, sono diventato prete proprio per questo, non volevo più essere uno di quelli che portavano morte nella foresta. Ora mi occupo delle anime di quanti vogliono accettare il volere di Dio.>

   < Capisco - fece il vecchio indio – ho sentito parlare di questo vostro Dio. L'uomo che venne anni fa ci parlava a lungo di questo Dio, ma non abbiamo capito molto di quanto diceva. Ora sei qui, cosa ti aspetti da questa tua presenza fra gli uomini della foresta.>

     <Tu sei un capo saggio, sai quello che può sperare un uomo, quando viene inviato in missione. Potrà ottenere tutto o nulla, dipenderà dalla sua forza, dalla sua pazienza, dalla perseveranza e ostinazione nell’ottenere ciò che vuole. I tuoi cacciatori, quando partono per la caccia, cosa sperano di ottenere. Un qualcosa che sia utile alla comunità. Una preda che sfami l’intera tribù. So che restano fuori anche giorni e giorni fino a quando non riescono nella loro impresa. Io dovrò comportarmi allo stesso modo. Ho uno scopo da raggiungere, resterò sul sentiero fino a, quando non lo avrò raggiunto.>

Il vecchio capo, si limitò ad ascoltare e tirò su con la pipa. Teneva gli occhi chiusi e rimase immobile per un po’. Pedro osservava quel vecchio dalla pelle rugosa e scura, non doveva essere molto anziano, al massimo poteva avere una cinquantina d'anni, ma per gli indios era già un’età invidiabile. Le loro prospettive di vita erano molto al di sotto della media. Nei paesi civilizzati con il supporto delle medicine si raggiungevano anche i cento anni, nella foresta amazzonica tale traguardo era impensabile. Il capo si alzò lentamente dalla sua posizione e si erse in tutti i suoi centosessanta centimetri. Affiancato al prete era quasi come un ragazzino. Minuto, magro, con una barba che gli incorniciava il volto e copriva, in parte, la mancanza di denti. Quei pochi rimasti erano ingialliti dall’uso del tabacco e della coca.

Fece segno a Pedro di seguirlo e insieme uscì all’aperto. Il riverbero, del sole, ferì gli occhi di Pedro, ormai abituato alla penombra della capanna. Lo spazio assolato era deserto, la maggior parte delle donne e dei bambini non c’erano. Gli uomini erano assenti per la caccia, solo qualche anziano, infermo, se ne stava in amaca all’ombra delle capanne. Il vecchio condusse Pedro nella capanna grande dove si riuniva il popolo del villaggio.

L’interno della grande capanna era pieno di sgabelli, di amache e al centro un focolare dove si teneva acceso il fuoco nel periodo delle piogge monsoniche. I due attraversarono una parte dello spazio interno. Seguito da Pedro, il capo, andò a insediarsi in una grande amaca. Additò un’altra amaca al suo fianco segnalando al prete di accomodarsi anche lui. Fra non molto tutti sarebbero rientrati e allora avrebbero parlato. Per il momento non c’era molto da fare, se non riposarsi.

Vinto dalla stanchezza e dalla fame Pedro non tardò a addormentarsi cullato dal dondolio dell’amaca e dal fresco della capanna.

 

(brano tratto da " Adelante" by L. Barbieri)

Tutti i racconti

0
0
1

The 12th room

10 May 2025

The 12th room Caldo Freddo Noia Paura Gioia Dolore Pianto Urla Prurito Singhiozzo Vista appannata The 12th room Non ha maniglia Non una finestrella Senza colore e gelida Palmi delle mani. spingo Spalle, cerco di farle cadere Niente Non vuole che io entri Un cigolio di cerniere inesistenti Le [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

Il pianoforte

10 May 2025

Celina era seduta al lungo tavolo ovale nel soggiorno. Sua mamma, in cucina, stava finendo di riordinare dopo il pranzo. Celina amava questi momenti in cui era sola col papà. Lui stava leggendo un libro, comodamente seduto sulla sua poltrona e la ragazza stava facendo i compiti. Pochi mesi e avrebbe [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
4
30

MORTE GENEROSA

09 May 2025

Sto guidando l’auto che si dirige verso il cimitero. Sul sedile posteriore giace sdraiato esamine il mio corpo. Giunto al campo santo, mi cambio indossando gli abiti del mio io defunto. Piove forte quando esco dal cimitero, non ho l’ombrello e devo rovistare nella macchina per cercarne uno. Ed [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • U1803: incredibile racconto...certo che ci vuole una bella fantasia ..in questo racconto [...]

7
12
65

De Veris Celatis

09 May 2025

La scellerata e blasfema azione di bombardamento degli americani sull’Abbazia nel 1944 rase al suolo non solo un luogo di cultura millenaria, ma anche custode occulto di antichissimi volumi che documentavano religioni, credenze e pratiche mistiche antiche come l’umanità. Scavando per rimuovere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
1
20

Circostanze

08 May 2025

Circostanze Ho constatato che c’era un coacervo di cervi sulla cima del Cervino, tutti pieni di cimici, che cercavano cibo tra i ciottoli, per cibarsi di ceci, cicerchie e corbezzoli cornuti. Così, già che c’ero, ho acceso un cero a San Cirillo e poi ho seguito il censimento di alcuni ceceni [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: onestamente ho preferito sottolineature. Non che questa non mi sia piaciuta [...]

1
3
19

Biasimo al sole

08 May 2025

Intro: Aprile porta con sè i primi raggi infuocati. Ecco dei versi dedicati all' avversario dei prossimi mesi: il Sole. Sofferenza di luce Il sole, non più stella di grazia, ma occhio accecante e crudele. Luce che brucia, non calore, un tormento senza fine. Raggi che svelano crepe e ruggine, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
6
31

L'ospite nell'armadio

Contiamo insieme. Uno... Due... Tre... Sto arrivando.

07 May 2025

Parte I – Il gioco nel giardino Era una limpida giornata di primavera quando Marta decise di dedicarsi alle grandi pulizie. Le finestre aperte lasciavano entrare l’aria fresca e il profumo dell’erba tagliata. In sottofondo, la sua playlist preferita scorreva tranquilla. Dal giardino arrivava la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VjKov: Vi ringrazio

  • Rubrus: Un classicone (il babau nell'armadio) ben trttato e ridotto all'essenziale. [...]

5
5
34

L'erede del Principe della risata

06 May 2025

In un periodo stagnante di cinema comico, si venne a sapere che alla gente mancava molto una figura come quella di Totò, come se fosse una cosa strana. Così qualche esponente delle teste d'uovo nazionali pensò bene di inventarsi un fantomatico figlio segreto del famoso principe della risata e di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L. Carver: La vena di malinconia in effetti non è casuale. Del resto, che comicità [...]

  • Rubrus: Tra originale e copia si preferisce quasi sempre l'originale. Nondimeno, [...]

9
9
29

Il plurale

05 May 2025

Mai stata così sola come quando usavo il plurale. Oggi il mio amore vola perchè ho imparato ad usare il singolare. Era ora di cambiare forma grammaticale!

Tempo di lettura: 30 secondi

4
4
24

L'Errore

05 May 2025

E fu il rovente furore di un istante, il risveglio dal tepore della routine un eco offuscato e sordo del passato permanente nelle antiche stanze convalescenti dei giorni fioriti di brume e arie terse a gremire palcoscenici di vissuti sfiorendo al calar della sera nel sapore del suo olezzo. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: interessante poesia, anche se ho fatto fatica a leggerla tutta.Like a prescindere [...]

  • L’esilioDiRumba: per me è stato un piacere leggere questa poesia. si distingue anche, [...]

4
3
14

Vi racconto un pò di Giambattista Basile

Un grande favolista.

04 May 2025

Giambattista Basile è senza dubbio uno dei giganti della letteratura italiana, un maestro delle favole che ha saputo incantare generazioni con la sua straordinaria capacità di narrare. Nato nel 1583 a Giugliano di Napoli, Basile ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo delle fiabe e dei racconti, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
35

La compagnia

04 May 2025

Mi piace uscire a cena solo con la Zanna (mia moglie): quando mangia e beve diventa ancora più simpatica e poi a bocca piena non mi brontola; non disdegno neppure le uscite in comitiva, che comportano però problematiche dal momento in cui ti siedi fino al conto finale; ecco come ho imparato a gestirle. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su