"La strana coppia”

Lei magrissima, più vicina ai sessanta che ai cinquanta, in elegante vestito corto di pizzo color crème. E’ un bel capo dal taglio fine. Le gambe abbronzatissime terminano in piedi curatissimi delicatamente appoggiati in altissimi sandali chiari con il cinturino alla caviglia tempestato di lucenti pietruzze. Inevitabilmente, appoggiata sull’avambraccio, la borsetta che segue quell’antica regola di eleganza che vuole la borsetta in tono con le calzature. Un filo lunghissimo di romantiche e candide perle le circonda il collo due volte appoggiandosi poi sul petto. La signora ha buongusto…per l’abbigliamento. La parrucchiera, evidentemente cattiva e maligna, si è prodigata in un taglio corto, color Marilyn, pettinati “allo schiaffo”. Appoggiato all’altro avambraccio sta appeso un uomo giovanissimo, senza né arte né parte più basso di lei di almeno sue spanne. Jeans, anonima scarpa sportiva, polo bianca infilata nei pantaloni ed un’impietosa cintura che stringe quel girovita fuori forma. Lui sussurra qualche cosa. Lei emette un risolino e le viene lo sguardo da sedicenne. No. Non deve essere suo figlio. Quasi- quasi mi metto in linea coi tempi e la smetto di fare contro-tendenza tornando al Brico ad invitare Antonietto a cena. In fondo, tra me e lui, passano solo ventidue anni di differenza!

 

“ La Sfinge Lacustre”

Coppietta giovanissima. Son seduti due panchine più in là. Lui in braghe che fuggono dal sedere, T-shirt, scarpe da tennis enormi, cappello da Baseball con la visiera portata dietro. Tiene un braccio sul bordo della panchina senza toccarle le spalle. Le sussurra dolcezze all’orecchio. O almeno spero lo siano. Si abbassa e appoggia le labbra con delicatezza sulle gambe della giovanotta sfiorandole con un bacio. Lei, aria svaccata. Appoggiata, anzi no, quasi sdraiata, senza grazia alla panchina. Nei suoi shorts rossi cortissimi, come vuole la moda oggi. Il top bianco. Sul naso occhiali immensi all’ultima moda, tiene le mani in testa aggiustandosi senza posa la capigliatura morbida riccioluta e non rivolge al compagno uno sguardo, una parola, un gesto appena. Se ne sta semplicemente li seduta a fissare immobile davanti a sé. Lui si prodiga. Le legge una cosa scritta sul telefonino, poi le fa vedere un’immagine. Lei sempre immobile continua a tenere le mani tra i capelli. Ad un certo punto lui tira fuori dalla tasca dei calzoni un foglietto. Glielo porge. Lei non lo prende. Allora lui lo apre e diventa una rosa. Cara la mia morettina, non maltrattarlo. Ti capiterà, oh si se ti capiterà, che ti troverai seduta accanto ad un uomo lamentandoti che non ti dice mai niente di carino, che non ti sorprende mai. Ti capiterà. Cogli l’attimo ora che l’amore è ancora dolce e colmo di illusioni perché domani potresti essere seduta su una panchina di fronte al lago in una bella giornata di sole e lui starà pensando, cazzo. Sta giocando l’inter.

 

Ultimo!

“Il panninno itallianno”

Due signori tedeschi di mezza età.  Si siedono accanto a me, non senza aver prima chiesto il permesso (j’adore!). Quello più alto scruta nel sacchetto della spesa che porta con sé. Ne tira fuori due belle bottiglie di birra ghiacciata che lacrimano acqua, due confezioni di salame affettato e due francesini lunghissimi. Passa le birre all’amico che con agilità e tecnica va volare i tappi poco lontano. Si alza e li raccoglie (si. si alza e li raccoglie, eccheccacchio!!!). L’altro, con due dita enormi e l’aria meno mistica di Cristo o forse votato alla fede dello stomaco, afferra i panini, li spezza e li trasforma, con talento da mago, in perfette metà. In quattro secondi. Le due confezioni di salame formato famiglia, senza alcun dubbio o ripensamento, spariscono nei francesini. Pronti. Prima di addentare il panino uno dei due mi guarda, mi fa l’occhiolino, sorride, alza il pane in cielo come a voler replicare una famosa benedizione o, forse, come a fare un insolito cin-cin ed esclama: vero panninno itallianno con salama. Caro Amico con la D sulla targa, non è esattamente così , ma siete simpatici. Buonn appettitto!

 

Tutti i racconti

0
0
4

La "Ciucca"

24 November 2024

La ciucca ti aiuta. Ti porta in un mondo instabile, pronto a capovolgersi in ogni momento e ti viene voglia di scrivere come ti senti. Vino bianco "Vecchia Torre" gelato su "linguine alle cozze in bianco, belle brodose con pepe a morire". Scivola giù che è una meraviglia, trasparente e fresco, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
7

Gaetano

24 November 2024

Intrecciati tra le dita teneva i grani del Rosario. Ma la mente tumultuosa si affollava di pensieri tanto lontani da quella sacra preghiera. Un turbinio di immagini, senza un apparente collegamento, si proiettava sul grande schermo. Al cinema "Soul" quel giorno davano un film da Oscar. Il biglietto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
5

Mammamia

24 November 2024

Tutta colpa del vento. Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche. Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
25

Call Center

23 November 2024

Call Center Mi sono alzata molto presto anche stamani Il buio sembra ancora più buio, quando fai una cosa che non piace Prendo il solito tram, il numero dieci, sempre pieno a quell’ora mattutina Volti di persone che sembra non dormano da giorni Ma in queste giornate fredde di Inverno, emanano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
16

La felicità perduta

23 November 2024

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Caro Gianni, purtroppo è così dovunque e per la stupidità [...]

3
6
28

La signora del quinto piano

23 November 2024

Si era inventato un mestiere per arrotondare una pensione sottile come un'acciuga e permettersi qualche fetta di prosciutto in più, magari accompagnata da una mozzarella minuta ma gustosa, con la goccia di latte che scivola verso il piatto simile ad una lacrima salata. Salì sull'utilitaria di sua [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
4
22

I ricordi del becchino : L'uomo delle vespe.

22 November 2024

E’ una caldissima domenica estiva. Sul furgone sto percorrendo le strade di campagna per affiggere i manifesti del caro nonno ‘Tonino’. Il sole picchia, l’asfalto della strada balla per la calura, l’aria condizionata del mezzo è fuori uso. La testa è coronata da perle di sudore. Nonostante tutto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

12
15
87

Il pupazzo di neve

22 November 2024

Devo ammettere che ho fatto un ottimo lavoro. L'ho chiamato Lumiukko, che tradotto dal finlandese significa "pupazzo di neve." Ecco una descrizione veloce e sommaria di cosa mi sono servito per realizzarlo: innanzitutto, la materia prima cioè la neve, i due pomodori di Pachino ne ricreano gli occhi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: E bravo a Lumiukko siciliano, che resiste e non si scioglie...
    Un bel racconto [...]

  • ducapaso: il primo appunto riguarda il pupazzo di neve: in otto mesi non si è [...]

0
3
15

Sono incazzato... 3/3

22 November 2024

A diciassette anni ero seduto al secondo banco del quarto liceo. La matematica è sempre stata la mia passione… non avevo bisogno di studiare la teoria… e soprattutto non ne avevo voglia… teoremi, enunciati, postulati, mi sembravano cose ovvie e banali e non sopportavo di mandare a memoria quel [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Scusate, ma nelle prime due parti, ho dovute modificare di recente alcuni nomi [...]

  • zeroassoluto: Ma non so perché le prime due parti sono in programma il 20 e il 21 [...]

2
7
22

A38

Una mattina alle poste

22 November 2024

Uno dei luoghi più noiosi della terra suppongo che sia lo spazio dedicato agli uffici postali della mia piccola cittadina. Frustrato da una multa ricevuta poche ore prima mi avviavo, sconsolato, verso quel pezzetto di mondo in cui qualcuno sistematicamente sfoga ansie, rabbia e risentimento nei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
24

La fermata

21 November 2024

Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Crocifissa sarà nata sicuramente in uno dei tanti paesini del sud dove [...]

  • Ellissa: credo tu debba rileggere il racconto almeno tre volte.
    Il tuo commento [...]

3
4
20

Egregio Sig.Ictus

21 November 2024

Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Mi sono venuti i brividi ma penso che il sig. Ictus sia un ver0 signore, determinato [...]

  • zeroassoluto: Il signor ICTUS è terribile e occorre essere molto vigili e capire subito [...]

Torna su