Vivo qui da tanti anni e ho amato ogni mattone, ogni pietra, ogni cancello in ferro che ho incontrato.

Ricordo con tenerezza la mia ingenuità, quando andando al lavoro nelle mattine fredde e nebbiose vedevo aggirarsi sotto ai portici signore impellicciate e nei miei sogni venivo catapultata nel mondo elegante e dorato della belle epoque.

Nella realtà c'erano carrozze tirate da tre o più cavalli e i tram sferraglianti e la campanella... deleng deleng deleng... del vecchio tram passava e dietro di lui, a passo di lumaca, il carretto del lattaio con i bidoni di alluminio lucido pieni di latte appena munto.

Si fermava a ogni portone e le servette accorrevano con i loro pentolini e scambiavano battute scherzose con il lattaio.

C'era il carro del carbone per le caldaie che allora funzionavano così, sporcando molto. Ogni angolo era incrostato di una patina nera e umidiccia.

Poco fuori dal centrocittà sorgeva la grande fabbrica di automobili e, man mano che la città si allargava e gli operai arrivavano sempre più numerosi, si spostava sempre verso la campagna.

Ogni famiglia aveva almeno uno o più componenti impegnato a lavorare per l'auto. L'illusione di uno sviluppo economico e la speranza di ricchezza e benessere futuro rendeva tutti frenetici e volonterosi, fieri del loro lavoro dicevano con orgoglio <<Lavoro alla …>>.

Non si rendevano conto che il mostro li stava ingoiando senza pietà.

Operai venuti dal sud, contadini sani e robusti, non impiegavano molto a perdere il loro vigore , ma illusi di aver raggiunto il benessere continuavano a lavorare allo sfinimento.

Avevano la soddisfazione di mandare i figli a scuola, quasi eliminando la piaga dell'analfabetismo, tuttavia restava la piaga della classe sociale.

Non sarebbero mai stati all'altezza dei figli dei ricchi del padrone che stava sopra di tutti. Lui non comandava ufficialmente, ma non si muoveva foglia che non fosse per sua volontà.

Il padrone faceva parte di quella classe di spocchiosi cion la evve mossia, che a Natale distribuiva pacchi dono e gratifiche, li derubava della libertà con ipocrisia e contratti capestro favorevoli solo a lui.

Col passare degli anni arrivò davvero il benessere e il consumismo sfrenato, la città cresceva tentacolare con mille luci ed io, come la cantante, sognavo montagne verdi, la nostalgia mi divorava.

L'amore per i luoghi che mi hanno visto bambina mi tormentava, ma non potevo lasciare casa mia.

Mi stavo affezionando anche alla città, crescendo culturalmente, cominciavo a capire la storia che era passata per queste strade e dove era nato il primo parlamento italiano. La carrozza del re Umberto primo e della sua amatissima moglie morganatica Rosa Vecellana, detta dai sudditi "La bela Rosin". 

Aveva solo quattordici anni Rosina, quando il re la vide per la prima volta e fu subito amore. Lei era ignorante ma intelligente e si faceva benvolere da tutti quelli che lasciati i pregiudizi andavano a farle visita.

Sapeva come tenere legato a se quell'uomo irrequieto e pieno di energia.

Gli cucinava i suoi piatti preferiti ed era sempre disponibile ai suoi capricci.

Questo accadeva tre quarti di secolo prima della mia storia ed è passato un altro mezzo secolo da allora.

La grande fabbrica, dopo aver tenuto sotto il suo giogo pesante tutta la città, pian piano trasferì alcuni reparti all'estero e licenziò senza pietà buona parte degli operai, in Polonia costavano meno della metà.

Il padrone ovviamente arricchì sempre più.

Tutto sommato questa crisi fu un bene per la città, una volta via il colosso tante piccole imprese diversificarono i loro prodotti e molti piccoli imprenditori tirarono un sospiro, si tirarono su le maniche e diedero vita ad altre attività.

Finalmente ci si rese conto dell'immenso patrimonio d'arte esistente nel territorio. Partì il cantiere più grande d'Europa per il recupero della Reggia di Venaria che versava in condizioni pietose, in ogni angolo si scoprivano opere d'arte di immenso valore e la città risollevò la testa con orgoglio.

Il padrone l'aveva voluta grigia e sporca, utile solo come dormitorio per gli operai.

Le opere d'arte, la musica al Teatro Regio e ogni forma d'arte doveva essere a esclusivo beneficio della classe alta, solo loro potevano usufruire di un bene che è patrimonio di tutti. Quando è passato a miglior vita ha lasciato in eredita alla citta una pinacoteca di immenso valore, durante l'inventario si scoprì che alcuni quadri erano di dubbia provenienza.

Non voglio entrare nel merito e il comune ha accettato il dono con immensa gratitudine (i soliti lecchini).

È cambiato tutto: senza carbone con le nuove caldaie a gas che sporcano meno, il vento delle montagne ha portato via tutto il nerofumo dai palazzi e i musei sono aperti a tutti così come il teatro.

I locali storici restaurati offrono spettacoli e buon cibo.

Il rinnovamento è drastico, lo dimostra la grande quantità di turisti italiani e stranieri presenti e gli alberghi sempre pieni.

Ora abbiamo una città storica, elegante e bella giusta per chi vuole conoscere la storia e ammirare tanti capolavori d'arte.

 

 

 

Tutti i racconti

4
2
13

Non ho trovato il titolo

E nemmeno me stessa

05 February 2025

Hai ragione Non c’è nessun’onda che possa distoglierti da quella fragrante nebbia rosea Difatti tu mare e io montagna raramente ci vedremmo E io un’onda mai sarò Io vento impetuoso che scalfisce ogni fulmine prepotente Io cavalla selvatica correndo nella mia foresta dissanguante Tu, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I lke
    My dear Wildhorse,
    forse sbaglio ma la mia piccola esperienza [...]

  • Lo Scrittore: prima o poi troveremo il modo di rompere quest'incantsimo e finalmente [...]

3
3
10

L'anguilla

05 February 2025

Se si sommavano i componenti delle Famiglie Svevo, capostipiti mio nonno Arcangelo e mia nonna Pinuccia Aico', ai componenti dei loro dirimpettai, capostipiti Tullio Ciocca e Nina Spatola, il risultato faceva quattordici anime che abitavano sullo stesso pianerottolo. Sei figli schierati per gli [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto. il commento di PRFF è preciso. nel mio piccolo [...]

  • Lo Scrittore: mi si è aperto il baule dei ricordi, famiglie numerose e solidarietà [...]

4
4
16

Lei e Martino

05 February 2025

«Può tranquillizzarsi signora, Martino è un bambino perfettamente normale, perfino brillante. Le darà delle soddisfazioni, vedrà.» «Ne è sicuro dottore? Io e mio marito siamo davvero molto preoccupati. La scuola elementare e la frequentazione di altri coetanei non ha migliorato le cose. Sembra [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Magnifico! Un racconto che prende dall'inizio alla fine. Bravo.

  • Lo Scrittore: fantastico e magico. la dimostrazione qualora ce ne fosse ancora bisogno di [...]

4
4
16

SOLDATI

05 February 2025

L’armata era pronta. Formare una possente milizia era stato semplice, l’intera popolazione veniva addestrata per farne parte per cui il numero dei soldati era considerevole. L’obiettivo prefissato era quasi banale, ma di vitale importanza: quando il numero dei residenti diventava troppo alto per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Le formiche praticano la guerra, l'allevamento, lo schiavismo. Secondo [...]

  • Lo Scrittore: perfetto! molto gradito. gli esseri umani non si rendono conto di cosa li circonda, [...]

5
5
28

Le notti di Chiara

04 February 2025

Non so perché quella notte decisi di parlare con te, Rocco. Forse eri il solo a sembrare abbastanza fuori posto da non farmi paura. Passeggiavo senza meta lungo i Navigli, con quel peso sul petto che non se ne andava da settimane. Mi fermai a guardare l’acqua, cercando di mettere ordine nei miei [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
10
34

Bisogna avere un piano

A sedici anni non sai dove andare

04 February 2025

Questo è il racconto di una vicenda reale. Qualche giorno fa, mi sono imbattuto in un filmato che mi ha turbato. Si vedevano degli adolescenti francesi che se la prendevano con un pianoforte. Il video era girato all’interno di un centro commerciale, dove i giovanissimi teppisti avrebbero potuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: Partiamo dal presupposto che sembra l'esposizione di un episodio riportato [...]

  • PRFF: carissimo scrittore sono d'accordo quasi con tutto quello che dici. la [...]

6
10
24

A me

04 February 2025

Tenerissima ti rivedo piccolina e paffutella a gattonare cominciasti finché barcollante t'incamminasti. Che meraviglia era il tuo mondo ovattato e ben protetto nel calore familiare. Il tempo inesorabile nell'alternarsi degli eventi ti risucchiò. spesso irto però il sentiero si presentò. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
19

Ti sogno California..

04 February 2025

Prima ancora che l’incendio si propagasse, l’intelligence americana si è rivolta immediatamente all’intelligenza artificiale perché si allertasse e intervenisse a spegnerli - perché fermasse il vento, perché facesse piovere, grandinare e nevicare, fino ad emulare una temporanea era glaciale.! Ma [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
27

Nel Bosco 2/2

03 February 2025

Era da un bel po' che camminava ed immerso nei suoi pensieri sembrava non riuscire ad arrestare i suoi passi per tornare indietro. Non conosceva dove quel sentiero lo avrebbe condotto così come non conosceva le ragioni che avevano spinto la madre a portarlo in un luogo che ai suoi occhi appariva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
4
22

Io, leggo

03 February 2025

Quando prendo un libro tra le mani, è come se il mondo intorno a me si dissolvesse. La realtà si trasforma in un sottofondo distante, un sussurro che perde significato. Ogni pagina ha il potere di catturarmi, di trascinarmi in un universo alternativo fatto di parole, emozioni e visioni. Da bambino, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: " il libro può essere definito, fonte di sapere. Senza la lettura, [...]

  • Lo Scrittore: vorrei solo aggiungere un passaggio di una mia considerazione sull'importanza [...]

4
5
23

Don Vincenzo 2/2

assistito

03 February 2025

Adesso era lì davanti al fatto compiuto. Quello che temeva si era avverato. Immaginava cosa avrebbe dovuto sopportare il lunedì in ufficio. Il mattino di lunedì arrivò anche troppo presto per lui. Era stato in agitazione per tutta la notte. Ancora non si rendeva conto di come, il destino, lo aveva [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
16

Senza Rimorso

03 February 2025

Rispettami, rispettami ancora ti prego all'ombra del crepuscolo dei miei limiti dilaniati quando son pregni di apatia. Rispettami, quando le mie pupille non vedono la luce del tuo affetto brillare come un fuoco al buio. Rispettami, quando le tue parole assomigliano a fiori appassiti nel vaso [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su