In paese c’era aria di agitazione, si stava avvicinando il momento cruciale nella vita dell’intera comunità. Causa la mancanza di lavoro e di servizi la maggior parte dei giovani del piccolo paese era andata via, chi era rimasto, in prevalenza anziani e qualche giovane coppia, sapeva bene che la data era prossima. Una data che era ben impressa nella loro memoria, un evento incomprensibile che si rinnovava ogni anno nello stesso periodo preciso, all’inizio dell’autunno. Adesso era ancora estate, ma ormai la fine di agosto era vicina e a metà settembre si sarebbe presentato il fenomeno.

Nonostante i ripetuti studi di eccellenti personaggi esperti in materia, nessuno finora era riuscito a spiegare lo strano fenomeno che coinvolgeva non solo il paese, posto su una collina, ma anche il castello che si trovava sulla collina proprio di fronte al centro abitato. Era una rocca che dominava dall’alto dei suoi cinquecento metri sul mare. A metà settembre, puntuale e in modo del tutto improvviso, si formava una densa nebbia tutto intorno alle pendici della rocca che, vista in quel periodo, si stagliava imponente e nitida sopra di quella nebbia fitta e bianca. Il paese sembrava immune alla nebbia così come la rocca, la nebbia era presente solo in basso e intorno alla collina del castello, come a voler proteggere o impedire eventuali comunicazioni con il paese. Presente solo alla base, quella barriera lattiginosa era talmente densa che diventava impossibile passarci in mezzo. Le due alture, la rocca e il paese, si guardavano da lontano, ma non era possibile un collegamento fra loro.

Quali potevano essere le cause di tale fenomeno? Gli esperti interpellati non avevano saputo rispondere, né tantomeno avevano trovato un rimedio.

Per l’economia del paese quel fenomeno che durava giusto una settimana, così come appariva allo scadere del settimo giorno scompariva, era un grave danno in termini economici. I turisti disertavano le visite che, specie in settembre, erano numerose. Appena compariva la nebbia si eclissavano e l’intera zona piombava in una desolazione tremenda. Quelli del paese, amareggiati e sconfortati, si aggiravano per le erte strade cittadine, quelli che per caso restavano intrappolati sulla rocca dovevano rassegnarsi ad aspettare che il fenomeno sparisse per tornare alle proprie case.

Questo strano e inspiegabile fenomeno visto il suo perdurare aveva dato il via alla fantasia degli abitanti, gli anziani del paese erano convinti di conoscere il vero motivo di quella nebbia, i più giovani li schernivano perché convinti che le storie raccontate dai vecchi fossero solo leggende senza un fondamento. Di fatto, tuttavia, la leggenda che circolava fra turisti interessati al fenomeno era più o meno sempre quella, la più accreditata, ormai, era diventata la versione ufficiale di quell’evento.   

La storia narrava di un tormentato amore sorto fra un giovane contadino che abitava in paese e una figlia dei signori del castello. La nobile famiglia che vi abitava era padrona e signora di tutte le terre limitrofe, della rocca e dell’intero paese e non poteva permettere che un povero paesano sottoposto alla loro autorità potesse aspirare a sposare una delle loro figlie.

Dopo ripetuti avvertimenti dati al giovane di non avvicinarsi al castello e di non disturbare la ragazza, un giorno successe la tragedia.

Successe in una delle tante notti, quando il giovane Eriberto si recava al castello scalando il pendio fino alla porta di servizio che serviva per la servitù, lì incontrava la sua amata Ildebranda. Su ordine del signore della rocca, intenzionato a troncare questa relazione inopportuna per lui, un gruppo di servitori nascosto nell’ombra delle mura era in attesa del giovane. Appena questi apparve nei pressi della porta lo assalirono e lo trucidarono sul posto, poi gettarono il corpo nel sottostante vuoto.

Ildebranda, minacciata dalla madre e avvertita che quel contadino non sarebbe più venuto a disturbarla, capì che il suo amato era stato ucciso e, presa dallo sconforto, una sera uscì sui bastioni del castello e si buttò nel vuoto.

Da quel giorno i signori della rocca non ebbero più pace, una serie di eventi nefasti, di malattie e carestie nelle loro proprietà fece sì che la loro stirpe si dissolvesse nel nulla. La rocca fu assorbita dalle autorità del paese molto tempo dopo e in quel frangente comparve il fenomeno della nebbia.

La leggenda che nel tempo si era consolidata come quella più attendibile narrava degli spiriti dei due amanti. Nella settimana che vide la loro morte, i due fanno in modo di provocare quella nebbia proprio per evitare che il paese e la rocca possano comunicare, in quella settimana loro due possono vivere nelle sale deserte della rocca il loro amore così tragicamente interrotto e non vogliono essere disturbati. 

Tutti i racconti

0
0
6

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
9

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
26

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
23

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
27

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
27

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
35

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
35

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
45

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
58

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
7
39

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
34

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

Torna su