Quando il buon Dio scatenò il Diluvio Universale sulla terra allo scopo di punire gli uomini per la loro malvagità, apostasia e misconoscenza, si era dimenticato che gli stronzi galleggiano.

A fronte di un tale fallimento, Dio meditò la decisione di rivolgersi a Satana per redigere un accordo, un patto, i cui termini sancivano la stipula della nuova proprietà e il cambio di destinazione d’uso del pianeta, perché il Principe delle Tenebre ne facesse un luogo di tortura, di paura e perdizione che avrebbe condotto l’umanità  verso un suicidio di massa e  posto fine a quel fatale errore di progettazione creativa di cui il buon Dio si era reso responsabile. E così fu!

Il 6 giugno del 1666 alle ore 6 del mattino l’accordo venne firmato e siglato da ambo le parti alla presenza del buio e della luce che, in veste di testimoni, resero legittimo e indissolubile l’impegno sottoscritto dai due antagonisti.

Il buon Dio, relativamente sollevato, abbandonò l’universo materico per riparare fra gli eterni ghiacci sospesi della coscienza universale, e meditare in santa pace sull’accaduto.

Satana, che si sentiva al settimo cielo, non perse tempo, dando inizio alla sua spaventosa opera di persuasione e di manipolazione della coscienza collettiva, amplificando negli uomini il potere della mente ai massimi livelli di perversione e depravazione, esautorando così ogni funzione spirituale e animica, percezione, intuizione e creatività.

In breve tempo l’uomo divenne sempre più simile alle macchine che la sua mente aveva progettato e messo a regime, fino a esserne totalmente sottomesso e dipendente. Il relativismo si era realizzato e il bene e il male, la residua bellezza e l’orrore si mescolsavano fra loro come l’acqua di sorgente con la latrina.

La libertà trasmutò in licenza, la furbizia si sostituì all’intelligenza, la menzogna divenne regola comportamentale e relazionale e la verità – la somma eresia – evitata come un virus mortale.

La depredazione di ogni risorsa, la contaminazione dell’ambiente e di ogni alimento divennero sinonimo di progresso e di civiltà, mentre tutti consumavano come cavallette fameliche qualsiasi schifezza il Sistema Satana immettesse sul Mercato del Grande Malfattore attraverso i megafoni della propaganda di regime.

In questo ginepraio, fetido verminaio di relativismo realizzato, le oscure energie del dolore, un’abissale solitudine e un tormento psico-esistenziale insostenibile, innescarono un terribile cortocircuito, determinando lo squilibrio dell’asse terrestre e invertendo il suo campo magnetico.

A quel punto i ghiacciai mollarono la presa e scivolarono a valle frantumandosi e fondendosi. Questo accadde alle radici degli alberi, che si abbatterono al suolo come fuscelli senza vita. Fu così per ogni altra forma di vita, visibile e non. Le acque uscirono dai loro alvei sommergendo ogni cosa, l’aria si fece vapore e tempeste, cicloni e uragani spazzarono via tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Le immense cavità disseminate su tutto il pianeta prodotte dalle perforazioni e conseguente sottrazione di gas, petrolio e minerali, implosero su loro stesse generando terremoti devastanti e spettacolari eruzioni in tutto il globo. La terra aveva mollato la presa, e la sua energia vincolante si era dispersa nel cosmo.

Tutto esplose e presto la terra si trasformò in un immenso rogo tossico soffocando la vita degli uomini. Tutto era compiuto!

Satana sghignazzava soddisfatto per il suo sporco lavoro mentre il buon Dio, provato e rassegnato, assaporò il suo ultimo e profondo sbadiglio prima di addormentarsi fra le misericordiose braccia dell’infinito Nulla.

Poi tutto tacque, si spense, un buio plumbeo avvolse la terra e nessun raggio di sole potè più oltrepassare quella spessa coltre di dolore che avvolgeva il pianeta.

In seguito un assordante boato scosse il mondo intero, mentre la terra si frantumava in miliardi di miliardi di piccoli pezzi carbonizzato fino a farsi polvere, per poi sparire e dileguarsi risucchiata dall’immane flusso universale ciclico.

Lo squilibrio rientrò e qualcosa di nuovo stava già per apparire all’orizzonte dell’inviolato e incompenetrabile mistero della vita.

Ma questa è un’altra storia!

 

Gianni Tirelli

Tutti i racconti

1
1
8

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
1
9

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
29

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
5
19

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
7
53

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • FuoriFuoco: Grazie a tutti. L’idea era proprio quella di partire da una situazione [...]

  • AliDiNotte: Bello mi piace il finale rassegnato ma anche di chi ormai si arrende e fa un [...]

3
9
48

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
32

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
42

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

4
7
45

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
40

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
40

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
36

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

Torna su