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Arrivati al piano designato per il codice Zenit si trovarono davanti una lunga galleria in cemento che si illuminava al loro passaggio, non vi erano ne porte ne finestre, alla fine del lungo corridoio si intravedeva una rampa di scale fiocamente illuminata. Sormontandola si accedeva ad un ampia stanza rotonda, la cui struttura era composta da una cupola trasparente all’apparenza di vetro, immersa in un fondale marino con circa cinquanta metri d’acqua a far pressione. La stanza aveva la struttura di un anfiteatro tondo col diametro di cento metri, la pendenza conica si interrompeva in un precipizio cilindrico nel quale era posizionata una grossa sfera vitrea riflettente, per il resto la stanza era spoglia. Ora che vi erano dentro il sistema si affrettò a ridurre la gravità sia per permettere il galleggiamento della sfera che il suo raggiungimento, pertanto nel farlo sembrò loro che la palla gli andasse incontro. Il globo si era alzato di una decina di metri, la sua struttura all’apparenza solida sembrò liquefarsi andando a creare due protuberanze che divennero due grossa braccia vitree, protraendosi in direzione dei due esseri. Arrivati sull’orlo del precipizio per i due ci fu tempo solo per capire la reale grandezza della sfera e furono risucchiati dalle propaggini fin dentro di essa. Trovatisi all’interno, che a differenza dall’esterno non rifletteva anzi nitidamente si coglieva ogni dettaglio esterno, videro un metallo di un ambrato scuro liquefatto riversarsi all’interno del cilindro cavo e sommergere la sfera. Appena immersa del tutto il rivestimento riflettente del globo iniziò a vorticare, in quell’istante come se il contrasto di metalli avesse generato energia, l’interno prese vita, alcuni schermi olografici iniziarono ad apparire sparsi a casaccio, il più imponente mostrava rotte intergalattiche. Da un segnale acustico in particolare furono distratti che indicava la sterilizzazione totale della navicella, Zikit prima di estirparsi di bocca l’apparecchio premette il bottone che gli si era posizionato sul petto e aggrottando le sopracciglia disse: “ I nostri genitori avranno pietà di noi? Eravamo a un passo per sottometterli tutti.” Guardò fuori e vide la terra ormai un puntino blu perso nello spazio, a quell’andatura ancora un paio di giorni e sarebbero arrivati a casa. Si tirò fuori l’apparecchio dalla bocca qualche istante prima del suo compagno e lo chiamò per la prima volta, dopo chissà quanto tempo, col suo nome: “Y-Noael..” ma non fece in tempo a dire altro che la navicella lo precedette: “COMPONENTI ORGANICHE CONTAMINATE DAL T-VIR, DECONTAMINAZIONE IN CORSO”
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
Lawrence Dryvalley, 06 May 2024
La Rapina
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I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. [...]
Laura Lapietra, 11 May 2024
Senza Titolo Il Tranello Del Riflesso
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In una gelida sera invernale, sotto il manto di stelle che adornava il firmamento, Monica si ergeva davanti allo specchio del suo aposento. Si era fatta bella per Lucas, un ragazzo appena conosciuto, [...]
Lo Scrittore, 28 April 2024
Terra mia
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Terra mia Oh! Terra, terra mia Madre pulcherrima generatrice di vita sei rimasta nascosta nelle pagine della memoria e non potrò mai dimenticare i tuoi profumi le tue albe che facevano brillare la [...]
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Utente Anonimo
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L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]
Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]
Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]
Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]
Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]
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Piccola stella:Quale condensato flusso di vertà sulla condizione umana scorrono i tuoi [...]
Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]
Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]
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Patapump:leggo che nell 87' hanno trasmesso in Italia le prime puntate ..ero [...]
Lo Scrittore:di serie ne hanno fatte tante e ogni serie è coposta da tot episodi. [...]
sas Janas nel cuore della terra esse vivono e nella millenaria roccia scavata risiedono piccole, poco più che un palmo di mano ma l’occhio che le cerca lavora invano il loro mantello è un diaspro rosso e per quanto possa sembrare un paradosso la loro pelle, narrano le leggende, è di luna [...]
Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]
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Lo Scrittore:Più che un racconto potrebbe essere una esposizione filosofica della [...]
Laura Lapietra:Grazie a tutti per aver gradito il mio piccolo testo, certamente ho voluto [...]
Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]