Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
Aveva nuotato tutto quel tempo senza minimamente vedere o far caso a quello che ora, invece, come un colosso, a poche decine di metri, gli appariva davanti imponente e affascinante. Una roccia enorme, tondeggiante, si ergeva dall’acqua per una decina di metri buoni. Impressionante! “Torniamo indietro – disse all’amico, senza nascondere un certo timore – fra poco fa buio e siamo distanti dalla costa.” – “No, io vado, voglio vederla da vicino e chi sa se non riesco a salirci sopra” rispose risoluto l’amico - “Cosa?! Ma sei scemo? No ascolta, torniamo indietro, magari un altro giorno ci organizziamo meglio e ci torniamo! – “E chi ti dice che la ritroviamo qui – lo interruppe bruscamente l’amico – io vado, se vuoi torna pure indietro, da solo.” – “Ma dove vuoi che vada? Non ho mai sentito parlare di rocce che camminano! O che nuotano! Andiamo, dai! Il sole sta per tramontare e..” – Io vado, ciao!” – lo interruppe di nuovo l’amico, e si avviò come un delfino verso il colosso. Lui rimase a guardarlo qualche minuto, non sapeva se seguirlo o andare. Ma poi lo avrebbe lasciato andare da solo? Si decise infine a seguirlo. Arrivati sotto la roccia, entrambi rimasero senza parole. Sembrava non aver appigli, insenature, era compatta e alta sopra le loro teste. Lui si accorse che non sentiva più nulla, non sentiva il suo respiro, e nemmeno il vento, o il rumore dell’acqua che fluttuava alla base della grande roccia. Si sentì strano e confuso, non capiva. Era come se il tempo si fosse fermato in quel momento. Guardò il suo amico che invece era pieno di stupore e meraviglia, che sfoggiava adesso un sorriso che non aveva mai visto prima. Lui lo guardò negli occhi e gli disse qualcosa, che non capì, che non sentì. Poi gli fece cenno di seguirlo. Ormai ammaliato da tutto ciò non poté fare altro che stargli dietro. Il colosso aveva un diametro notevole e aveva intuito cosa il suo compagno stesse cercando girandogli intorno. Ad un certo punto notarono una lieve sporgenza, a pelo d’acqua, abbastanza comoda per aggrapparsi e salirci sopra entrambi. Salì prima il suo compagno. Lui rimase sotto, in acqua, a guardarlo. Notò il suo corpo robusto, la sua schiena liscia, le natiche tonde e sode, e le gambe piene, perfette, sulle quali cresceva una leggera peluria. Lo vide arrampicarsi senza problemi, come un granchio, e rimanere poi in piedi di fronte a lui, come una statua, con le braccia sui fianchi in tutto il suo splendore. “Da questa parte si può salire fin sopra la roccia senza difficoltà” – gli disse – “ci sono come degli scalini scavati da qualcuno” – Non aveva sentito né capito nemmeno questa volta. Era sicuro solo di una cosa, e cioè che voleva raggiungerlo. Salì anche lui e seguì l’altro su fin sopra il colosso da dove poteva ammirare un mare omerico strabiliante, luccicante. Si distesero stanchi, vicini ed estasiati ad asciugarsi con gli ultimi raggi di sole. Non voleva pensare a cosa sarebbe successo a casa, alla madre non vedendolo, ai vicini e a nessuno. Quello era tutto per lui. Girò la testa per guardare il suo profilo mentre l’altro con gli occhi chiusi sembrava dormire. Guardò il suo petto che si gonfiava e sgonfiava per ogni respiro. Allungò la mano cercando quella dell’amico. Tremava tutto e si sentiva felice. Non ci contava forse. Chiuse gli occhi. Poi sentì stringersi la mano, forte, e senti che anche l’altro tremava. Si addormentarono così, con il cuore di ognuno che batteva forte..
Lawrence Dryvalley, 02 November 2024
La Rapina II
Tempo di lettura: 30 secondi
M sfrecciava nel traffico come solo un pilota può fare. Q seduto davanti teneva bassa la testa mentre io, fuori dal finestrino posteriore, sparavo alle volanti degli sbirri. Non so chi ha cantato, [...]
Lawrence Dryvalley, 12 November 2024
La Rapina III
Tempo di lettura: 30 secondi
L'automobile si ribaltò più volte prendendo fuoco. Q e M erano spacciati e io non ne avevo per molto. Meglio così che consegnati al Clan. Mi trascinai fuori poco prima dell’esplosione. Con l'ultimo [...]
Piccola stella, 03 November 2024
VERSI DI PROTESTA
Tempo di lettura: 30 secondi
PROFANAZIONE Il fracasso della banalità ha denti feroci che azzannano ogni alito di brezza. BUONE INTENZIONI Benpensanti comuni aspettano solo di averti sottomano per toglierti dignità. Reclamano [...]
Giuseppe Scilipoti, 02 November 2024
Gnocchi... alla romana
Tempo di lettura: 30 secondi
Pietanza divisa in due. Conto separato.
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
Siamo sette alla fermata, è umido ma i saluti fioccano. Siamo un gruppetto abitudinario nel quale Crocefissa spicca. Guarda le moldave, le russe e le africane con distacco. Se non avessi giurato sui miei figli di tacere le spiegherei che la fermata è il punto dove i mezzi pubblici stradali si [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Ellissa:la vita è un continuo ricercare un' equilibrio tra noi e gli altri. [...]
Ex alza il viso dal piatto al ristorante e la vita è cambiata in un solo istante. Il suo viso è una ridicola maschera tanto che immediatamente penso stia facendo lo sciocco, la ragione non vuole vedere l’abisso che mi aspetta se solo lasciassi entrare i pensieri logici. Poi tutto precipita. Capisco. [...]
Ho sempre odiato stendere i panni. Sempre. Lo faccio solo perché mi piacciono le mollette. Ho mollette sparse per casa e spesso ancora attaccate a lenzuola, pantaloni e camicie che ritiro e piego in modo rapido e ripongo in luoghi riparati e sicuri chiamati armadi. A volte indosso i miei vestiti [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Ecate:Grazie!!! Mi fa piacere alleggerire i cuori :-) @Dario: un corso accelerato [...]
L’esilioDiRumba:Da bambino mi divertivo con i miei amici e parenti maschi della mia stessa [...]
È già da tempo che le persone non ragionano con la propria testa, ma con la testa degli altri. Cioè di quelli che manipolano gli individui per portarli a raggiungere gli scopi che si sono prefissati, e la gente crede che tutto si svolge nell'interesse e nel bene dell'umanità- (Praticamente schiavizzarsi [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Gennarino:Rubrus: Si, vero, ogni epoca ha avuto il suo prodotto innovativo criticato, [...]
L’esilioDiRumba:Molti ragazzi di oggi riescono, ancora più di quelli ddella mia generazione [...]
È uno dei miei ricordi più belli. A prima vista può sembrare banale ma non lo è. Avevo preso l'abitudine, a metà mattina, di bere il caffè col papà. Ovunque mi trovassi per noi era un'appuntamento fisso. Se potevo andavo a casa dei miei, altrimenti lo bevevo con lui a distanza: dai clienti se ero [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Lawrence Dryvalley:Ciao Dario, ho letto questo e le ultime tue proposte anche se non ho commentato. [...]
Dario Mazzolini:grazie Lorenzo. Ti leggo sempre volentieri pure io. Grazie ancora per il tempo [...]
Condanna Ad ogni battito di ciglia i suoi occhi indigo sprigiona in me ardente ardore. Ha dimenticato il mio sole caldo nel suo vascello come astro d'amore in quei fluttui delle sue tribolazioni. Ero al suo fianco come ancora di salvezza per non farla annegare, conficcata nella sabbia della sua [...]
Nomina Omina. C’è un destino nei nomi, come nelle collocazioni geografiche. Quella di Los Angeles, confinante con il mare del tramonto giustificava una nota malinconica e decadente, come le palme del vialone mi suggerivano con garbo. Forse avrei potuto inserire questo pensiero, che mi pareva passabilmente [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Rubrus:Un buon racconto, ben costruito, con una trama ben articolata e ben scritto. [...]
Fare il medico gli piaceva. Dopotutto non era un lavoro pesante come fare il fonditore. E lui per tanti anni di estate quando chiudeva la scuola il fonditore lo aveva fatto davvero. Dalla mattina alla sera insieme al suo babbo. Di quei giorni lontani gli erano rimasti sulla pelle del dorso delle [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Cavallaselvatica:un goal indelebile, le emozioni che lo circondano sono infinite. complimenti
Adribel:Il passato, spesso si vorrebbe fare un rewind e si vorrebbero sistemare cose [...]
Ho scompigliato i tuoi capelli stelle filanti di argento e oro Ho baciato i tuoi occhi di mandorle e miele la tua bocca letizia di scandalosa grazia Ho baciato I tuoi seni che sono onde di mare Il tuo innocente candore di lussuria, estasi che trascende il corpo, in un triangolo oscuro di umido [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
PRFF:Eros, Bacco, un goccetto di innocente perversione, un tocco di spiritualità [...]
Dario Mazzolini:grazie prff per il tuo commento spiritoso. Se vogliono pagano il biglietto [...]
La vita influenza il sogno. E viceversa. (Dialoghi Onirici, Thomas J. Plight) Era una mattina di uno splendido Luglio, mi sentivo molto vivo, immerso negli scarichi ignoranti di uno degli quattro letali serpenti di veicoli. Scorrevano affiancati e vagamente consapevoli l’uno dell’altro. Anche [...]
CICCIONE FA UN BUDDHA Hi, qui è la Centrale Paranoica, non siete ancora stufi di noi? Oggi è la volta di Archie, un gran predicatore ed un gran ciccione. "CICCIONE FA UN BUDDHA" sta scritto su una specie di arco sul vialetto che porta al suo bungalow a forma di Igloo. In effetti il suo giardino, [...]