Libri, non libri comuni ma grossi tomi rilegati in cuoio verde. Capii subito che doveva trattarsi dei vecchi registri del comune dei quali avevo sentito parlare da una delle pronipoti dell'ultimo sindaco.

Presi il primo volume, grosso e con la copertina decorata in oro e la scritta ANAGRAFE, in caratteri antichi. Era pesantissimo ma mi misi comoda per sfogliarlo, appoggiandolo a terra. Non capivo una parola di quel che c'era scritto in bellissimi ghirigori ed eleganti volute. Bellissimo. Lo sfogliai, affascinata, tentando di decifrare almeno una parola, e mi ricordai quel che aveva detto il prevosto, che nei secoli passati si scriveva un po' in dialetto misto al latino bislacco delle campagne.

Da queste parti si risente ancora l'influenza dei Valzer, logico che la scrittura fosse ermetica, e si parla un patois poco comprensibile.

Appoggiai la testa alla cassa, osservando davanti a me una lama di luce filtrata dalle lose di pietra a copertura del tetto. Nella luce svolazzavano migliaia di puntini luminosi una mosca ed un ragnetto in attesa di vederla in trappola. Vedevo il libro prendere vita, animarsi. Le parole danzavano nella polvere e in sindaco, con una toga nera, e la fascia tricolore scrivere nomi su nomi mentre il libro danzava davanti a me. Mi addormentai.

 

INTANTO FUORI

 

L'ora delle lezioni era finita puntuale alle sedici, i miei compagni alle sedici e cinque minuti erano tutti a casa. Mia mamma cominciò a preoccuparsi. Chiese a tutti quelli che passavano ma nessuno mi aveva vista. Nella mezz'ora successiva iniziarono le ricerche della Flavia perduta. Chi andò verso il fiume, altri al lavatoio e un terzo gruppo in giro in bicicletta perlustrava tutto il paese. L'immancabile Piero, si ricordò che ero in castigo, e un bambino fu spedito di corsa fino alla città per avvisare la signorina Riva. Arrivò, trafelata, dopo pochi minuti e ammise di essersi scordata di me. Dov'ero finita? Si levarono molte voci, alcune in mia difesa, altre chiedevano una punizione esemplare.

Il signor Armando, formaggiaio, fu l'unico ad avere un barlume di buon senso <<Se uscita alle due e trenta, non può essere andata lontano. So di sicuro che non è al fiume perché una volta mi ha detto di aver paura dell'acqua. Al lavatoio non credo, fa freddo anche adesso da quelle parti. Sono sicuro che si è fermata a giocare con i vitellini di Cosimo. Andate a vedere nella stalla>>.

Soddisfatto delle sue conclusioni, tornò al suo negozio. Tutta la gente del borgo, radunata in gruppi, chiacchierava e cercava di consolare mia mamma in lacrime. Alle diciassette e trenta, alcuni volonterosi rifecero il giro del paese e la bidella disse <<Io vado a scuola a finire il mio lavoro. Se la trovate chiamatemi>>.

Mi trovò lei, la sciura Maria. Vedendo la porta della soffitta aperta, si ricordò della finestra e salì per chiuderla, preoccupata per la porta aperta. Mi vide, seduta per terra con la testa dentro la cassa dei libri, e il tomo sulle ginocchia.

Mi scosse leggermente: <<Ehi tu! che fai qui sopra, lo sai che è proibito>>

Aprii gli occhi senza capire bene e risposi <<Si ma la porta era aperta e i libri sono così belli>>.

<<Che vuoi capire tu di questi libri, sono scritti che non si capisce niente>>.

<<Non è vero, guardi qua, dice che Giovanni di Giacomo ha mariato la Luisa di Francesco il giorno 27 del mese de nuember, dell'anno 1886>>.

<<Vero, brava. Adesso è meglio che ti fai trovare. C'è tutto il paese in giro a cercarti>>.

<<A cercare me? e perché ? >>.

<<Perché sono quasi le sei e tua mamma sta per svenire da almeno due ore>>.

Mamma la conoscevano proprio tutti. Oddio che incubo, e adesso chi la sente. Uscii a precipizio e andai a scontrarmi col gruppo che per la quarta volta perlustrava il lavatoio, capeggiati dalla maestra <<Si può sapere dove ti sei cacciata, possibile che con te non si può mai stare tranquilli?>>

<<Ero in soffitta e mi sono addormentata>> Nessuno badò a ciò che dicevo, stavano parlando tutti insieme e le voci sovrapposte formavano una cacofonia insopportabile. Non si capivano nemmeno fra di loro, ognuno si faceva le sue ragioni senza ascoltare gli altri.

Capivo solo vagamente ma pare che avessero le idee ben chiare per la punizione da infliggermi. Discola dichiarata.

Ritornò il gruppo del fiume con mia mamma in lacrime (si stava dando un contegno e le lacrime sono sempre un metodo efficace. Coccodrillo)

Subii altri rimbrotti e minaccia di botte quando fosse tornato papà dal lavoro. Stavo zitta e li lasciavo parlare e mi domandavo: perché è sempre solo colpa mia? Perché nessuno dice niente alla maestra? in fondo è lei che si è dimenticata di me.

Le cose, purtroppo, andavano così. Inutile protestare, inutile tentare di farsi le proprie ragioni. Avevo sempre torto e basta. La discussione si protrasse fino a tardi e poi tornarono tutti a casa convinti di aver detto cose intelligenti e inconfutabili.

Ancora oggi non capisco il perché di tanta ostilità nei miei confronti da parte della Riva. Sempre pronta a deridermi. Era lei il peggior bullo della classe. Sono cresciuta lo stesso e ho mantenuto il mio carattere allegro, solo apparentemente, perché a volte dentro ero triste. Alla faccia di tutti, della Riva dei compagni e delle pettegole del paese, sono felice di stare al mondo.

Alcuni giorni or sono, un caro amico ha ricordato questo racconto. L'originale purtroppo è andato perduto così ha dovuto riscrivere tutto, in verità con molta fatica e spero di fargli cosa gradita postandolo.

Tutti i racconti

3
11
27

WEREWOLF

Versione Integrale Estesa

15 January 2025

È notte fonda. Il plenilunio disegna attorno a me lunghe ombre deformi mentre procedo sul sentiero che si inoltra nella fitta boscaglia. Sento l’adrenalina pompare nelle vene aiutandomi a correre più velocemente. Ormai è molto vicino, percepisco la sua presenza. In un attimo, possenti e letali [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Walter! Alla fin fine è la storia di una donna che fa colazione... [...]

  • An Old Luca: Bravo Lawrence.
    A prescindere dalla quantità di parole utilizzate.
    Resto [...]

3
6
18

I ricordi del becchino. ( Il sorriso ritrovato)

15 January 2025

Oggi mi sono recato al cimitero. Da una settimana si è celebrata la festa dei defunti, piano piano la maggior parte delle lapidi stanno ritornando al consueto stato d'abbandono. I fiori hanno lasciato da parte i loro vivaci colori per abbracciare le opache tinte della decomposizione. Sono stato [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Mister Nose, sei un gran paraculo che scrive da Dio(cit.Mario er benzinaro)

  • L’esilioDiRumba: Il becchino era un gran cinico e sarcastico. Ma forse c'è bisogno [...]

3
4
16

BELLO MIO!

Momenti di vita familiare

15 January 2025

Oggi mia moglie, mentre era in cucina ed io ero ‘nel mio antro polveroso’ mi ha chiesto da lontano: “Mi appendi questi quadri, BELLO MIO?” Bello mio, BELLO MIO, BELLO MIO!!! Sono arrivato col martello e i chiodi, pronto ad eseguire l’ordine e rivolto alla signora Angela che ci aiuta nelle pulizie [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Prima di tutto bravo, anzi bravissimo e complimenti. Poi solo una domanda, [...]

  • zeroassoluto: Walter.. ovviamente era distratta!
    Di solito "Bello mio" lo [...]

2
11
17

La gallina

15 January 2025

Negli anni '60, per la mia famiglia, il fine settimana era l'occasione di stare con i nonni e gli zii, tutti riuniti intorno ad una tavola che riempiva un'intera stanza. I nonni materni ne avevano sfornati 6 di figli. Quattro maschi e due femmine. Una di queste femmine, la maggiore dei sei, era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
20

L'Eterna Fiamma

14 January 2025

L’ETERNA FIAMMA Il nuovo anno del 2025 era appena iniziato sotto una grande luna che splendeva più luminosa del solito, una sfera d'argento la quale cambiava colore ogni momento , sembrava quasi pulsare di una vita propria. Nelle remote terre di Eryndor, situato in un regno del nord Europa [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Leggendo questo bel racconto si respira aria di fairy tale e mi ha ricordato [...]

  • Lo Scrittore: Bella storia di magia, regni immaginari e fantastici. molto gradevole! peccato [...]

4
9
36

The colour I see

14 January 2025

Il campanello suonò all’improvviso, rimbombando nell’ampio appartamento semivuoto. Alzò gli occhi al vecchio orologio a pendolo appeso alla parete, le sei meno cinque, si sollevò lentamente dalla sedia dalla seduta in paglia logora e andò ad aprire. Sorrideva. Aprì la porta. Dall’altro lato, un [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Ah ecco! Allora le mie due mancanze sono legate allo stesso motivo. Grazie [...]

  • Lo Scrittore: Ottima la cura quasi meticolosa dei dettagli, la decrizione possiamo dire della [...]

1
3
24

Dal foglio al quadro

Poesia concettuale a specchio

14 January 2025

Guardo il quadro del mare con un salvagente in mezzo. A parte il salvagente ci sono solo onde. Blu mare. Tipico di quei tratti di mare al largo della costa, alle nostre latitudini. La prospettiva è molto alta nel cielo. Per inteso, si rimane nell’atmosfera. Puntino rosso. Ah, sapessi [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
1
16

Vi racconto, in breve, come studio gli autori

Il fascino della conoscenza

14 January 2025

Io amo studiare gli autori che leggo. Questo studio richiede un metodo approfondito e sistematico per comprendere non solo le opere, ma anche il contesto storico e personale in cui sono state create. Inizio familiarizzando con la biografia dell'autore per capire le esperienze di vita che possono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Gennarino, i tuoi scritti sono interessanti, ad ampio raggio, complimenti.

5
2
22

BORGES NON BEVE

13 January 2025

BORGES NON BEVE. Ho sognato Borges, l’ho sognato vecchio, come viene raffigurato in tutte le foto e nell’intervista con Arbasino. Era in riva al mare, pareva mi aspettasse e intanto si puliva le scarpe dalla sabbia e fissava oltre con le orbite vuote. “Sono cieco, ma ci vedo, un vero miracolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: capita spesso di andare al mare d'inverno, quando le onde e il grigio del [...]

  • zeroassoluto: Vero... Borges non morirà mai, come tutti gli scrittori!
    Piaciuto

2
0
12

hai(na)ku

Composizione poetica giapponese

13 January 2025

platonica arcata celeste maliardi le attenzioni Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

3
6
23

Dedicata ad Anna

Nella notte per un Ictus improvviso a 55 anni

13 January 2025

Dedicata ad Anna La pagina è piena, rintocca la mezza. La Mano la gira e giù lenta l’adagia. L’inchiostro compare… la penna lo scrive… Dormire… sognare… sognare… dormire… Ma lento s’insinua un carattere strano… È rosso e veloce… È rosso e crudele… La notte è profonda, la camera è buia… Il [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • zeroassoluto: Grazie a tutti!
    L'ho scritta di getto, appena avuta la notizia... ero [...]

  • Lo Scrittore: di fronte a certe notizie non si sa mai come comportarsi, chi vorrebbe spaccare [...]

4
1
19

Poesia di un tizio che non l'ha presa un granchè bene

13 January 2025

Sorseggia godendo il suo stesso veleno. Serpeggia schivando il valor nazareno. Arpeggia stonando con far disameno. Vaneggia imprecando al cielo sereno. Un padre deluso la pena che porta. Le leggi che eluse gli videro tolta la spada di luce che mosse a rivolta. Al suo regno perso [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: L'uomo, la creatura che ha osato, ha infranto le leggi, cosciente della [...]

Torna su