Louise, la mia amica granata, è “presa” da uno.
Uno che non è “uno” qualsiasi.
Uno (lo chiamerò così..) è stato il suo primo amore.
E adesso, dopo che la vita ha fatto diventare Louise una vera regina, la stessa vita le ha fatto fare un viaggetto all’inferno...ma lei non ha tempo e risorse da perdere e all’inferno c’è stata giusto il tempo di fare i bagagli e tornare.
Perché lei è troppo sorridente, troppo solare, troppo positiva per soggiornare troppo in un posto così buio e tormentato come gli inferi.
Dopo un primo assestamento in purgatorio, fatto di sbrusia, di scelte azzardate e altre cose di “piccolo diametro”..ha bussato alla porta del suo personale paradiso.
Non che le abbiano aperto subito eh…povera la mia Louise.
Ma lei è costante.
Bussa oggi e bussa domani qualcuno ha aperto.
Anzi meglio dire “Uno” ha aperto.
Si sono rincontrati (chissà se poi si erano mai lasciati!).
Si sono ri-baciati, si sono ri-piaciuti e adesso attenzione, attenzione !!perché ci sono due cinquantenni in giro per la città che credono di avere sedici anni!
Ed è bellissimo.
Perché ciò significa che io non sono sola.
Io che, spavalda come una sedicenne, ci vado in giro da almeno due anni.
E fa lo stesso se adesso la mia amica Louise non coltiva più la voglia di fuggire con la sua amica Thelma...perchè noi possiamo sempre immaginarci e sognare ciò che vogliamo, tanto siamo due adolescenti.
L’artista Marina Abramovic da bambina aveva chiesto al padre una scatola di colori.
Il padre prese una tela, ci mise sopra tempera, oggetti e materiali vari, tutti tendenti al giallo e al rosso…diede poi fuoco al tutto e di fronte a ciò le disse : “Ecco ..questo è un tramonto”